Creato da Talis_Manos il 19/10/2014

Perle e Pietre

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Il Gabbiano e l'Aquila...

Post n°1 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da Talis_Manos

C’era una volta un’aquila che viveva in una grande isola e amava volare sulle alte cime dei monti. Amava volare con le proprie ali, seguendo e facendo sua la forza del vento.

   Un giorno l’aquila vede un bellissimo gabbiano che si era allontanato dal porto e si era spinto quasi a raggiungere le alte vette. I due si innamorano e da allora amano trascorrere tanto tempo volando insieme. Il gabbiano mostra all’aquila la bellezza dei porti con le sue navi e i suoi anfratti, e l’aquila gli fa provare l’ebbrezza del volare in alto sino a raggiungere le più alte cime dei monti dell’isola  . All’inizio tutto è bellissimo e ognuno scopre il fascino del mondo dell’altro.

   Dopo un po’ di tempo però, l’aquila si accorge che il gabbiano tende a voler trascorrere sempre più tempo vicino al suo porto e al suo mare e meno ad avventurarsi per le alte montagne.

Ogni volta che l’aquila gli fa la proposta di andare a volare nell’alto dei cieli il gabbiano trova una scusa. L’aquila per qualche tempo rinuncia ai suoi voli, ma dopo un po’ sente che le sue ali hanno voglia di sgranchirsi e va a fare un giro da sola. Ma quando torna il gabbiano fa il broncio, è offeso. E dice all’aquila che il fatto che voglia volare così in alto vuol dire che non gli vuole più bene. L’aquila cerca di fargli capire che non è così, che l’ama profondamente.

La nature le ha dato grandi ali per volare in alto e lei non fa altro che seguire la sua natura, così come il gabbiano segue la sua.  Il gabbiano non si fa convincere dal discorso dell’aquila e pensa  che se il problema sta nelle grandi ali dell’aquila, la soluzione sta nel tarpargliele.

E così di notte, mentre l’aquila dorme tranquillamente al suo fianco il gabbiano prende le forbici

E, notte dopo notte, spunta un po’ le ali all’aquila, senza che questa se ne accorga.

   Un giorno, mentre sta cercando di volare verso la sua montagna preferita, l’aquila sente di non farcela, si sene stanca,  sente il suo corpo pesante e nonostante i suoi sforzi, non ce la fa a salire in cima. Sta per desistere quando incontra una maestosa vecchia aquila che vola lentamente con le sue ali spiegate. La vecchia aquila vede quest’aquila che fa fatica a volare e nota subito le ali tarpate a forma di gabbiano: capisce che qualcuno deve averle giocato un brutto scherzo.

La vecchia aquila le si avvicina e le chiede se vuole fare un giro sulle sue ali, visto che sembra un pò stanca. L’aquila ringrazia e accetta. Allora l’aquila saggia la prende su di sé e volando la porta in cima al monte. Quando arriva in cima l’aquila si sente rinascere. Ma dopo un po’ diventa triste

al pensiero che il suo amato gabbiano le farà il broncio quando tornerà.

L’aquila saggia vede il cambiamento di umore e le chiede cosa sta pensando. L’aquila si confida e le racconta che il suo amato gabbiano preferisce stare vicino al porto dove sono ancorate tante navi e non vuole volare in alto, sfidare la forza del vento e misurare la potenza delle sue ali.

   Dopo aver ascoltato, la vecchia aquila saggia le dice che anche i gabbiani possono volare in alto.

A una condizione però, che lo vogliano veramente e che non si facciano prendere dal caldo torpore marino e che non si facciano sedurre da tutte quelle navi ancorate ai porti. E comincia a raccontare le avventure di un gabbiano Jonathan Livingstone che amava sfidare la sua natura e che era riuscito a raggiungere cime e vette altissime.

   L’aquila sta alcuni giorni in compagnia della vecchia aquila saggia ascoltando i racconti sul gabbiano Jonathan Livingstone, così capisce che anche il suo gabbiano può volare in alto:

deve però essere lui a volerlo.

   E stando lì le sue ali ricrescono e si rinforzano. Un giorno si accorge di essere nuovamente in forza e si sente pronta per ritornare dal suo gabbiano. Ringrazia, saluta la vecchia aquila saggia e va. Appena arriva dal gabbiano lo abbraccia  felice e gli racconta del suo incontro con la vecchia aquila e le storie sul gabbiano Jonathan Livingstone che ha sentito. Ma il gabbiano non  ha voglia di ascoltarla. E’ offeso e convinto che l’aquila non  l’ami più.

Allora l’aquila con calma gli dice di ascoltarla molto bene, perché ha una cosa importante da dirgli.

E così gli dice: “Ogni creatura umana ha delle differenze e ognuno può amare, apprezzare e rispettare le differenze di ciascuno. La mia natura mi ha dotato di grandi ali scure con le quali volare nell’alto dei cieli. La tua natura ti ha dotato di bellissime ali bianche con le quali sorvolare mari e monti. “ Entrambi abbiamo le ali, entrambi possiamo volare in alto, da soli o in compagnia.

A me piace volare con te ma non posso più trascorrere tutto il mio tempo a stare nel porto ad apprezzare le navi ancorate. Ho bisogno di volare in alto come mi spingono le mie ali. Mi piacerebbe volare con te, averti al mio fianco, però  posso anche capire e rispettare che tu preferisca crogiolarti al caldo del sole. Ognuno ha una sua natura da riconoscere, rispettare e onorare.

E ognuno ha anche la libertà e la volontà di impegnarsi in una sfida per superare la presunta limitatezza imposta dall’ampiezza delle proprie ali”.

  Questo discorso così chiaro colpisce il gabbiano e lo commuove.

Sente che l’aquila ha ragione e allora le dice: “ Raccontami ancora le avventure del gabbiano Jonathan Livingstone in modo che io possa imparare a volare più in alto.”  

 

 

 
 
 
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 Manto bianco,  scudo,  croce e spada, sappia riuscire (con la spada) a penetrare nei Cuori e nelle Menti, ma non nell’uccisione fisica, ma semplicemente per inserire in loro l’alveolo dell’Amore Puro, Cristico. Questa è la funzione della Spada, della grande Divinità definita Michele.

 

....

 

 Penetra nei cuori con l’immagine della spada fiammeggiante, ma che in realtà è d’oro. D’oro intesa come fonte massima di luminosità e di purezza.

- Questo i Nuovi Cavalieri dovranno affinare, le loro armi di pensiero e di parole, per riuscire a penetrare nei cuori di coloro che ancora duri in queste interpretazioni spirituali, non riescono ad abbracciare le Grandi Verità che arrivano di continuo verso la Terra stessa.

- Ecco le Nuove Figure. Ecco il perché dei Nuovi Prescelti. Perché ognuno dovrà seguire nel cuor suo, ciò che sente di compiere nella purezza della mente e nella purezza del cuore.
Ecco i Nuovi Cavalieri.

*Jacques de Molay*

 

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