Creato da pensieroinespresso il 01/02/2005

Essere e pensiero

E' stato già scritto tutto, per fortuna non tutto ancora pensato.

 

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Io...

Post n°70 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da pensieroinespresso

Già nel messaggio n°39, a cui rinvio, ho proposto in lettura una "favola filosofica" di Ermanno Bencivenga, docente di filosofia all'Università di California (Irvine), tratta dal testo La filosofia in trentadue favole.

Anche nella favola che ora propongo, con l'andamento suggestivo della narrazione fabulistica, l'autore riesce a porre una pluralità di problemi, lasciando al lettore il compito di sviluppare riflessioni ed eventualmente trarre conclusioni.

*  *  *

"C'era una volta io, ma non andava bene. Mi capitava di incontrare gente per strada e di scambiarci due parole, e per un po' la conversazione era simpatica e calorosa, ma arrivava sempre il momento in cui si chiedeva "Chi sei?" e io rispondevo "Sono io", e non andava bene.

Era vero, perchè io sono io, è la cosa che sono di più, e se devo dire chi sono non riesco a pensare a niente di meglio. Eppure non andava bene lo stesso: l'altro faceva uno sguardo imbarazzato e si allontanava il più presto possibile. Oppure chiamavo qualcuno al telefono e gli dicevo "Sono io", ed era vero, e non c'era un modo migliore, più completo, più giusto di dirgli chi ero, ma l'altro imprecava o si metteva a ridere e poi riagganciava.

Così mi sono dovuto adattare. Prima di tutto mi sono dato un nome, e se adesso mi si chiede chi sono rispondo: "Giovanni Spadoni". Non è un granchè, come risposta: se mi si chiedesse chi è Giovanni Spadoni probabilmente direi che sono io. Ma, chissà perchè, dire che sono Giovanni Spadoni funziona meglio. Funziona tanto bene che nessuno mai mi chiede chi è Giovanni Spadoni: si comportano tutti come se lo sapessero.

Invece di chiedermi chi è Giovanni Spadoni gli altri mi chiedono dove e quando sono nato, dove abito, chi erano mio padre e mia madre. Io gli rispondo e loro sono contenti. E forse sono contenti perchè credono che io sia quello che è nato nel posto tale e abita nel posto talaltro, e che è figlio di Tizio e di Caia e padre di questo e di quello. Il che non è vero, ovviamente: non c'è niente di speciale nel posto tale o talaltro, o in Tizio e Caia. Se fossi nato altrove, in un'altra famiglia, sarei ancora lo stesso, sarei sempre io: è questa la cosa che sono di più, la cosa più vera e più giusta che sono. Ma questa cosa non interessa a nessuno: gli interessa dell'altro, e quando lo sanno sono contenti.

Una volta c'ero io, e non andava bene. Adesso c'è Giovanni Spadoni, che è nato a X e vive a Y e così via. E io non sono niente di tutto questo, ma le cose vanno benissimo."

Ermanno Bencivenga,
La filosofia in trentadue favole,
Oscar Mondadori

Commenti al Post:
Affezionata
Affezionata il 24/10/07 alle 21:44 via WEB
Ciao sono Io...amica tua, senza volto o etichette.Io che non so dove abiti, quando sei nato o cosa fai nella vita , ma che ho intravisto tra le righe la tua sensibilità al cospetto anche di chi poco importa quale simbolo nella società rappresenti, dia lustro ad un casato o disponga di amici influenti...Un pò mi sono specchiata in un pensiero espresso come Io vorrei ma non so fare e riesco solo a dirti grazie per avermi dato la possibilità di entrare in sintonia con il prezioso amico che sei Tu.Abbraccio e sorriso "perchè le cose vanno bene lo stesso"
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 25/10/07 alle 10:24 via WEB
Sono io a ringraziarti per le belle cose che mi dici e per la gioia che mi infonde la tua amicizia. Quando scrivo o commento, seriamente o ironicamente, so che verrò capito, perchè in te è forte il desiderio di entrare in sintonia e di cogliere il meglio che c'è in ognuno di noi. E' la tua sensibilità a valorizzare la mia e quella degli altri. E' proprio vero: "le cose vanno bene lo stesso". Sorrisi e abbracci. Marittiello
 
coccoleechiacchiere
coccoleechiacchiere il 24/10/07 alle 22:51 via WEB
Ciao..anche iosono io ..ma nn sono te che sei io...Io c'ero una volta ma anche adesso...nn conosco Giovanni Spadoni nemmeno io e nn mi interessa..l'importante che ci sei "io"..cioe' Tu.. e che "io" (sempre cioe' Tu) nn sia lui...perche' nn ti scambierei con nessun io.. se nn "io" che nn sia Tu...mon Dieu caro Marittiello 'o filoso bello... buona fortuna quando ti appresterai a tradurre e capire questo mio commento...perdona ed abbraccia Barbarina tua!! Bacioni!!!
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 25/10/07 alle 10:56 via WEB
Ognuno di noi é se stesso, ma porta in sè anche parte dell'altro, anzi meglio degli altri. E' specchio della realtà, come una lunga collana, le cui pietre riflettono ciascuna la luce dell'altra. La bellezza della vita è proprio in questo luccichio che non ci appartiene mai del tutto, ma è sempre il frutto della luce congiunta di tante stelle. Ti ringrazio, abbracci e sorrisi per te. Marittiello
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 25/10/07 alle 00:04 via WEB
Io..............già.......Chi sono io? Mhmhmhmhm!!!!!Io so di essere Io ma per poter essere Io... devo identificarmi in qualcosa che non mi confonda con altri Io perchè ognuno di noi è un Io, ognuno di noi è unico, inconfondibile, inimitabile ma per avere la coscienza di me stessa come persona devo perseguire dei progetti di vita che mi consentiranno di crearmi un destino o dovrei già averli perseguiti. Sono in crisi Mario!!! Sono io padrona del mio destino? Vivo il mio Io in prima persona? Vivo Io il mio destino? Accipicchia Mario.....ora piango! Buonanotte amico mio...Sei un grande! Un abbraccio.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 25/10/07 alle 10:43 via WEB
Credo che sia già un "progetto" importante porsi i problemi a cui hai accennato. Noi viviamo in una dimensione progettuale, nella quale i progetti si definiscono e ridefiniscono in continuità, senza posa, e non si cristallizzano mai, in quanto seguono il dinamico fluire dell'esistenza. Credo che tu, avendo ben chiara l'importanza di costruire e nutrire il tuo Io di sempre nuova linfa vitale, sia fino in fondo protagonista della tua vita, di cui ti senti pienamente responsabile. Grazie del commento e dell’affetto che mi dimostri. Abbracci. Marittiello
 
DolceA0
DolceA0 il 25/10/07 alle 22:31 via WEB
io...io...io...io...è un grido di molti che tende a sovrastare gli altri io...io...io...io e finchè va così ci sarà sempre poca comunione tra gli esseri umani. Poco amore, inteso nella sua accezione più universale e più intima. Godibilissima questa favola! Grazie! :)
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 26/10/07 alle 18:32 via WEB
Ricordo che già un anno fa, quando pubblicai la favola "La stessa faccia", mi dicesti che ti era molto piaciuta. Sono contento che abbia apprezzato anche questa che, in realtà, si presta a più livelli di lettura, come del resto tutte le altre. Molto giusto quello che dici: solo nel superamento di ogni gretto individualismo, che ci apra verso l'altro, sia quello che ora ci è vicino, sia quello delle prossime generazioni, risiede la possibilità di mantenere in vita questo pianeta. Grazie sempre per la tua presenza qui. Sorrisi e saluti. Marittello
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 25/10/07 alle 22:50 via WEB
In un mare di pensieri solo tre parole....Buonanotte grande Marittiello.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 26/10/07 alle 18:34 via WEB
Grazie, Dolce, per il pensiero...Ottima serata per te...Marittiello
 
kiku0
kiku0 il 25/10/07 alle 23:11 via WEB
una meraviglia queste immagini!!! girandola di sogni...cantilena d'inganni...specchio di quell'abisso che naviga ,senza sosta ,nascosto agli occhi ma bel visibile al cuore.. abisso - io - che a volte vola in superficie per accogliere il mondo e farsi - noi - ... notte bella Marittiello...:-) Giulia
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 26/10/07 alle 18:39 via WEB
Grazie, Giulia, per il commento e l'interesse che manifesti verso le cose che pubblico. Dici bene: solo nell'interazione con il tu, l'io si oggettivizza, diventando Noi. Notte serena...Marittiello
 
dianavera
dianavera il 27/10/07 alle 13:49 via WEB
Com'è che nel mio IO ci sono molti io? In particolare tre. Un io dolce, buono, sensibile, pigro,tollerante, generoso, amorevole ed amoroso, sognatore. Un altro io freddo, calcolatore, impietoso, giudice severo di se stesso e degli altri,instancabile, attivo. Un altro io viaggiatore solitario, amante dei luoghi impervi e delle persone di ogni parte del mondo, curioso, che sa sopportare fatiche e dolori immensi pur di arrivare dove vuole,che non ha paura di nulla e che riesce a "volare" con la mente e ad entrare come in un sogno in altre menti, in altre case, in altre persone. Che ne dici, sono sintomi pericolosi? Un abbraccio grande da tutti i miei IO.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 27/10/07 alle 18:57 via WEB
Il nostro Io è sempre un io “variopinto”. Variopinto, ma non disgregato. C'è qualcosa che lega fra di loro le sue diverse anime, un qualcosa di impalpabile ed ineffabile che va a costituire la nostra personalità e la coscienza unitaria di noi stessi. Ricambio con tre abbracci variopinti. Marittiello
 
erising
erising il 28/10/07 alle 00:34 via WEB
Io….quanta strada prima di abbandonarlo e lasciarlo al suo compito…..pronome personale…personale si ma pur sempre generico…… così importante da fanciulli quando tutta la nostra persona passa e si realizza, si rassicura e si conferma attraverso quell’IO…importante per riconoscersi e superfluo quando pian piano abbandonandone l’uso non abbiamo più bisogno...un sorriso.Mara
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 28/10/07 alle 10:15 via WEB
Solo "decentrandosi", è possibile cogliere tutte le sfumature della realtà e la sua bellezza, anche da prospettive diverse dalla nostra. L'egocentrismo, naturale e indispensabile nel bambino, ma che purtroppo talora persiste anche nell'adulto, offre, infatti, una visione parziale e monca di ciò che ci circonda. Non si tratta di abbandonare il nostro Io plasmatosi nel corso del tempo, impresa impossibile e deleteria, ma di fecondarlo nell'intreccio relazionale con altri Io. Un Io duttile e dinamico, aperto all’accoglienza dell’altro, credo sia la condizione per sviluppare a pieno tutte le potenzialità della natura umana. Grazie per il gradito intervento e buona domenica. Marittiello
 
   
Affezionata
Affezionata il 28/10/07 alle 11:32 via WEB
...forse non ti ho mai detto che in quanto il tuo, sia un blog "impegnato", l'intensità del colore che usi rafforza in qualche modo le tue riflessioni.Si nota anche quì una gran ricerca per comunicare il proprio pensiero...molto ben espresso! ...Vedi che siamo sempre attratti da qualcosa che ci accomuna ai nostri simili ^___^ ...e dopo tanto plauso non mi rimane che augurarti una serena domenica non senza un pizzico d'invidia per l'infornata di melanzane festive...Mmmmmmmmhhhh ma che bontà...ma che bontà...sento quasi il profumino già.Ciaooooo
 
     
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 28/10/07 alle 11:53 via WEB
Amo i colori che vedi e che, come dici tu, rafforzano la percezione delle idee espresse. Io mi sforzo molto di esprimere "bene" le idee (non so quanto e quando ci riesca!), perchè credo che la chiarezza e la semplicità, qualsiasi sia l'argomento trattato, siano possibili sempre e siano la spia di un pensiero che si muova con intelligenza. Ti ringrazio, amica cara, per le belle cose che mi dici ed auguro anche a te una splendida domenica. Qui, purtroppo, siamo senza parmigiana. Abbiamo però la pasta al forno napoletana, quella imbottita con ogni ben di Dio. Da domani, però, dieta! Promesso! Altrimenti ci vogliono litri di grappa al mirtillo… Sorrisi ed abbracci. Marittiello
 
jenny51
jenny51 il 28/10/07 alle 18:52 via WEB
Verissimo cio' che scrivi e mi vien da pensare che per la maggioranza delle persone noi siamo qualcuno in relazione alle nostre origini e ai nostri averi, non certo alle nostre qualita' intrinseche che, se e' pur difficile intuire subito, sono sovente sottovalutate. In realta', a ben pensarci, siamo qualcuno solo per noi stessi e per chi ci ama o ci odia. Buona serata.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 28/10/07 alle 19:23 via WEB
Il nostro io si plasma lentamente nel tempo e porta in sé le tracce di tutte le persone e le cose con cui siamo entrati in relazione. La cosa magica è che da questo magma emerge gradualmente l'unità della coscienza, della nostra coscienza, per cui siamo noi e non altri, Giovanni Spadoni e non Mario Rossi. Grazie per il commento e felice serata. Marittiello
 
lauviaha
lauviaha il 28/10/07 alle 20:53 via WEB
SPero che il mio io un giorno giunga a contemplare il volto del Signore. Buona settimana caro Mario. egy
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 29/10/07 alle 12:30 via WEB
Che ogni tua speranza possa realizzarsi! Buona settimana anche a te. Marittiello
 
bippy
bippy il 29/10/07 alle 14:32 via WEB
Ciao caro Mario.Io ho provato a descrivermi in poesia....ma non ha migliorato di molto la qualità dei miei rapporti:-) Ho sentito una definizione dell'identità come: l'insieme di una gerarchia di valori.. è necessario chiedersi chi sono io...
Io
Sporgermi, in punta di piedi
superando la linea del muro
l'aria è stretta , il rumore taglia il cielo;
la musica: un piccolo gioiello nelle orecchie
gli alberi si muovono piegati dalla luce.
Lieta è la sera
suoni di campane e,
la gioia traspare lentamente.
Io e il mondo,
segni, impronte, persone,
sguardi che inseguono
un resistenza primaria
adolescente.
In ogni mio nuovo giorno
dentro l'ingannevole giaciglio,
vivo.
Io.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 29/10/07 alle 18:13 via WEB
La poesia rivela a pieno il tuo Io "variopinto": musica, luce, cose, segni, impronte, persone, sguardi. Tutto questo sei tu, in un divenire dinamico. Grazie, amica cara, per il regalo che mi hai fatto. Sorrisi ed abbracci. Marittiello.
 
imperfettocuore
imperfettocuore il 30/10/07 alle 17:59 via WEB
che dire, adoro questo libro. in tema di "io", conosci "tu sei, quindi io sono " di satish kumar?...bello, mi sono presa anche la libertà di riformulare "io sono quindi tu sei"..... baci. mara
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 30/10/07 alle 18:29 via WEB
Mi fa piacere di aver proposto un testo che ti è gradito. Nelle mie risposte ai commenti ho cercato di porre in risalto proprio il tema della interdipendenza e della connessione fra tutti gli elementi del creato. Bello il testo di Satish Kumar: nella logica della interconnessione planetaria non ha nessun senso l'assunto cartesiano: "cogito ergo sum". Un abbraccio. Mario
 
kiku0
kiku0 il 03/11/07 alle 14:54 via WEB
io....Gioco con il tempo...invento la mia vita...una strada mi appare...lascio che sia il posto dei sogni aggrappati al cuore....:-) Giulia
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 03/11/07 alle 18:13 via WEB
Grazie dell'omaggio poetico...Buona serata....
 
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