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    Campioni Italiani UISP nelle stagioni 2003 e 2005;
    Campioni Italiani ACLI nel 2004;
  • Vice-Campioni Italiani FIHP nelle stagioni 2003 e 2007;
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  • Bronzo Italiano AICS nel 2001.
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Martina:

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Cappellini-Lanotte: ora daranno il massimo

Post n°200 pubblicato il 27 Settembre 2006 da CoppiaDanza
 

Non importa quanto dovranno allenarsi, pazienza se quell'elemento tanto problematico dovranno provarlo decine di volte, Anna e Luca sono così: determinati a dare il meglio di sé stessi fin nei minimi dettagli.
Quelli di ArtOnIce sono andati a vedere un loro allenamento e sono rimasti stupiti dalla grinta e dalla costanza di questi due pattinatori. Hanno scattato qualche foto che potete vedere sul sito e gli hanno fatto delle domande, loro si sono prestati senza nessun problema, sempre con il sorriso sulle labbra seppur con oltre 3 ore di duro allenamento sulle spalle.
All'intervista era presente anche il papà di Anna, che ogni tanto ironizzava simpaticamente su alcune risposte della figlia.

ArtOnIce: come avete iniziato a pattinare e cosa vi ha spinto verso questo sport?
Papà di Anna: abitavamo vicino al palazzo del ghiaccio, ecco cosa ha spinto Anna!
Anna: effettivamente è vero, la vicinanza con la pista mi ha portato verso questo sport, ma poi la passione per il ghiaccio ha preso il sopravvento e non sono più riuscita a fare a meno dei miei pattini! Ho iniziato prestissimo, attorno ai 3 anni, e ho fatto artistico fino a circa 11 anni. Poi, durante uno stage, ho conosciuto Paola Mezzadri, è stata lei a dirmi che ero portata per la danza, ho seguito il suo consiglio e ho cambiato disciplina, ed ora eccomi qui...
Luca: anche io ho iniziato a pattinare perché il Piranesi era vicino! Ma il pattinaggio me lo sono guadagnato...esasperando i miei genitori! Mia sorella Ada faceva sincronizzato nelle Hot Shivers ed io ero un po' geloso di lei, ho stressato i miei genitori finché non mi hanno iscritto ad un corso. Su consiglio di mia sorella ho iniziato subito con la danza e ho capito che era la mia strada.

ArtOnIce: quali sono i vostri programmi per l’anno prossimo, in base a cosa li avete scelti e chi e ha composto le coreografie?
Luca: per l'original abbiamo scelto “Tango Oblivion” e “Violentango”, la scelta è avvenuta di comune accordo perché sono pezzi che ci sono sempre piaciuti. Per il libero abbiamo scelto “I've Got Rhythm”; diciamo che l'idea del tip-tap mi balenava in testa da un po'. Passando senior non volevamo buttarci su pezzi troppo drammatici che richiamassero al confronto con nomi di prestigio, allora abbiamo pensato a qualcosa di fresco, allegro, che ci aiutasse a presentarci al meglio.
Anna: seppure l'idea originaria fosse sua, inizialmente Luca ha avuto qualche perplessità, lui è un tipo passionale, grintoso, più da latino che da tip-tap.
Però Roberto (Pelizzola, NdR) ci ha convinti, era da tempo che aveva in mente un libero con la stessa musica che si ripete ma con cambi di ritmo, a noi è piaciuta l'idea e abbiamo deciso per questo programma.
Le coreografie le ha fatte Ludmilla Vlasova (già coreografa di Faiella/Scali e Fusar Poli/Margaglio, NdR). È davvero una grande professionista, noi l'adoriamo!

ArtOnIce: dal punto di vista tecnico, quali sono le vostre debolezze e i vostri punti di forza?
Anna: in pista non saprei dire, forse dovrebbero dirlo gli altri... diciamo che la cosa che ci richiede più allenamento sono i twizzles.
Luca: per il resto possiamo parlare di punti di forza o debolezza personali, io parlo di quelli di Anna e lei parla dei miei, ok? Il difetto che rimprovero ad Anna, ogni tanto, è la troppa indecisione, il non buttarsi senza pensare. D'altro canto a suo favore c'è la tranquillità con cui affronta certe situazioni.
Anna: mmmmm, di Luca posso dire che a volte è troppo serio, io magari sono più “scanzonata”, vado in pista più rilassata, lui invece arriva determinato al 100% e se non riesce a fare qualcosa non prende pace finché non ce la fa.

ArtOnIce: cosa pensate del nuovo sistema di giudizio? Ha aiutato la danza o l'ha penalizzata?
Anna: diciamo che il concetto di base è giusto, sono stati definiti dei parametri di valutazione più precisi per uno sport che di base è appunto uno sport ed è giusto che abbia delle regole. Probabilmente tutto ciò ha influito molto sulla spettacolarità delle performance, ora i programmi sono tutti molto simili perché si tende ad eseguire gli elementi che vengono valutati con un punteggio più elevato e dato che non c'è stato ancora tempo di ragionare su come variarli in modo originale, tante coppie puntano a creare programmi puliti e contenenti elementi di livello molto alto, ma purtroppo poco personali. Ma nel contempo ne ha guadagnato la tecnica, piano piano il resto si migliorerà.
Luca: la penso allo stesso modo, questo nuovo sistema di punteggio con il tempo contribuirà a formare pattinatori sempre più preparati tecnicamente. Purtroppo ne pagano lo scotto coloro che si sono trovati a fare questo passaggio quando erano già senior da un po' e che quindi erano abituati ad un altro modo di pattinare e di eseguire i programmi.
La danza è diventata concettualmente simile all'artistico, ora anche noi abbiamo un numero elevato di elementi da presentare obbligatoriamente e in modo tecnicamente impeccabile e puntiamo ad eseguire prima di tutto programmi puliti e senza sbavature. Il brutto è che fatto questo rimane davvero poco spazio per dare vita alla creatività, ma sicuramente è una fase passeggera, tutti si devono abituare, e tra qualche tempo verranno fuori i programmi belli e coinvolgenti come quelli di qualche tempo fa e allo stesso tempo altamente tecnici così come richiesti dall'ISU.

ArtOnIce: forse è una domanda inutile, visto che è il vostro primo anno in categoria senior, ma quali sono gli obiettivi che vi siete dati per questa stagione? E sempre riguardo al nuovo sistema di giudizio, voi preferite eseguire tutto in modo preciso ma a scapito dell'originalità o rischiare di perdere qualche punto ma esprimere il vostro stile e la vostra arte?
Anna: non è una domanda stupida, può sembrare prematuro ma abbiamo già degli obiettivi.
Luca: eccome! Ma un po' per scaramanzia e un po' perché ancora non sappiamo come verremo valutati non diciamo esattamente dove vorremmo stare in classifica, il nostro obiettivo primario per questa stagione, visto che siamo la seconda coppia italiana senior, sarà di presentarci al meglio e di dare una buona impressione.
Anna: esatto, chi ben comincia è a metà dell'opera! È un anno di transizione per noi, dobbiamo abituarci ad essere tra i senior, ma ce la metteremo tutta per dare di noi e del nostro pattinaggio una bella immagine. Per quanto riguarda la seconda domanda direi che puntiamo a svolgere al meglio e in modo pulito i nostri programmi, ma senza rinunciare all'espressività e alle emozioni che vogliamo trasmettere a chi ci guarda. Diciamo poi che quest'anno, non avendo grandissime ambizioni in classifica, possiamo permetterci di badare senza troppi problemi all'aspetto estetico dei nostri programmi.

ArtOnIce: quali coppie vedete più come “rivali”?
Anna e Luca: beh per ora sicuramente chi avevamo davanti come junior: Virtue/Moir, Mikhailova/Sergeev e Davis/White, ma in senior è tutto diverso, non è detto che le cose rimangano come nella categoria junior.

ArtOnIce: come avete preso questa separazione del team Mezzadri/Pelizzola e cosa vi ha convinto a rimanere con Roberto?
Anna e Luca: si può avere la domanda di riserva? (ridono)
Scherzi a parte, non è una domanda a cui ci sentiamo di rispondere, bisogna aver vissuto il tutto per capire e non è stato facile prendere una decisione, il legame era forte con entrambi. L'unica cosa che ci sentiamo di dire è che ora, nonostante la separazione che è stata comunque un trauma perché il team Mezzadri/Pelizzola era insieme da tempo ormai, si lavora in un ambiente più disteso e quindi siamo più tranquilli.

ArtOnIce: vi capita spesso di avere incomprensioni tra voi? Ad esempio se durante una gara uno dei due fa un errore come reagite?
Anna e Luca scoppiano a ridere...
Anna: rispetto a quando pattinavo con Matteo Zanni le liti sono notevolmente aumentate... Matteo era piuttosto paziente e riflessivo, Luca è più impulsivo e spesso ci scorniamo! Anzi se con Matteo facevo io la parte della “forte” ora tra me e Luca, chi cede – ma non sempre – sono io.
Luca: per dirne una, la settimana scorsa abbiamo iniziato a litigare in pista in modo molto... acceso! E quando litighiamo così ci estraniamo dal resto del mondo, non importa se stiamo disturbando o facendo una figuraccia, in quel momento ci interessa solo avere ragione. Siamo così alienati che nemmeno l'allenatore riesce a entrare nella discussione e calmarci.
Anna: sì però l'altra settimana abbiamo passato il limite, Roberto ci ha sbattuti fuori!
In gara se uno dei due sbaglia l'altro reagisce bene... se la prende di più chi ha commesso l'errore. Di solito però ne prendiamo atto e ce la facciamo passare in fretta, a parte l'anno scorso, ai mondiali. Ci eravamo buttati la caduta alle spalle (tanto ormai era fatta) ed eravamo pronti a festeggiare con gli altri... nella stanza dove si svolgeva la festa però alla tv trasmettevano la gara e siamo stati costretti a rivedere la nostra caduta davanti a tutti, un po' umiliante...

ArtOnIce: Quali sono i pattinatori che più ammirate e a cui vi ispirate e perché?
Anna: Torvill/Dean, Grishuk/Platov, e Fusar-Poli/Margaglio
Luca: Duchesnays, Klimova/Ponomarenko e Bestemianova/Bukin

E ora andiamo un po' sul “personale”!
ArtOnIce: descrivete una vostra giornata “tipo”.
Anna: ora che ho finito le superiori sono un po' più rilassata perché con l'università non ho obblighi fissi, e quindi mi gestisco più o meno come Luca, con la differenza che arrivo da Como. Una nostra giornata standard è piuttosto impegnativa, dalle 8 alle 14 circa siamo qui ad allenarci, facciamo 2 sessioni in pista e altri allenamenti a secco, danza, pilates... ci rimane il pomeriggio per fare un salto in università e la sera per studiare. Quindi le uscite e gli svaghi sono purtroppo limitati al minimo! Ma nonostante i sacrifici non potremmo mai rinunciare ad un impegno parallelo a quello sportivo, nella vita è meglio essere preparati!

ArtOnIce: quanto pesano gli allenamenti sulla vostra vita al di fuori della pista? A cosa rinunciate o avete dovuto rinunciare per proseguire a pattinare? C'è stata una volta in cui vi siete pentiti di aver intrapreso questa carriera?
Papà di Anna: tanti sacrifici è dire poco!
Luca: sicuramente non abbiamo avuto, come la maggior parte dei pattinatori, un'adolescenza comune, la nostra vita è sempre andata di pari passo con la nostra attività sportiva. La stagione in cui mi pesa di più allenarmi e in cui mi sento diverso dal resto dei miei amici è l'estate: loro al mare e io in montagna, spesso in paesi un po' sperduti... a lavorare! È faticoso, pesante, ma se mi chiedete se rinuncerei a tutto per avere una vita normale dico di no. Per quanto mi piaccia divertirmi e uscire con gli amici non è quello che mi dà uno scopo nella vita: il pattinaggio mi dà uno scopo nella vita.
Anna: ho sempre voluto pattinare, non importa se ci sono difficoltà, la danza su ghiaccio è troppo importante per me. Una rinuncia importante è stata la facoltà di fisioterapia, c'era da frequentare e non posso per via degli impegni sportivi.
Se ho mai voluto mollare? Seriamente mai, anche se un giorno io e Luca abbiamo avuto la tentazione di “scappare”! Era una giornata estiva bellissima, stavamo andando con un amico in auto al Forum e la voglia di tirar dritto per Genova era tantissima... ma siamo andati ad allenarci lo stesso!

ArtOnIce: cibo preferito?
Anna: la pizza della mamma di Serena Tancredi!
Luca: la pasta, in tutti i modi!

ArtOnIce: film preferito?
Anna: non ho un solo film preferito, diciamo che prediligo i film profondi, che ti lasciano qualcosa.
Luca: anche io non ho un film prediletto, però c'è un genere che detesto: le commediole d'amore banali. Non tutte, ma quelle scontate non le reggo proprio.

ArtOnIce: libro preferito?
Anna: “I passi dell'amore”.
Luca: non leggo molto...tra lo studio e il pattinaggio mi manca il tempo materiale per farlo.

ArtOnIce: la vostra vacanza da sogno?
Anna: in montagna, tra paesaggi da cartolina.
Luca: Anna non capisci niente, ma vuoi mettere il mare con il profumo della salsedine e della crema solare?!

ArtOnIce: dicono che gli opposti si attraggono, c'è del tenero tra voi?
Anna: stavamo insieme un po' di tempo fa, quando pattinavamo con partner diversi. Ora non più, ma non è un problema professionalmente, tanto ci "becchiamo" in continuazione comunque!

Cappellini e Lanotte, che ringraziamo per essersi "raccontati" ad ArtOnIce, si sono affidati ad una società, la Mancini Group (già manager di sportivi di successo, come Carolina Kostner), che si occuperà di loro attraverso progetti volti a valorizzare la loro immagine, naturalmente senza distorglierli dalla loro attività agonistica. Il lavoro di "promozione" è già cominciato, potremo infatti vedere Anna e Luca al Golden Celebrities on Ice, il 14 ottobre a Milano.

 
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