ASensoUnico
Uno spazio libero dove poter scambiare emozioni e pensieri più o meno profondi. Un luogo dove essere autentici!
PICCOLA MIA AUGURI... MARIANNA
X TE...
Post n°11 pubblicato il 18 Aprile 2009 da la_fata_di_roma
Lo ammetto. Ho sempre cercato di controllare le mie emozioni (sia positive che negative). A volte cerco persino di direzionare il flusso dei miei pensieri. Non vado orgogliosa di questa parte di me. Credo che ogni tanto sia bello anche lasciarsi andare, lasciarsi scrutare l'animo. Credo faccia bene a se stessi ed anche agli altri. Ma è durissima. In giorni come questi il mio pensiero va per conto proprio e per quanto cerchi di controllarlo, non ci riesco. Forse non ho voglia di farlo. Voglio pensare, fantasticare, esplorare. Ma so già che farà male, dopo. Ci sono passata tante volte. Sarà la primavera, sarà la voglia di sorridere di più o semplicemente il bisogno di scrollarmi di dosso le opprimenti paranoie quotidiane. Sento che sta tornando l'attrazione per una persona. Non che sia mai passata. In realtà è esplosa in un interesse disarmante. Sta lì dentro di me, da sempre. A volte avverto solo dei piccoli confondibili segni. Altre volte, invece, viene fuori in maniera decisa al punto da farmi venire voglia di scrivere qualcosa al riguardo. In questi momenti mi capita di credere che con lui sarebbe tutto perfetto. Ma in fondo non lo conosco. Non lo conosco davvero. Ed ho imparato che anche le persone che credi di conoscere rivelano, ad un certo punto, lati oscuri impensabili. Forse tutte queste sensazioni appartengono solo a me, ai miei desideri, alle mie speranze, ai mie bisogni. Forse, come mi ha detto qualcuno, "lui si trova lì a passare per caso". E potrebbe essere lui come chiunque altro. Ma sono certa che non sia così. Eppure quando lo "vedo" sento di non essere perfettamente lucida e controllata. Sento di fare dei gesti non pensati, non filtrati dalla ragione. Cerco sempre di parlargli. E soprattutto non riesco a "separarmi". Ed era vero quando una sera dissi che non avevo mai amato nessuno così..... E chissà se tutto questo appartiene solo a me. |
Post n°10 pubblicato il 10 Aprile 2009 da la_fata_di_roma
.... NON SOLO NOMI... 1 Abdija Nurije 1968 |
Post n°9 pubblicato il 30 Marzo 2009 da la_fata_di_roma
Tag: ascoltare, canzone, difficile, dubbi, essere forte, Il mondo che vorrei, parole, sola, strada, Vasco Rossi Un pomeriggio di chiacchiere. Non chiacchiere "leggere" su abiti, uomini, gossip. Ma discorsi profondi sui propri modi di essere, di vivere le cose. Discorsi che a me piacciono tanto. E le parole scorrono come fiumi, così come i pensieri. E mentre parlo sto già meglio. Mi si chiariscono le idee, mi sento più serena, più libera. E penso che chi mi ascolta mi capisce veramente, mi "sente". Lo capisco, glielo leggo negli occhi. E questo mi tranquillizza, mi fa stare meglio. E tiro fuori tante cose, tanti pensieri, perchè ne ho bisogno e perchè sento che posso farlo. Ascolto con attenzione quello che mi viene detto. Parole lucide ma vere. Parole di chi ha vissuto le mie stesse cose un attimo fa e forse ogni tanto le vive ancora. Parole di chi sta riuscendo ad intraprendere un cambiamento. E si sente la fatica, ma anche la forza di questo. Parole che faccio mie, che sposo. E mentre sono lì, in quel circolo di parole ed emozioni, comincio a sentirmi più forte. Comincio a sentire che posso farcela. Posso cambiare prospettiva, smussare gli angoli, ampliare gli orizzonti. E mi sembra quasi che sto già cominciando a farlo. Ed è tutto molto bello, profondo, arricchente. Ma poi mi ritrovo sola. Ed i dubbi mi travolgono. E la forza, avvertita prima, viene meno. E tutto sembra difficile. E sento che non lo so se ce la faccio. E so che lo devo fare da sola. So che l'altro può sorreggermi, ma il cambiameto deve avvenire dentro di me. Devo trovare io la strada. E lo devo volere. E mi torna in mente una canzone. Mi tornano in mente quelle parole che sento così incredibilmente vicine a me. E la ascolto. E penso. ...guarda un pò ci si deve accontentare, qui si può solo perdere... E alla fine non si perde neanche più!!!! |
Post n°8 pubblicato il 15 Marzo 2009 da la_fata_di_roma
Tag: dolori, fastidio, maturare, pensieri notturni, realista, relazioni, sconvolta, sensazioni, senso, sentimenti, sola, tenerezza, verità Il fastidio di fronte a certe scene o parole lo provi ancora. Forse non smetterai mai di provarlo. Ma è solo fastidio. E' un pizzico che passa subito. E' qualcosa che adesso riesce, il più delle volte, a farti sorridere di te stessa. E' qualcosa che non ti sconvolge la giornata nè ti condiziona umore e relazioni. Il fastidio è una parte di te a cui sei quasi affezionata . Perchè sta lì a ricordarti cosa sei stata, chi eri e la tua storia. Ma è solo fastidio. Non è più dolore lacerante. Non è più angoscia devastante. Non è più qualcosa di ingestibile. La tenerezza di fronte a quegli occhi c'è sempre. E forse ci sarà sempre. Perchè nel corso del tempo è stata riempita di tante altre piccole emozioni. Perchè si è un pò come solidificata. Ma allo stesso tempo è cambiata, è diventata altro, forse è maturata. La paura di non saper che fare con questo sentimento di tenerezza resta. La paura che tutto questo possa diventare troppo grande ed ingestibile c'è sempre. Ma è solo paura. Ed anche questa è una parte di te, a cui in fondo sei affezionata. Una parte che parla di una te che a tratti non c'è più, che è molto cambiata. Perchè poi quando al dolore ed all'inspiegabile si da un nome, tutto sembra più facile. Perchè in fondo tutto quello che avresti sempre voluto eliminare di te ora ha un altro senso. Ora è tutto un pò più chiaro e decisamente più bello e più vero.
Un vecchio detto diceva: "Un marinaio non prega per il vento buono. Impara a navigare" |
Post n°7 pubblicato il 14 Marzo 2009 da la_fata_di_roma
IO UCCIDO..... (Questo libro mi ha rapito, coinvolto, stregato. Ho vissuto la storia narrata riuscendo ad udire le voci, percepire le emozioni, sentire gli odori e vedere i paesaggi. La storia mi ha coinvolto al punto che ci pensavo anche quando non leggevo, al punto che pensavo ai personaggi quasi come se li conoscessi, come se avessi visto un film. La trama mi ha rapito al punto che ho trascorso un giorno intero a leggerlo col solo intento di finirlo, totalmente estraniata dal mondo.E non è solo una storia. E' vita, realtà. Sono emozioni che si intrecciano, sono vite che s'incontrano. E soprattutto sono dolori atroci che si manifestano ognuno con modalità diverse, più o meno sane, sensate o folli. Ma è una storia di dolori. E di modi per mettervi fine. ".....Tutti siamo chiusi in una prigione. La mia me la sono costruita da solo, ma non per questo è più facile uscirne.....L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perchè il mio male non riposa mai. E allora tu che cosa fai di notte per curare il tuo male? Io uccido...
(Giorgio Faletti, "Io uccido") |
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