Creato da lejaorgana il 20/02/2008
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Non vogli pensarci, ci pensero' domani: domani, dopo tutto, e' un altro giorno. (Scarlett o'Hara) Una risata vi seppellira' (motto sessantottino) Flangar, non flectar Si ricordi sempre che gli animi piu' alti e piu' nobili sono sempre e necessariamente soli, e che percio' possono respirare la purezza della propria atmosfera (A. Einstein) Tutte le verita' attraversano tre stadi: primo: vengono ridicolizzate; secondo: vengono violentemente contestate; terzo: vengono accettate dandole per scontate (A. Schopenhauer) Il Diavolo e' veramente un ottimista, se crede di poter peggiorare gli uomini (K.Kraus) Il battito d'ali di una farfalla in Brasile potrebbe causare un tornado in Texas (P. Merilees)
 
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C'È BOT E BOT

Post n°128 pubblicato il 25 Luglio 2011 da lejaorgana

Invece di comprare i BOT taroccati dell'Italia (lasciateli agli speculatori internazionali, appagati dal sangue che ci hanno spremuto, complice anche l'opposizione di governo, a noi poveri e deboli pensionati) documentatevi sul Webbot, un programma ideato per prevedere l'andamento delle Borse e poi passato a prevedere il futuro in generale. Una specie di Nostradamus elettronico. Lo diceva già Isaac Asimov, parlando di psicostoria: basta accumulare abbastanza dati e le previsioni verranno di conseguenza, tanto più precise quanti più dati sono stati presi in considerazione. Sapete che dice Webbot sul 2012 ? Che non riesce a mettere insieme nessun dato per i sei mesi seguenti la data fatidica. Che sia la prova definitiva che quel giorno il mondo finirà davvero ? Visto che il mondo mi è già stato fatto cadere addosso dalla manovra finanziaria, lo spero proprio !

 
 
 

IO, VITTIMA SACRIFICALE

Post n°127 pubblicato il 14 Giugno 2011 da lejaorgana

...delle leggi incostituzionali varate da un governo ormai minoritario e screditato. Il mio ricorso contro un'ordinanza, dichiarata anticostituzionale dalla Corte di Cassazione, che mi intimava di abbandonare la mia casa e la mia famiglia, perché un vecchio rimbambito ha mentito sul fatto di essere stato morso da un cane non ben identificato e che degli inquirenti indegni di questo nome, senza uno straccio di prova, hanno deciso fosse mio, è stato respinto. Sapete come ? Ora ve lo spiego: il Consiglio di Stato si era espresso nel 2010, stante la pienezza della legge, non ancora dichiarata incostituzionale, dicendo che tale legge assegnava ampi poteri discrezionali ai sindaci e quindi l'ordinanza era legittima. Questo parere del Consiglio di Stato ha dormito per quasi un anno in mezzo alle altre pratiche inevase del Ministero dell'Interno (è inutile che ricordi qui chi è il Ministro dell'Interno, vero ?), ma improvvisamente, nell'imminenza del pronunciamento della Corte Costituzionale, che è del 7 aprile, il 22 marzo è stato tirato fuori per emettere in fretta e furia l'ordinanza che respingeva il mio ricorso. Conseguenza di ciò: di nuovo le forze dell'ordine alla mia porta. Per fortuna si può ancora ricorrere, questa volta veramente al Capo dello Stato e io confido che stavolta non vengano usati dei bassi espedienti per non annullare una ordinanza che non solo ha violato la mia privacy in modo intollerabile, ma ha anche leso i miei più elementari diritti costituzionali (l'art. 3 fa parte dei fondamenti più sacri ed inviolabili della nostra Costituzione !). E temo che il mio non sia assolutamente l'unico caso di questo genere: mi chiedo quante altre ordinanze cervellotiche e improbabili dei sindaci-sceriffi siano state avallate dal Ministero dell'Interno nell'imminenza della cancellazione di una legge incostituzionale, che le aveva prodotte e suscitate, cercando in questo modo di fregare il povero cittadino inerme di fronte allo strapotere delle istituzioni e ai cavilli e ai labirinti dei regolamenti e delle norme incostitizionali.

 
 
 

Ancora e sempre il SATOR

Post n°126 pubblicato il 16 Novembre 2010 da lejaorgana
Foto di lejaorgana

Siccome ci ho preso gusto, ho dato alle stampe la mia versione, risalente al 2008, della soluzione dell'enigma del SATOR. Comprate numerosi anche questo mio parto letterario: ISBN 978-88-6259-276-5 euro 11,00, da ordinare on line a www.edizionisimple.it

 
 
 

Le violenze a Genova, Roma, Milano e i futili motivi

Post n°125 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da lejaorgana

I media in questi ultimi giorni hanno dato tre notizie: a Genova una partita di calcio è stata sospesa perché alcuni "tifosi", leggi facinorosi, hanno messo a ferro e fuoco lo stadio ed hanno tenuto in scacco le forze dell'ordine fino a mezzanotte; a Roma nella metropolitana una donna è stata ridotta in coma da un pugno di qualcuno che aveva sorpassato nella fila alla biglietteria: svariate persone hanno scavalcato il corpo a terra esanime ed hanno tirato dritto; a Milano un tassista che aveva travolto e ucciso (volontariamente ? involontariamente ?) un piccolo cane è stato pestato dagli amici della padrona della bestiola. Per gli ultimi due episodi è stata tirata in ballo l'aggravante dei futili motivi, che nel primo caso non sono stati nemmeno nominati. Ed è qui che è tutto sbagliato. Intendiamoci io spero che in tutti e tre i casi, i violenti siano puniti e che le vittime guariscano e si riprendano. Ma in tutta questa faccenda c'è una terza vittima, che, quella, non si riprenderà più: era SOLO un piccolo cane fedele che amava la sua padrona ! E allora, fintanto che non considereremo una partita di calcio idiota un futile motivo per paralizzare una città  e bolleremo come futile motivo, mettendoli sullo stesso piano, uno stupido sorpasso in una fila e la morte di un essere vivente, che fino ad un istante prima aveva bisogni desideri e sentimenti, be' fino ad allora non usciremo dal Medio Evo, anzi, che dico ?, non usciremo dalla Preistoria, quella Preistoria, durante la quale dei liberi, magnifici e indipendenti lupi decisero di abbandonare quella libertà  e quell'indipendenza, per dividere, nel bene e nel male, la propria vita con degli esseri che, a torto, ritennero degni di ottenere da loro amicizia e protezione; da allora quegli esseri non si sono MAI rivelati all'altezza di quel grande dono ricevuto e i futili motivi sbandierati dai media in questa occasione ne sono la triste, ennesima riprova, mentre l'indifferenza dimostrata dai passanti nella metropolitana di Roma ne è la diretta conseguenza !

 
 
 

EGIDIO E LA TARTARUGA

Post n°124 pubblicato il 09 Ottobre 2010 da lejaorgana

C'era una volta una bambina di dieci anni, cui avevano permesso di tenere come animale domestico solo una tartaruga; non era tanto espansiva come avrebbe potuto essere un cane né aveva le movenze sinuose come avrebbe potuto averle un gatto, ma lei ci si era affezionata e se la portava dietro quando andava in vacanza in campagna e le aveva costruito un recinto dove farla stare in mezzo all'erba. Un brutto giorno Geremia, così si chiamava la tartaruga, scelse la libertà  e, dopo avervi scavato sotto, scomparve dal suo recinto. Cerca di qua, cerca di là  sembrava che si fosse volatilizzata, finché un coetaneo della bambina, Egidio, che era del posto, non la trovò e gliela riportò e la bambina gli rimase sempre grata per quel gesto. Oggi, cinquanta anni dopo e quindici da quando quella non più tanto bambina si è trasferita definitivamente in campagna sperando di trovarvi un rifugio sicuro per sé e per gli esseri che ha più cari al mondo, non attirando invece che ostilità  e tentativi illegali di cacciarla dalla sua casa, quello stesso Egidio, che evidentemente ha preso la paglia più corta, è stato mandato in avanscoperta dai vicini, decisi a cacciarla dalla sua casa, per conoscere le vere intenzioni della ex-bambina ed ha avuto il coraggio di tentare di farle credere che per quindici anni non aveva saputo che si fosse trasferita e giù menzogne e trappole, che non si reggono nemmeno con le ventose. Ed ha avuto pure il coraggio di farle delle stupide avance pseudo-sessuali. Così il dolce ricordo di quel bambino generoso che le aveva riportato il suo animaletto tanto amato si è dissolto nello squallore generale !

 
 
 

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