Creato da pensieroinespresso il 01/02/2005

Essere e pensiero

E' stato già scritto tutto, per fortuna non tutto ancora pensato.

 

« Desiderio di vita...Nel "laboratorio" dell... »

Il palazzo non é infinito...

Post n°55 pubblicato il 02 Dicembre 2006 da pensieroinespresso

E' del tutto casuale che "un'idea" si vesta di versi, di frasi narrative o di espressioni filosofiche. In ogni caso essi, fra loro congiunti come rami di uno stesso albero, sono all'origine dell'immaginario umano.

Borges soleva dire: "per l'immaginazione, la poesia e la prosa sono la stessa cosa".

E' sempre il lettore, coautore di ciò che viene scritto, che, con la sua sensibilità reattiva, attribuisce senso ad ogni testo. Senso che varia, quindi, col variare dei lettori e delle generazioni che si avvicinano al testo, nello scorrere del tempo.

Ecco perché, secondo Borges, l'attività della lettura é più determinante della stessa scrittura, come ebbe a dichiarare, affermando di essere orgoglioso - lui - fra i maggiori scrittori di ogni tempo - più per i libri che aveva letto, di quanto non lo fosse per i libri che aveva scritto. Colui il quale firma un testo, egli pensava, è solo l'autore casuale e parziale del libro che, al limite, "può prescindere dall'identità del suo scriba":

Il miglior modo per "scrivere" é sicuramente "riscrivere" un testo, entrando in sintonia con esso, attraverso la lettura meditata, sia individuale che circolare. Ed é questa sensibilità, credo, che debba essere insegnata alle giovani generazioni, allorchè si avvicinino per la prima volta al mondo della lettura e della cultura.

Un testo é "classico" non perchè racchiuda un messaggio detto una volta per tutte e staticamente custodito fra le sue pagine ma, al contrario, perché è in grado di dire cose sempre nuove alle coscienze delle nuove generazioni che si avvicinano ad esso.

Un testo, quindi, è classico perchè é sempre nuovo e a renderlo nuovo é la voce di chi lo legge, lo ama e lo interpreta nello scorrere del tempo.

Alla luce di quanto detto, propongo, quindi, per la lettura e il dialogo, una straordinaria poesia di Jorge Luis Borges (Buenos Aires, 1899 - Ginevra, 1986), intitolata Il Palazzo, tratta dalla raccolta L'oro delle tigri, pubblicata per la prima volta in Italia nell'agosto del 1974 dall'editore Rizzoli e successivamente, nel novembre del 1985, dall'editore Mondadori, nella collana I Meridiani, in Borges, Tutte le opere, due volumi, a cura di Domenico Porzio.

Questa lirica, nell'inimitabile stile di Borges, mi pare apra squarci di comprensione poetica nel discorso svolto nei messaggi precedenti.

immagine

     "IL PALAZZO

Il palazzo non é infinito.
I muri, i terrapieni, i giardini, i labirinti,
le scalinate, i terrazzi, i davanzali,
le gallerie, i cortili circolari o rettangolari,
i chiostri, i crocicchi, le cisterne, le anticamere,
le camere, le alcove, le biblioteche, gli abbaini,
le prigioni, le celle senza uscita e gli ipogei,
non sono meno copiosi dei granelli di sabbia
del Gange, ma la loro cifra ha una fine.
Dai terrazzi, verso il ponente, non manca
chi riesce a vedere le officine, le falegnamerie,
la scuderia, gli arsenali e le capanne degli schiavi.
    

     A nessuno é dato di percorrere più di una parte
infinitesimale del palazzo. Qualcuno conosce solo
le cantine. Possiamo percepire alcune facce,
alcune voci, alcune parole, ma quel che percepiamo
é infimo. Infimo e prezioso insieme. La data che
l'acciaio incide sulla lapide e che i libri della parrocchia
registrano é posteriore alla nostra morte; siamo già
morti quando niente ci tocca, né una parola, né un
desiderio, né un ricordo. Io so che non sono morto."

Jorge Luis Borges
L'oro delle tigri
Rizzoli, 1974

 

 

Commenti al Post:
animedeserte
animedeserte il 02/12/06 alle 17:20 via WEB
un caro saluto ciao anna
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 02/12/06 alle 17:48 via WEB
Ciao Anna, saluti cari anche a te. Mario
 
DolceA0
DolceA0 il 02/12/06 alle 19:21 via WEB
Una consapevolezza che dovremmo avere tutti. Forse nel mondo ci sarebbero meno prepotenti che si sentono onnipotenti. Grazie, sempre grazie, per le letture che proponi. Miaomiao, A
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 03/12/06 alle 11:56 via WEB
Grazie a te, Dolce cara. E' vero quello che dici ed é la riflessione che é sorta in me, leggendo questa lirica. Essa ci pone di fronte alla "parzialità" e relatività del nostro percorso di vita, che siamo portati, però, ad assolutizzare e a considerare l'unico e il migliore possibile. La "parzialità" della nostra vita, la finitezza del “palazzo” in cui ci muoviamo, può essere neutralizzata solo "visitando" altri palazzi, altrettanto finiti, e altri ancora, mossi dal Desiderio inestinguibile di conoscere ed amare. Borges dice infatti che, allorquando si annulla in noi questo Desiderio, è giunta l'ora della fine. Mi piace anche molto l'ultimo verso,: io so che non sono morto. Parole di vita e di gioia che fondano il nostro desiderare nella consapevolezza della sua funzione vitale. Ciao e buona domenica. Mario
 
   
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 03/12/06 alle 12:05 via WEB
Errata corrige: allorquando si annulla = allorquando si annulli. l'ultimo verso,: = l'ultimo verso: (la virgola é in più, è scappata)....Vi prego, non ridete! Se non mi correggo, sto male...Non preoccupatevi, però, mi sto curando...Marittiello
 
fior_da_liso
fior_da_liso il 02/12/06 alle 22:48 via WEB
Che la prosa e la poesia, siano rami dello stesso albero, lo trovo giusto, ma non penso si possa dire, che siano la stessa cosa, se non nei contenuti; infatti, entrambe le forme, possono offrire pensieri ed emozioni, ma l'una ha una veste, diversa dall'altra. La prosa è libera dai vincoli della metrica, è un'espressione che può avvalersi della spontaneità, non così è per la poesia, che va *ragionata*. Allo stesso soggetto, lettore attento, è dato di cogliere, le sensazioni che provocano emozioni, oppure può apparire priva di contenuti condivisibili, se la lettura è superficiale. L'orgoglio di Borges, per i libri letti, credo si possa addebitare all'arricchimento che deriva, dalla conoscenza sia di espressioni, sia di contenuti, che inevitabilmente comportano anche una riflessione, e quindi le conoscenze acquisite, diventano anche bagaglio personale! In riferimento alle opere classiche, ritengo che si possano definire tali, tutte quelle opere che resistendo all'usura del tempo, offrono alle varie generazioni, sempre le identiche intense emozioni! Il palazzo di cui riporti il testo, potrebbe essere la vita stessa, infatti, a nessuno è dato di vivere tutte le esperienze che comunque, rappresentano il vissuto di ogni essere umano. P.S. Resto in attesa di aggiornamenti di *J*, ma con calma, e con un sorriso ammiccante ;)
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 03/12/06 alle 12:47 via WEB
Borges diceva: "per l'immaginazione", prosa e poesia sono la stessa cosa; ed io mi sento di aggiungere: per l'immaginazione, prosa, poesia e filosofia sono la stessa cosa. Naturalmente questa affermazione non vuole annullare le differenze intrinseche ai diversi, peculiari linguaggi, ma solo evidenziare ciò che li accomuna e li rende familiari. In realtà, proprio Borges, che passava con estrema naturalezza dalla poesia alla prosa, sempre ricche e dense di contenuti filosofici, raggiungendo livelli artistici probabilmente unici nel Novecento, é stato lui stesso la migliore incarnazione della sua affermazione teorica. La sua vita fu segnata da una debolezza visiva che gradualmente ma inesorabilmente lo portò alla cecità e, anche per questo, il suo rapporto con la lettura fu sempre di assoluta "voracità", come se avesse voluto leggere tutto il possibile fin quando fosse stato possibile, ed in realtà la sua cultura immensa dà proprio l’impressione che abbia realizzato il suo sogno. La centralità che egli riservava alla lettura é legata alla possibilità che i lettori hanno, nel corso del tempo, di attribuire un senso sempre nuovo alle opere, anche quelle classiche che, quindi, appariranno "nuove" agli occhi delle nuove generazioni che si avvicinano ad esse, stimolando ed interrogando in modo sempre diverso le loro coscienze. Pertanto la familiarità con i classici della letteratura e del pensiero é pregiudiziale a qualsiasi tentativo di scrittura. E questa mi pare una lezione fondamentale per chi spesso si cimenta nella scrittura ad "occhi chiusi", e sono purtroppo in tanti. Per quanto riguarda "Il Palazzo", rinvio alla risposta al commento di Dolce. Mi fa piacere riscontrare la calma con cui attendi "J", ma i miei rinvii sono funzionali alla crescita dell'attesa, che desidero essere "spasmodica". Solo allora rivelerò l'identità di "J", anzi, forse, dopo aver proposto l'incipit della sua opera fondamentale, affiderò a voi l'onere di scoprirla. Ti ringrazio, Fiore, per la tua costante presenza in questo blog e per gli stimoli che offri con i tuoi commenti. Un abbraccio e, sorridendoti, ti auguro una felice domenica. Marittiell’ che stà frienn’ na’ tiella e friariell’…(per quei pochissimi che non sono di madre lingua: Marittiello che sta friggendo in padella una notevole quantità di broccoli da accompagnare alle salsicce di maiale per il pranzo domenicale…a cui siete tutti invitati…Fiore organizza tu la spedizione….Alle 14.00 in punto a tavola, altrimenti il Gragnano si riscalda e le salsicce si raffreddano…)
 
   
fior_da_liso
fior_da_liso il 03/12/06 alle 23:40 via WEB
meravigliosa risposta al mio commento, ma per l'invito.... prima o poi ci si orgnizza per benino eh? Un saluto al rum ;)
 
     
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 04/12/06 alle 10:24 via WEB
Rispondere ai commenti é la cosa che mi piace di più, perchè mi pare di dialogare dal vivo con gli interlocutori. Tu poi mi offri sempre spunti di riflessione che ampliano il discorso e di questo ti ringrazio. Un abbraccio...Marittiello
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 02/12/06 alle 23:29 via WEB
Buona domenica, Mauro; un abbraccio
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 03/12/06 alle 12:49 via WEB
Grazie Mauro per l'interesse...Buona domenica anche a te. Mario
 
bippy
bippy il 03/12/06 alle 10:51 via WEB
Caro Mario , di corsa per darti un saluto, ma ho intravisto Borges....ma tu sei stupendo!E bella anche la nuova veste del blog! Un abbraccio e più tardi Simonetta
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 03/12/06 alle 12:56 via WEB
Ciao Simonetta carissima. Ho avuto in questi giorni molti problemi con il blog. Quando cercavo di pubblicare un messaggio nel mio solito prato verde, l'erba invadeva anche la parte centrale dello schermo, riservata alla scrittura, impedendo praticamente di leggere. Per alcuni giorni mi sono molto, ma molto inca..volato, non sapendo cosa fare e desistendo dallo scrivere. Ho cancellato 6 o 7 messaggi, che risultavano illeggibili. Poi ho pensato di cambiare grafica ed il problema si è risolto. Non mi sono ancora abituato a questa nuova faccia. Comunque sono contento che ti piaccia. Un abbraccio anche a te e buona domenica. Mario
 
coccoleechiacchiere
coccoleechiacchiere il 03/12/06 alle 15:01 via WEB
Bellissimo post carissimo Marittiello bello...adoro Borges c'e' un passo di Istanti se n sbaglio che dice ...se tornassi a vivere camminerei scalzo dalla primavera fino all'autunno... un bell'inno alla vita per me...un bacio e buona domenica!!
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 03/12/06 alle 19:42 via WEB
Grazie Barbara, sono contento che ti sia piaciuto il messaggio e che ti piaccia Borges. Anche il verso finale di questa poesia: "Io so che non sono morto" ci induce a credere e a sperare nella possibilità di un vivere che possa donare, nel tempo, sempre nuove emozioni. Ti abbraccio e ti auguro una buona serata. Marittiello
 
sidera81
sidera81 il 03/12/06 alle 18:30 via WEB
Ciao Dolce Marittiello.....Come sempre i tuoi post sono carichi di significato e vorrei ringraziarti per questo.....Poi volevo dirti che mi piace il nuovo look che hai scelto per il tuo blog.....Ogni tanto bisogna cambiare un pò,il rinnovamento fa sempre bene.....Infatti anche io qualche giorno fa ho cambiato look al mio blog....:-)) Un bacio....Buona Serata
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 03/12/06 alle 19:22 via WEB
Ciao Sidera, ringrazio io te per le cose belle che mi dici e per la premura con cui mi segui. Sono contento che la nuova veste del blog ti piaccia, anche se, come puoi leggere in una mia risposta precedente, sono stato indotto al cambiamento da problemi tecnici. Adesso, però, mi sto abituando e questa nuova grafica mi pare anche più rilassante. Ottima serata. Marittiello
 
   
sidera81
sidera81 il 04/12/06 alle 11:49 via WEB
Sì.....E' decisamente più rilassante,concordo con te.....Ti abbraccio forte.....Buona Giornata.....
 
Interluce
Interluce il 03/12/06 alle 19:11 via WEB
Ciao Mario, eccomi qui finalmente per un saluto...ci sono consuetudini nella vita che quando mancano (e le casualita' che causano la mancanza non sono volute ma subite purtroppo passivamente perchè non puo' essere altrimenti) rendono la vista stessa come priva di colori...E' cosi piacevole passare per una lettura, un commento, un saluto e una riflessione, che quando mi è impossibile farlo è come se la giornata stessa fosse diversa... La poesia sopra è molto bella, mi fa pensare ad una similitudine con il mondo (il palazzo), con le innumerevoli stanze di cui se ne possono percorrere e vedere solo una piccola, infinitesimale parte...cosi come le persone che incontriamo nella vita, ben poca cosa rispetto all'enormità del genere umano in totale...pero', il passo finale è denso di significato... "La data che l'acciaio incide sulla lapide e che i libri della parrocchia registrano é posteriore alla nostra morte; siamo già morti quando niente ci tocca, né una parola, né un desiderio, né un ricordo. Io so che non sono morto." So che non sono morto perchè tutto ancora mi tocca e il desiderio e il ricordo sono ancora vivi...bellissimo questo finale...Un abbraccio, buona domenica sera...ho visto che il blog ha cambiato veste :)))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 03/12/06 alle 19:35 via WEB
Grazie Luce, sei sempre gentile e premurosa. Hai evidenziato molto bene la metafora che la lirica propone e hai posto in grassetto il cuore poetico e filosofico del componimento. Sono versi che mirabilmente disegnano le condizioni del nostro desiderare e del nostro vivere, rivelando la straordinaria capacità della poesia di “dire” in versi ciò che la filosofia cerca di “dimostrare” in concetti (ecco perché esse sono rami dello stesso albero). Buona serata anche a te. Mario
 
diavoletta3menda
diavoletta3menda il 04/12/06 alle 10:25 via WEB
Sto imparando molte cose leggendo i tuoi post, nonostante la mia passione per la poesia devo dire che non conosco tutti gli autori, questa poesia è straordinaria.
Ciao e buona settimana : )))

p.s. Complimenti per la nuova grafica, mi piace ^___________^
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 04/12/06 alle 11:20 via WEB
Grazie cara amica, sono contento di suscitare il tuo interesse e ti ringrazio per il commento. Buona settimana anche a te. Mario
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 04/12/06 alle 14:07 via WEB
Ho notato solo ora che il tuo ultimo post riguarda Borges,...che dirti Mario, ...sono affascinata....Posso solo dirti che , aprescindere dal tipo di scrittura, che sia prosa o poesia o altro, i suoi classici non possono essere paragonati ad altri pur se grandi e su questo ha ragione Fiore quando sostiene che i contenuti di un messaggio rendono grande un classico.Io mi identifico nell'uomo rappresentato da questo GRANDE,...da colui che rappresenta più di tutti il tormento,lo smarrimento dell'animo;colui che mostra il desiderio dell'uomo nelle mille sfaccettature, ...questo sentirsi sempre a cavallo tra il sogno e la realtà,....quest'infinito che cerchiamo con tutte le nostre forze...vanamente e nel quale..... ci perdiamo.Ciao Mario.....e grazie.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 04/12/06 alle 16:31 via WEB
Somo molto contento del tuo entusiasmo e condivido pienamente il giudizio su Borges, fra i più grandi del Novecento, senza alcn dubbio. Grazie a te. Buona serata. Mario
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 04/12/06 alle 14:11 via WEB
P.S.Scusa Mario, nella foga di scrivere ho sbagliato, su " a prescindere "non volermene ma quando scrivo devo correre perchè mi cade molto spesso la connessione, specialmente in questi ultimi tempi. Ti rinnovo i saluti. ^_^
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 04/12/06 alle 16:34 via WEB
Saluti ricambiati...a prescindere...Mario
 
kiku0
kiku0 il 04/12/06 alle 18:00 via WEB
c'è aria nuova qui...il *palazzo* se ne è andato dal prato..sta volando lieve...con quell'aria gentile che tutto accarezza...che tutto accoglie...come canto d'amore...Giulia
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/12/06 alle 12:36 via WEB
Cara Giulia, come avrai letto in altre precedenti risposte, problemi tecnici mi hanno indotto ad abbandonare il “prato” per il “cielo”. All'inizio ne ho sofferto un po', poi mi sono abituato alla nuova grafica che mi pare rilassante e in grado di accogliere al meglio la dolce "levità" del tuo animo poetico. Ti ringrazio della tua costante presenza qui. Buona giornata. Mario
 
animedeserte
animedeserte il 04/12/06 alle 18:46 via WEB
ciao serena settimana anna
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/12/06 alle 10:57 via WEB
Grazie Anna, buona settimana anche a te. Mario
 
coccoleechiacchiere
coccoleechiacchiere il 04/12/06 alle 21:49 via WEB
Arf..arf...sono venuta da te di corsa..spinta dallo slancio e dall'entusiasmo per ringraziarti di esserti ricordato del mio onomastico....sei dolcissimo Maritiello bello....un'abbraccio forte e coriandoli di baci!!
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/12/06 alle 11:03 via WEB
Ciao Barbara, un sorriso ed un abbraccio. Marittiello
 
bippy
bippy il 04/12/06 alle 21:55 via WEB
E' proprio intenso Borges, questa fusione che compie fra la filosofia, la poesia e la prosa. COme un alchimista riesce a creare metafore originali che scatenano scintille di pensieri.La vita ai suoi occhi si rinnova, e trova nuove strade...proprio ai suoi occhi quasi, ciechi, come se la cecità fosse la metafora della notra condizione, che il vedere non dovesse passare solo attraverso la vista, ma attraverso tutti gli altri sensi compreso l'intelletto:)La frase finale è vero, è un messaggio di forte speranza, umana, di sentire la certezza che la vastità del mondo aspetta solo di essere esplorata:)un abbraccio e grazie dei tuoi pensieri sempre profondi.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/12/06 alle 12:28 via WEB
Ho risposto prima al tuo secondo intervento. Adesso aggiungo anche una cosa in margine a questo (hai proprio scatenato "scintille di pensieri"). E'come dici: la cecità come metafora della nostra condizione. Borges accettò la graduale e progressiva cecità con rasseganzione e ironia. Si lamentò solo quando, per tre anni, soffrì di insonnia, in quanto questa, impedendogli di dormire, gli impediva di "vedere". Infatti nel sonno e nei frequenti sogni egli vedeva ciò che nella veglia non riusciva più a vedere. I sogni diventarono ad un cero punto per lui un vero e proprio "laboratorio letterario". Egli ebbe a scrivere: "la letteratura é solo un sogno guidato". Alla cecità ha dedicato un suo libro, Elogio dell'ombra, titolo di una poesia, dove scrive: “Gli amici miei non hanno volto, / le donne sono quelle che furono in anni lontani, / non hanno lettere i fogli dei libri. / Tutto questo dovrebbe impaurirmi / e invece è una dolcezza / , un ritornare. / Delle generazioni di testi che ha la terra / non ne avrò letto che alcuni, / quelli che leggo ancora nel ricordo, / che rileggo e trasformo…/ Poso infine scordare. Giungo al centro, / alla mia chiave, all’algebra, / al mio specchio. / Presto saprò chi sono”. Ciao Simonetta. A presto. Mario
 
   
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/12/06 alle 12:39 via WEB
Errata corrige: Poso infine scordare = Posso infine scordare
 
bippy
bippy il 04/12/06 alle 22:07 via WEB
Trovo molto interessante poi quel che dici:Ecco perché, secondo Borges, l'attività della lettura é più determinante della stessa scrittura, come ebbe a dichiarare, affermando di essere orgoglioso - lui - fra i maggiori scrittori di ogni tempo - più per i libri che aveva letto, di quanto non lo fosse per i libri che aveva scritto. perchè mette al centro, l'importanza della comunicazione e dà poca importanza alla vanità dello scrittore.Al suo solipsismo.Restituisce ai suoi lettori la possibilità di confrontarsi e relazionarsi alla realtà del libro in maniera di essere al livello stesso della realtà.E' vero che i classici come dici, vanno continuamente riscoperti, io per esempio viaggiando tutti i giorni nella metropolitana di Roma, vedo persone umiliate e degradate ed immediatamente penso ai Miserabili di Victor Hugo e alla sua descrizione perfetta della povertà come abiezione. E poi ti confesso ero innamorata di Jean Valjean, perdutamente:))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/12/06 alle 11:53 via WEB
Grazie Simonetta, le tue riflessioni sono per me sempre motivo di grande gioia. Avverto in pieno la tua ricerca di essere in sintonia con i testi proposti, che appartiene anche a me. Borges, parlando spesso di sé più come lettore che come scrittore, voleva mettere in evidenza proprio l'importanza di questo atteggiamento interiore. Credo che lo spazio del blog possa essere utilizzato al meglio se diventi occasione, per l'autore e per i lettori, per sviluppare un confronto diretto con alcuni grandi testi. I nostri discorsi ed i nostri punti di vista, come anche la nostra "filosofia", non nascono mai nel nulla o nel vuoto conoscitivo, ma sono sempre riflessioni a margine di altre riflessioni e così via. E' stato sempre così e così sarà sempre; averne consapevolezza è l'unica possibilità per essere veramente creativi. La nostra creatività non é mai "ex nihilo", ma è sempre e solo capacità di rielaborazione originale di contenuti già noti. Il processo di acquisizione di nuove conoscenze nell'ambito del finito, che porta dal noto all'ignoto, è possibile solo se fra noto e ignoto vi é un rapporto di proporzionalità, cioè se l'ignoto è in qualche modo e in qualche misura collegato al noto. Ecco il senso del sottotitolo del mio blog: in margine al "tutto" che é stato già scritto nel corso dei millenni (e paradossalmente anche al “più di tutto”, in quanto molte pagine sarebbe stato meglio che non fossero mai state scritte), fortunatamente il pensiero può esprimersi nella libertà che gli é propria. Libertà che non è mai assoluta proprio perché non è mai ex nihilo. Il pensiero non può creare nulla dal nulla, non si muove mai in un presunto e inesistente vuoto d'essere conoscitivo, ma sempre e solo nell'essere di conoscenze già espresse e di cose già scritte; solo che, rispetto ad esse, svolge la fondamentale funzione rielaborativa e prefigurativa, riuscendo a creare, per la nostra gioia, nuovi orizzonti di conoscenza, di speranza e di utopia. Ti ringrazio ancora, perché mi stimoli a riflettere e ad esprimermi in quella modalità circolare e acquisitiva, che ho cercato di illustrare in questa risposta al tuo commento. Un abbraccio. Mario
 
sidera81
sidera81 il 05/12/06 alle 10:42 via WEB
Ciao Marittiello.....Ti auguro una buona giornata......Un bacio.....
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/12/06 alle 11:04 via WEB
Buona giornata anche a te. Marittiello
 
mahamata
mahamata il 05/12/06 alle 10:44 via WEB
Buon giorno!!!
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/12/06 alle 11:04 via WEB
Grazie e buona giornata. Mario
 
sidera81
sidera81 il 06/12/06 alle 11:09 via WEB
Un mega-abbraccio per te!!!
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 06/12/06 alle 13:26 via WEB
Ricambio con affetto...
 
Interluce
Interluce il 06/12/06 alle 12:38 via WEB
Ciao Mario, passo per un saluto, a piu' tardi e un abbraccio :)))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 06/12/06 alle 13:26 via WEB
Ciao Luce, ti aspetto...
 
   
Interluce
Interluce il 06/12/06 alle 21:33 via WEB
Eccomi qui come promesso :))) Dolce notte e buon giovedi amico mio ^_^
 
     
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 07/12/06 alle 17:34 via WEB
Grazie Luce, buona serata a te...Mario
 
kiku0
kiku0 il 07/12/06 alle 18:15 via WEB
voglia di cambiare vedo...davvero bello questo nuovo *palazzo*...una veste nuova per pensieri sempre nuovi che se ne vanno liberi verso l'azzurro...come quei palloncini trasparenti di luce in un riflesso viola...ciao Mario...:-) Giulia
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 07/12/06 alle 18:43 via WEB
Ciao Giulia, sono contento che la nuova veste ti sia piaciuta. Hai colto benissimo il significato di quei palloncini, metafora della "leggerezza" del pensare...Grazie e buona serata. Mario
 
animedeserte
animedeserte il 07/12/06 alle 19:13 via WEB
ciao vedo vestito nuovo per il blog bello serata serena anna
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 08/12/06 alle 10:37 via WEB
Ciao Anna, buona giornata...Mario
 
Interluce
Interluce il 07/12/06 alle 23:43 via WEB
Ciao Mario, ti piacciono gli aquiloni? Io li adoro perché il mio babbo ne sapeva costruire di fantastici e quante volte siamo andati a farli volare assieme...e aveva trovato il modo di metterci dei bigliettini sul filo che venivano trascinati in alto fino alla cima dell'aquilone...lui amava dire che erano le letterine per gli angeli:))) Ci vedo molta similitudine con i palloncini colorati che hai messo tu...entrambi volano in alto leggeri e trattenuti da un filo :) Dolce notte e a domani ^_^
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 08/12/06 alle 10:45 via WEB
Ciao Luce, é proprio così, come dici. Sia i palloncini che gli aquiloni volano e si librano nell'aria, ma hanno un filo che può restare nelle nostre mani o essere lasciato libero, attraverso il quale possono essere inviate tamte "letterine per gli angeli". Tuo padre era ed é proprio una persona specaile, come lo sei tu. Buona giornata. Mario
 
   
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 08/12/06 alle 17:41 via WEB
Errata corrige: tamte = tante specaile = speciale
 
fior_da_liso
fior_da_liso il 08/12/06 alle 12:59 via WEB
ciao Mario, complimenti per la nuova veste del blog, sempre gradevole e riposante, un saluto sempre affettuoso, da... un'aspirante palloncino ;)
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 08/12/06 alle 17:47 via WEB
Ciao Fiore, sono contento che ti piaccia questo nuovo "volto" del blog. I palloncini sono una costante colorata e leggera, come vorrei che fossero sempre i miei pensieri...Saluti affettuosi e colorati. Marittiello...
 
Interluce
Interluce il 09/12/06 alle 00:02 via WEB
Una dolce notte e un buon week end in questo lungo ponte dell'Immacolata :))) A domani amico mio ^_^
 
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Inviato da: imperfettocuore
il 09/06/2010 alle 09:20
 
 

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