Creato da pensieroinespresso il 01/02/2005

Essere e pensiero

E' stato già scritto tutto, per fortuna non tutto ancora pensato.

 

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Cosa (mi) rappresento, quando parlo...?

Post n°63 pubblicato il 25 Gennaio 2007 da pensieroinespresso

Nell'elaborazione delle molteplici "rappresentazioni" del reale (cfr. messaggio precedente), centrale è anche il ruolo svolto dal linguaggio che, essendo in gran parte una formazione sociale, influisce sul modo di pensare delle persone che parlano una certa lingua e, pertanto, sulla loro percezione del mondo.

Se non siamo capaci di pensare se non all'interno di un sistema linguistico, è ovvio ritenere che la lingua in cui noi pensiamo influisca sul che cosa e sul come del nostro pensiero.

La rappresentazione del mondo dipende, quindi, anche dal sistema linguistico utilizzato, che a sua volta è il prodotto di un determinato ambiente e delle condizioni di vita connesse con questo.

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Ad esempio, molti concetti elaborati ed espressi nei linguaggi delle filosofie occidentali non trovano i corrispondenti linguistici nei linguaggi di altre culture e di altri popoli non occidentali, le cui visioni del mondo saranno, di conseguenza, inevitabilmente e profondamente diverse dalle prime.

 

Propongo in lettura alcune riflessioni di Paul Valery, attingendo ancora  una volta ai Quaderni (cfr. messaggi 61 e 57), tesoro inestimabile della letteratura di ogni tempo.

*  *  *

 

"Dal dizionario é predetto tutto"

Paul Valery
Quaderni, vol. II
1907-1908. Senza titolo, IV, 376
Adelphi, Milano, 1986

 

"Le parole fanno parte di noi più dei nervi. Noi conosciamo il nostro cervello soltanto per sentito dire."

Paul Valery
Quaderni, vol II
1897-1899.

 

"...io credo che, nella maggioranza dei casi, la preesistenza delle parole e delle forme di un linguaggio già dato, appreso fin dall'infanzia, e col quale abbiamo contratto un'intimità così immediata che non riusciamo più a distinguerlo dal nostro pensiero organizzato - giacchè esso è già in gioco quando quello si organizza, - limita, fin da quando è in germe, la nostra creatività mentale, - l'attrae verso quei termini che c[i] danno la sensazione illusoria di essere i più chiari, o i più possenti, plasma quel pensiero più che esprimerlo - e addirittura ne orienta lo sviluppo in una direzione diversa da quella iniziale."

Paul Valery
Quaderni, vol. II
1940. Senza titolo, XXIII, 834
Adelphi, Milano, 1986

 

"...occorre pur pensare a questo: il linguaggio ha fatto quasi tutto, e fra le altre cose ha fatto la mente."

Paul Valery
Quaderni, vol. II
1918. H, VI, 923
Adelphi, Milano, 1986

 

Commenti al Post:
jenny51
jenny51 il 25/01/07 alle 19:32 via WEB
Non avevo mai pensato al linguaggio e al suo ruolo nella percezione della realtà ma in effetti, a ben pensarci, ce l'ha. Tanto più una persona ha un linguaggio ricco, più riuscirà a cogliere e descrivere anche piccole sfumaature, ad esempio. Non solo ogni civiltà ha un uso diverso del lingaggio, dei modi di dire, ma all'interno stesso di una determinata società si individuano gruppi che usano termini e forme di linguaggio particolari. Mi viene in mente, al proposito, alla mia crisi del primo anno di università. Assistevo alle prime lezioni e non capivo quasi nulla di quanto dicessero i professori di alcune materie quali diritto, economia, sociologia. Nel giro di qualche mese anch'io mi sono appropriata di quel linguaggio e per molto tempo è diventato di mio uso comune. Poi cambiando ambiente, il mio linguaggio è in parte tornato alle origini anche se non ho perso la comprensione di quel linguaggio accademico. Buona serata, come vedi sono ancora qui. Grazie per gli auguri, temo di averne bisogno:=))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 25/01/07 alle 19:45 via WEB
Sono contento che tu abbia riscontrato nella tua esperienza di vita la veridicità delle riflessioni proposte. Ciò che vale per ognuno di noi vale, in analogia, anche per la società e la cultura di appartenenza. Ti ringrazio della visita e del commento e ti auguro di trascorrere giorni sereni...A presto...Mario
 
Affezionata
Affezionata il 25/01/07 alle 22:31 via WEB
Un pensiero per una notte serena...gran bel post corredato da immagini superazzeccate :)))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 26/01/07 alle 10:40 via WEB
Grazie, grazie...saluti e sorrisi per una bella giornata...Mario
 
coccoleechiacchiere
coccoleechiacchiere il 25/01/07 alle 23:25 via WEB
Davvero bello questo post Marittiello...il linguaggio..le parole...le immagino vibranti come ali di farfalle..in cerca di un foglio bianco..oppure un cuore dove appoggiarsi... dove magari stanche di restare solo pensieri vanno in cerca di compagnia... per chi ha voglia di raccontare l'essenza del proprio essere... ed ora in fila indiana si incamminano verso di te per dirti quanto sia grande la mia stima ed il mio affetto per te.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 26/01/07 alle 10:43 via WEB
Grazie Barbara per le tue parole particolarmente ispirate che mi riempiono di gioia...Saluti e sorrisi...Marittiello
 
Interluce
Interluce il 26/01/07 alle 10:14 via WEB
Buongiorno, un saluto veloce...tornero' per approfondire la lettura, come sempre molto interessante, a piu' tardi :)))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 26/01/07 alle 10:44 via WEB
Buona giornata a te, Luce...Ti aspetto, allora...Mario
 
ilcoloredelcuore
ilcoloredelcuore il 26/01/07 alle 13:12 via WEB
L'unico linguaggio che rapisce il mio cuore..e la mia mente..è quello dell'Amore..unico..che unisce senza tanta fatica..e che rappresenta a volte timidamente il mio essere..un sorriso..ciao Lory
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 26/01/07 alle 18:10 via WEB
Anche il sentimento dell'amore, quando raggiunge il livello verbale ed espressivo, è influenzato dal sistema linguistico nel quale l'esperienza sentimentale viene vissuta. Ti ringrazio per il commento e ti auguro una buona serata...Ciao..Mario
 
stelladanzanteforeve
stelladanzanteforeve il 26/01/07 alle 18:34 via WEB
il linguaggio che usiamo è sicuramente un nostro biglietto da visita.. detesto coloro che sparano paroloni e poi mi cadono sui congiuntivi, un linguaggio forbito non è sempre sinonimo di cultura. Volevo comunque ringraziarti per i commenti lasciati nel mio blog, grazie. Luminosa serata per te.^_^
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 28/01/07 alle 11:57 via WEB
...il linguaggio che usiamo è un nostro biglietto da visita ed è un biglietto da visita della cultura a cui apparteniamo...ringrazio te per il commento...buona domenica...Mario
 
qui.e.ora
qui.e.ora il 26/01/07 alle 20:56 via WEB
Un volo, non influenzato dalle parole per dare il mio augurio di tanta serenità ad un amico. Ho capito, ho usato troppe parole, ma se non decodificavo il mio pensiero influenzando con delle parole il messaggio che ti volevo inviare, come potevano giungerti le mie parole? baci qui.e.ora
 
 
qui.e.ora
qui.e.ora il 26/01/07 alle 20:57 via WEB
p.s. sempre più interessante il tuo blog Grazie per il tempo che dedichi....
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 28/01/07 alle 11:53 via WEB
Parole graditissime, le tue. Ricambio gli auguri e i baci. Mario
 
   
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 28/01/07 alle 11:54 via WEB
...e ringrazio per i complimenti...
 
fior_da_liso
fior_da_liso il 27/01/07 alle 23:09 via WEB
certo con le parole si concretizzano i nostri pensieri, ed è in virtù del linguaggio che, si riescono a stabilire contatti con gli altri esseri umani. Indubbiamente molto veritiero, il pensiero in riferimento alla unicità della corrispondenza linguistica, talune espressioni sono intraducibili in altri idiomi! Un saluto
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 28/01/07 alle 12:05 via WEB
Se é vero che noi "parliamo come pensiamo", è anche e soprattutto vero che "pensiamo come parliamo", cioè il pensiero è condizionato profondamente dal sistema linguistico in cui si pensa...Ti ringrazio per la presenza costante e per i commenti stimolanti...saluti e sorrisi...Mario
 
coccoleechiacchiere
coccoleechiacchiere il 28/01/07 alle 19:38 via WEB
Ed eccomi qua...sono io Barbarina...e parlo come penso...e penso che tu sei una bellissima persona ed ogni volta che entro qui nella tua casetta ..anche se ho gia' commentato rileggo il post perche' e' un po' come guardare un film e rivederlo ...c'e' sempre qualcosa che nn si ricorda ....un'abbraccione forte Marittiello 'o filosofo bello...ti auguro una splendida settimana
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 28/01/07 alle 20:32 via WEB
Grazie, grazie, Barbarina, mi fai diventare rosso. Sono molto contento che tu ritorni a rileggere i miei messaggi che, cercando di affrontare argomenti complessi in modo semplice e rapido, sono inevitabilmente "densi" e affidano al lettore l'esplicazione di alcuni nodi del discorso. Un abbraccio e buona serata. Marittiello
 
sigune1
sigune1 il 28/01/07 alle 21:28 via WEB
....in silenzio...accanto!
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 29/01/07 alle 11:11 via WEB
Nel silenzio e dal silenzio ogni parola acquista e riceve senso...
 
Interluce
Interluce il 28/01/07 alle 22:43 via WEB
Ciao Mario, il tuo post e alcuni commenti al riguardo mi hanno fatto ricordare di quando ero studente alle superiori...non ho mai avuto problemi con la lingua italiana nell'esprimermi con lo scritto,semmai a volte nell'espressione orale per una mia forma marcata di timidezza; comunque ho dovuto cambiare sia il modo di esporre per scritto le mie idee che i contenuti, rispecchiando in essi cio' che la mia professoressa di italiano voleva trovare;praticamente sono stata costretta a scrivere come lei pensava fosse giusto io scrivessi...Mi ricordo ancora un tema sulla fame nel mondo e sulla povertà, che lei giudico' insufficiente perché dichiaro' che queste cose, in quegli anni,non esistevano piu'...eppure adesso, altri anni sono passati, ma quando ascolto alla televisione o sfoglio un giornale, è ancora di fame nel mondo e di povertà che si parla :((( Non so se il mio discorso è pertinente a cio' da te proposto o se sono andata fuori tema :D Comunque mi riservo di ritornare sull'argomento:))) Buon inizio settimana e dolce notte ^_^
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 29/01/07 alle 11:21 via WEB
Mi piace molto il tuo riferire il discorso all'esperienza di vita che, in quanto tale, è sempre in tema. La scuola spesso propone agli allievi, come modelli preferenziali, codici linguistici statici e preconfezionati, mentre sarebbe molto più utile e creativo cercare di sviluppare l'approccio alla lingua di ogni ragazzo, limandone solo le eventuali imprecisioni grammaticali e sintattiche. Naturalmente questo discorso vale ancor più per i contenuti. Ti ringrazio per il commento e ti auguro una felice settimana. Mario
 
bippy
bippy il 31/01/07 alle 12:04 via WEB
Senza dubbio è vero...io ho un ricordo vivissimo del "peso" delle parole nella mia infanzia e adolescenza, cerno certe parole che scatenavano forti emozioni di riso o di drammaticità, altre mi portavano ocme un traghetto da una sponda all'altra..Il linguaggio è un latro mezzo che può darci piacere, se lo usiamo con creatività..e nello stesso tempo come è scritto da Valery, può essere assente o poco sviluppato e allora anche ipensieri stessi ne soffrono.Mario hai sempre delle idee creative tu!Bellissima questa tua discussione sul linguaggio..Adesso vado aleggermi i commenti. Un abbraccio mattutino.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 31/01/07 alle 19:26 via WEB
E' proprio come dici tu. Il linguaggio ha un peso decisivo nella formazione della personalità, nell'elaborazione del pensiero e nello sviluppo coerente delle relazioni sociali ed affettive. Grazie sempre per l'interesse. Ho risposto anche al tuo commento nel post precedente. Un abbracio serale...Mario
 
bippy
bippy il 31/01/07 alle 12:11 via WEB
Mi scuso dei refusi terribili del commento precedente, è che non sempre rileggo e correggo ciò che scrivo!Mi premeva aggiungere che noi esseri umani in molti processi chimici..siamo esseri istantanei....siamo il frutto di tanti processi interni ed esterni che è quasi un miracolo comprenderli tutti.. vero o no? E soprattutto ce ne dimentichiamo, spesso, dando per scontato la complessità dell'esserci.:))ciaoo!
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 31/01/07 alle 19:37 via WEB
E' vero: spesso dimentichiamo la complessità del nostro essere e non facciamo nulla per incrementare ciò che naturalmente troviamo in noi. Anzi spesso sperperiamo il patrimonio di cui siamo dotati. Forse dipende da una scarsa conoscenza e consapevolezza di ciò che siamo e delle nostre potenzialità. Ciao e buona serata. Mario
 
animedeserte
animedeserte il 31/01/07 alle 15:03 via WEB
bel post da leggere con calma ciao anna
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 31/01/07 alle 19:39 via WEB
Grazie Anna...Buona serata...Mario
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 31/01/07 alle 16:05 via WEB
Il linguaggio come fonte di vita e....la vita come fonte di linguaggio.C'è un'incredibile interdipendenza tra questi due aspetti fondamentali del nostro "essere" e tutto parte dalla nostra mente già nel momento in cui apriamo gli occhi al mondo in connessione con il nostro ambiente sociale e con il modo di vivere e di recepire gli stimoli. Molto affascinante questo argomento e sempre splendidi i tuoi post....Mario. A presto.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 31/01/07 alle 19:48 via WEB
La nostra mente "assorbente", come dici tu, fin dalla nascita e forse anche prima, crea le condizioni per l'inserimento nella cultura di appartenenza, soprattutto mediante l'acquisizione del linguaggio (verbale e non), attraverso il quale costruiamo il nostro mondo cognitivo e relazionale...Grazie per il commento e l'interesse...Buona serata...Mario
 
sidera81
sidera81 il 01/02/07 alle 11:16 via WEB
Ciao Marittiello......Rieccomi qui.....Ti auguro una splendida giornata.....A presto.....Ti abbraccio.....
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 01/02/07 alle 16:53 via WEB
Ciao Sidera, buona giornata anche a te...Sorrisi e abbracci...
 
EnricoDC_gallery
EnricoDC_gallery il 01/02/07 alle 12:23 via WEB
scusate se mi intrometto, tempo fa pensavo proprio a questo ed il pensiero curioso che mi frullava era: ma se una persona viene cresciuta in una stanza isolata al mondo (è un po' sadico), come si evolverà il suo sistema espressivo? perchè anche Picasso ci ha messo una vita per dipingere come un bambino, lui cercava di pulire il suo linguaggio da tutte le interferenze esterne! ciao e complimenti per il post interessante
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 01/02/07 alle 17:01 via WEB
Certamente non imparerebbe ad usare il linguaggio, non avendo avuto contatti con persone che lo utilizzano, in quanto il linguaggio si apprende in gran parte per imitazione. Diverso è il caso di chi, dopo aver raggiunto una piena padronanza dei mezzi espressivi, decida di renderli più semplici, usando nel tempo registri e codici diversi. Grazie, Enrico, per i complimenti e per il commento. Ciao. Mario
 
Interluce
Interluce il 01/02/07 alle 22:19 via WEB
Ciao Mario, passo per darti la buonanotte e per un saluto, a domani :)))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 02/02/07 alle 17:09 via WEB
Ciao Luce, grazie e buona serata...Mario
 
tuorlorame
tuorlorame il 01/02/07 alle 23:00 via WEB
ciao non sono mai passata a trovarti girando di quà e di là ti ho beccato e ho letto il tuo profilo e notavo che abbiamo qualcosa in comune. Buona serata alla prossima.Ciao
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 02/02/07 alle 17:11 via WEB
Benvenuta in Essere e Pensiero. Buona serata..Mario
 
coccoleechiacchiere
coccoleechiacchiere il 01/02/07 alle 23:16 via WEB
Un caro saluto ed un'abbraccio al mio carissimo e dolcissimo Marittiello!!!!
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 02/02/07 alle 17:12 via WEB
Carissima Barbara, sono sempre felice di vederti qui...Buona serata...Marittiello
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 02/02/07 alle 13:07 via WEB
Ciao Mario.....Buon week-end. ^_^
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 02/02/07 alle 17:12 via WEB
Ti ringrazio e ti saluto con affetto...Mario
 
sidera81
sidera81 il 03/02/07 alle 11:01 via WEB
Ciao Marittiello......Ti auguro uno splendido fine settimana......Un sorriso:-)
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/02/07 alle 11:02 via WEB
Ti ringrazio, anche se in ritardo, augurandoti una buona giornata...Marittiello
 
coccoleechiacchiere
coccoleechiacchiere il 03/02/07 alle 23:33 via WEB
Seconda stella a destra... questo è il cammino... e poi dritto fino al mattino. Poi la strada la trovi da te.... porta all'isola che non c'è. Con queste parole della canzone di Bennato ti auguro una dolce notte..che tu possa dolcemente sognare dritto fino al mattino e svegliarti con un dolce sorriso...un'abbraccio e.....splendida domenica a Te marrittielo caro!!!
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/02/07 alle 11:04 via WEB
I tuoi auguri sono sempre splendidi. Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata...Marittiello
 
Interluce
Interluce il 04/02/07 alle 16:14 via WEB
Buona Domenica Mario, che sia piena di sole come qui da me :)))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/02/07 alle 11:05 via WEB
Grazie Luce. Ti auguro una splendida settimana...Mario
 
diavoletta3menda
diavoletta3menda il 05/02/07 alle 00:53 via WEB
Sono persona silenziosa, uso le parole solo in caso di necessità, e faccio male, perchè molti dei miei pensiere neanchel i esprimo *_*
Buonanotte : ))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/02/07 alle 11:08 via WEB
Parlare, molte volte può servire a prendere coscienza dei propri pensieri, ma bisogna trovare un buon interlocutore...Un caro saluto...Mario
 
kiku0
kiku0 il 05/02/07 alle 18:18 via WEB
Molto interessante il tuo post...mi ricorda Don Milani...un sacerdote /insegnante che ha sottolineato l’importanza e la centralità della lingua... strumento che consente alla persona di comunicare...rielaborare...trasmettere esperienze e conoscenze e di agire nel proprio contesto di vita, interpretandolo e modificandolo... “Perché è solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’ espressione altrui. Che sia ricco o povero importa poco. Basta che parli.” "Sono otto anni che faccio scuola ai contadini e agli operai e ho lasciato ormai quasi tutte le altre materie. Non faccio più che lingua e lingue. Mi richiamo dieci, venti volte per sera alle etimologie. Mi fermo sulle parole, gliele faccio vivere come persone che hanno una nascita, uno sviluppo, un trasformarsi, un deformarsi. La parola è la chiave fatata che apre ogni porta. Chiamo uomo chi è padrone della sua lingua."...Giulia
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 05/02/07 alle 19:05 via WEB
Grazie, Giulia, per il commento e per aver ricordato Don Milani, a quarant'anni dalla morte(1967). Uno vero Maestro e Profeta del nostro tempo. Ciao. Mario
 
Interluce
Interluce il 05/02/07 alle 22:34 via WEB
Buonanotte amico mio, a domani e grazie per la tua presenza :)))
 
Nimarprimero
Nimarprimero il 06/02/07 alle 09:40 via WEB
Buongiorno a tutti, e’ un po’ che manco da questo stupendo e magnifico blog. Da sempre una cosa che mi colpisce e mi ha sempre colpito e’ la diversa velocita’ espressiva tra il linguaggio interno “della mente” e quello esterno “della parola”. La quantità di pensieri che si susseguono nella mente e’ infinitamente piu’ grande della quantità di parole che , attraverso il linguaggio, vengono portate all’esterno di se’ stessi. Il linguaggio e’ la traduzione “sonora” di cio’ che abbiamo dentro , di cio’ che viviamo nei nostri meandri più reconditi dell’anima. La possibilita’ di comunicarlo rappresenta un momento importante: e’ la presa di coscienza di cio’ che abbiamo dentro e con cui dobbiamo necessariamente confrontarci. Un confronto quasi mai sereno e privo di tensione. Il “non detto” e’ proporzionale al nostro malessere. Il “non detto” e il “non essere capiti” e’ un prodotto di fattori il cui effetto si manifesta con il disagio e talvolta con la disperazione. Uno stato con cui, oggi ,forse piu’ di sempre, ci troviamo a fare necessariamente i conti. D’altro canto “dire” non significa, per forza, “ essere capiti” ed il volerlo ad ogni costo e’ utopia. “ Essere capiti” appartiene solo a noi stessi e al nostro linguaggio interno. Me lo ripeto spesso ma non sempre riesco.. Un grande abbraccio al mio filosofo creativo e profondo. Abbr
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 06/02/07 alle 10:19 via WEB
Ciao Nimar, sono contento di rivederti. Attraverso il linguaggio il pensiero acquista piena dignità, organizzandosi in modo coerente, oggettivandosi e diventando, quindi, mezzo primario di comunicazione interpersonale. Al rapporto fra il non detto e il detto, fra il silenzio e la parola, fra la parola scritta e quella orale, ho dedicato il messaggio seguente, pubblicato proprio in questo momento. Pertanto mi riservo di svolgere le mie riflessioni sull'argomento in risposta ai commenti che eventualmente verranno proposti. Per quanto riguarda la comprensione profonda delle nostre parole, essa è legata soprattutto all'esperienza diversa all'interno della quale le parole vengono dette ed ascoltate. Anche sugli elementi costituenti l'esperienza, nei loro rapporti col linguaggio, al più presto pubblicherò un messaggio. Per adesso ti saluto, ti ringrazio e ti abbraccio...Marittiello
 
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