UN AMORE INFINITO

UN ANGELO ACCANTO A TE

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

 

« Messaggio #5Messaggio #7 »

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 21 Aprile 2008 da Pappy_E_Sem_Forever

...Troppo  duro il silenzio,per parlare di noi..all'improvviso..un vuoto  dentro..in un momento...te  ne sei andato...con un semplice "MI MANCHI"...

Dal quel momento il mio cuore si è vestito  di  buoio...è i pensieri ..in ricordo ha trasformato.La  luce eterna..del  amore che resterà ;  forse esiste un destino e si compirà..se  si  avvererà  di certo lo sai..io  ci sarò  con il vento...accanto a te.

Sai nel  pensarti riaffiorano  dolci  immaggini..Ma  che  nn  cancellano il  grande  dolore in me..muta  guardo il mare..risposte lui  nn nè ha....

Io  ci sarò accanto a te.con  i vento..Siamo ormai lontani..ma  oltre l 'infinito..Noi !  Io  ti giuro che  sarai sempre  qui  con me..storia di  passione,dolcezza e fantasia......

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Pappy/trackback.php?msg=4546663

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Romina804
Romina804 il 14/06/08 alle 20:11 via WEB
L'atto di mangiare la merda è un classico della satira di tutti i tempi. C'è un aspetto antropologico legato al mangiare la merda e un aspetto psicologico che colpisce nel profondo. Anticamente era un rito della clownerie religiosa insieme col bere l'urina: oscenità apotropaiche che celavano sottili valenze simboliche. Gli esempi più illustri si possono ritrovare nei classici di Aristofane, Plauto, Rabelais, Swift e Sterne. L'autore satirico Daniele Luttazzi ha dichiarato che «la satira ha nella merda la sua pietra filosofale». In uno sketch della trasmissione Satyricon Luttazzi mangiava uno spuntino a base di merda da un elegante vassoio d'argento. Il comico ha spiegato: «c'è un legame fra comicità e televisione in particolare: il fatto del corpo in primo piano che può essere esacerbato da certi sketch. E lì ero ben consapevole del caos che si sarebbe scatenato: mangiando, facendo quel gesto. In realtà era un gesto cristico, assumevo su di me la merda del mondo e della televisione.» Il premio Nobel per la letteratura Dario Fo, intervistato durante la trasmissione Satyricon ha citato come esempi dell'uso della merda nella satira e nel teatro: Ruzante, la fame dello Zanni, un canovaccio in cui Arlecchino si cala le brache e lancia la cacca (finta) addosso al pubblico, e un pezzo in cui San Francesco usa la cacca come termine morale elevato, in contrasto con l'avidità e la violenza del potere di papa Innocenzo III. Un uso comune dei lavoratori di teatro in vari paesi del mondo, sia per quanto riguarda gli attori che per quanto riguarda il personale tecnico, è augurarsi il successo con le parole "Merda, merda, merda!" O con frasi dialettali quali "A mi me piase la merda squacquera che s'impizzacchera nel bus del cu!" (letteralmente "A me mi piace la merda molle e appiccicosa che si appiccica nel buco del culo"), normalmente si fa risalire quest'uso al periodo in cui, non essendo ancora state inventate le auto, le persone ricche si muovevano a cavallo o in carrozza e quindi la presenza di una gran quantità di merda di cavallo nei dintorni del teatro era indice di una rappresentazione che incontrava i favori del pubblico più abbiente
 
Romina804
Romina804 il 14/06/08 alle 20:11 via WEB
L'atto di mangiare la merda è un classico della satira di tutti i tempi. C'è un aspetto antropologico legato al mangiare la merda e un aspetto psicologico che colpisce nel profondo. Anticamente era un rito della clownerie religiosa insieme col bere l'urina: oscenità apotropaiche che celavano sottili valenze simboliche. Gli esempi più illustri si possono ritrovare nei classici di Aristofane, Plauto, Rabelais, Swift e Sterne. L'autore satirico Daniele Luttazzi ha dichiarato che «la satira ha nella merda la sua pietra filosofale». In uno sketch della trasmissione Satyricon Luttazzi mangiava uno spuntino a base di merda da un elegante vassoio d'argento. Il comico ha spiegato: «c'è un legame fra comicità e televisione in particolare: il fatto del corpo in primo piano che può essere esacerbato da certi sketch. E lì ero ben consapevole del caos che si sarebbe scatenato: mangiando, facendo quel gesto. In realtà era un gesto cristico, assumevo su di me la merda del mondo e della televisione.» Il premio Nobel per la letteratura Dario Fo, intervistato durante la trasmissione Satyricon ha citato come esempi dell'uso della merda nella satira e nel teatro: Ruzante, la fame dello Zanni, un canovaccio in cui Arlecchino si cala le brache e lancia la cacca (finta) addosso al pubblico, e un pezzo in cui San Francesco usa la cacca come termine morale elevato, in contrasto con l'avidità e la violenza del potere di papa Innocenzo III. Un uso comune dei lavoratori di teatro in vari paesi del mondo, sia per quanto riguarda gli attori che per quanto riguarda il personale tecnico, è augurarsi il successo con le parole "Merda, merda, merda!" O con frasi dialettali quali "A mi me piase la merda squacquera che s'impizzacchera nel bus del cu!" (letteralmente "A me mi piace la merda molle e appiccicosa che si appiccica nel buco del culo"), normalmente si fa risalire quest'uso al periodo in cui, non essendo ancora state inventate le auto, le persone ricche si muovevano a cavallo o in carrozza e quindi la presenza di una gran quantità di merda di cavallo nei dintorni del teatro era indice di una rappresentazione che incontrava i favori del pubblico più abbiente
 
Romina804
Romina804 il 14/06/08 alle 20:11 via WEB
L'atto di mangiare la merda è un classico della satira di tutti i tempi. C'è un aspetto antropologico legato al mangiare la merda e un aspetto psicologico che colpisce nel profondo. Anticamente era un rito della clownerie religiosa insieme col bere l'urina: oscenità apotropaiche che celavano sottili valenze simboliche. Gli esempi più illustri si possono ritrovare nei classici di Aristofane, Plauto, Rabelais, Swift e Sterne. L'autore satirico Daniele Luttazzi ha dichiarato che «la satira ha nella merda la sua pietra filosofale». In uno sketch della trasmissione Satyricon Luttazzi mangiava uno spuntino a base di merda da un elegante vassoio d'argento. Il comico ha spiegato: «c'è un legame fra comicità e televisione in particolare: il fatto del corpo in primo piano che può essere esacerbato da certi sketch. E lì ero ben consapevole del caos che si sarebbe scatenato: mangiando, facendo quel gesto. In realtà era un gesto cristico, assumevo su di me la merda del mondo e della televisione.» Il premio Nobel per la letteratura Dario Fo, intervistato durante la trasmissione Satyricon ha citato come esempi dell'uso della merda nella satira e nel teatro: Ruzante, la fame dello Zanni, un canovaccio in cui Arlecchino si cala le brache e lancia la cacca (finta) addosso al pubblico, e un pezzo in cui San Francesco usa la cacca come termine morale elevato, in contrasto con l'avidità e la violenza del potere di papa Innocenzo III. Un uso comune dei lavoratori di teatro in vari paesi del mondo, sia per quanto riguarda gli attori che per quanto riguarda il personale tecnico, è augurarsi il successo con le parole "Merda, merda, merda!" O con frasi dialettali quali "A mi me piase la merda squacquera che s'impizzacchera nel bus del cu!" (letteralmente "A me mi piace la merda molle e appiccicosa che si appiccica nel buco del culo"), normalmente si fa risalire quest'uso al periodo in cui, non essendo ancora state inventate le auto, le persone ricche si muovevano a cavallo o in carrozza e quindi la presenza di una gran quantità di merda di cavallo nei dintorni del teatro era indice di una rappresentazione che incontrava i favori del pubblico più abbiente
 
Romina804
Romina804 il 14/06/08 alle 20:11 via WEB
L'atto di mangiare la merda è un classico della satira di tutti i tempi. C'è un aspetto antropologico legato al mangiare la merda e un aspetto psicologico che colpisce nel profondo. Anticamente era un rito della clownerie religiosa insieme col bere l'urina: oscenità apotropaiche che celavano sottili valenze simboliche. Gli esempi più illustri si possono ritrovare nei classici di Aristofane, Plauto, Rabelais, Swift e Sterne. L'autore satirico Daniele Luttazzi ha dichiarato che «la satira ha nella merda la sua pietra filosofale». In uno sketch della trasmissione Satyricon Luttazzi mangiava uno spuntino a base di merda da un elegante vassoio d'argento. Il comico ha spiegato: «c'è un legame fra comicità e televisione in particolare: il fatto del corpo in primo piano che può essere esacerbato da certi sketch. E lì ero ben consapevole del caos che si sarebbe scatenato: mangiando, facendo quel gesto. In realtà era un gesto cristico, assumevo su di me la merda del mondo e della televisione.» Il premio Nobel per la letteratura Dario Fo, intervistato durante la trasmissione Satyricon ha citato come esempi dell'uso della merda nella satira e nel teatro: Ruzante, la fame dello Zanni, un canovaccio in cui Arlecchino si cala le brache e lancia la cacca (finta) addosso al pubblico, e un pezzo in cui San Francesco usa la cacca come termine morale elevato, in contrasto con l'avidità e la violenza del potere di papa Innocenzo III. Un uso comune dei lavoratori di teatro in vari paesi del mondo, sia per quanto riguarda gli attori che per quanto riguarda il personale tecnico, è augurarsi il successo con le parole "Merda, merda, merda!" O con frasi dialettali quali "A mi me piase la merda squacquera che s'impizzacchera nel bus del cu!" (letteralmente "A me mi piace la merda molle e appiccicosa che si appiccica nel buco del culo"), normalmente si fa risalire quest'uso al periodo in cui, non essendo ancora state inventate le auto, le persone ricche si muovevano a cavallo o in carrozza e quindi la presenza di una gran quantità di merda di cavallo nei dintorni del teatro era indice di una rappresentazione che incontrava i favori del pubblico più abbiente
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: Pappy_E_Sem_Forever
Data di creazione: 20/04/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

donnadeilarickybozphennioo_splendidosognomargheritazampellarustymocuenixtale.gasparrinimarta_p0montefano.materna2fadda_danielairiszugnoGiovanna.bmena.g58
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963