Creato da leo.fortuna il 17/08/2012
Opinioni in libertà

Area personale

 
 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Chi puņ scrivere sul blog

 
Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« Crisi economica in atto....INTERNET, approfondiment... »

INTERNET ha dato diritto di parola agli imbecilli.

Post n°376 pubblicato il 24 Giugno 2015 da leo.fortuna
 

Diffusissime sono le opinioni su INTERNET: positive e negative.
La recente asserzione: "Internet? Ha dato diritto di parola agli imbecilli: prima parlavano solo al bar e subito venivano messi a tacere" è di Umberto Eco (piemontese, classe 1932):semiologo, filosofo e scrittore italiano di fama internazionale.
Professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna.
Saggista di enorme prolificità per aver scritto di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo.
Se ne ricordano alcuni per meglio evidenziare di quale personaggio stiamo parlando e citando, per le ragioni di cui in premessa:
• Il suo primo romanzo, del 1980, “Il nome della rosa” ebbe un enorme successo, della critica e dal il pubblico. Romanzo diventato best-seller internazionale, tradotto in 47 lingue, con trenta milioni di copie vendute.
• Romanzi successivi furono:
-Il pendolo di Foucault, del 1988.
-L'isola del giorno prima, del 1994.
-Baudolino, del 2000.
-La misteriosa fiamma della regina Loana, del 2004.
-Il cimitero di Praga, del 2010.
-Numero Zero, del 2015.
Torna sull’argomento a ragion veduta perché Umberto Eco sin dalla fine degli anni '50, inizia a interessarsi all'influenza dei mass media nella cultura di massa.
Scrive libri di analisi delle comunicazioni di massa di taglio sociologico.

Insomma è un personaggio a cui prestare la massima attenzione, soprattutto quando lancia messaggi “corposi” come questi:
"I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli”.
“Prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli".
Ritiene che in questo contesto sociale il web è un vero e proprio “dramma” perché promuove “lo scemo del villaggio a detentore della verità”.
La struttura di internet, sostiene ancora, favorisce il “proliferare di bufale” anche e soprattutto in carenza di una autorità preposta a “filtrare le informazioni di internet per capire e avere certezza se un sito sia attendibile o meno".

Bella provocazione Professore
Personalmente la ringrazio per darmi modo di accedere al dibattito nella sua massima ampiezza e con me spero vorranno farlo gli amici lettori di questo blog.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963