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Creato da prupittog il 07/07/2008
VOLUME ATAGONISTA
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Messaggio #2 » |
CLAUDIO SCUTO.PSICOUTOPIA,EDIZIONE
ARMANDO
E' difficile sottrarsi-anche ad una prima lettura-dall'impressione
di trovarsi di fronte ad un cumulo di luoghi comuni che spaziano
dall'anticapitalismo all'antipsichiatria per giungere a formulare una
utopia dai contorni vaghissimi e sostanzialmente effimera.Per
l'ennesima volta i nostalgici del sessantotto e del socialismo -e
l'autore e' a tutti gli effetti uno di questi-non ci risparmiano gli
elogi acritici nei confronti di Marcuse e della psicoanalisi sulla
cui legittimita' l'autore non pone alcuna ipoteca(nonostante
Popper),nei confronti del movimento operaio iconizzato dalle parole
dell'autore.Non sorprende allora che emerga una visione bipolare
della realta' :da un lato una utopia che dovrebbe avere il compito di
cambiare la realta' e dall'altro lato il feticismo della
merce,l'erotismo banalizzato e ridotto a pornografia.Pensieri
-questi-triti e ritriti tipici di chi stenta ad avere una propria
visione del mondo e preferisce attuare un collage- piu' o meno
coerente- di pensieri altrui.Quanto all'utopia proposta questa -al di
la' della retorica-si concretizza nel servirsi della scuola -l'autore
e' infatti un insegnante – quale luogo privilegiato per compiere
operazioni di indottrinamento su larga scala affiancate dalla
realizzazione di piccoli gruppi-eterogenei per eta'-che dovrebbero
progressivamente scardinare l'ordine costituito.Non posiamo che
rivolgere all'autore i nostri migliori auguri in attesa di una nuovo
messia.Ci auguriamo soltanto che questa utopia non si trasformi in un
'altra distopia.
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