Quest'opera è stata scritta in una notte (e si vede) per il gruppo teatrale che frequento. L'ho tarata sul gruppo per coinvolgere le attrici, che avevano pochi o nessun ruolo nell'altra commedia.
Alla fine non è stata scelta perché troppo seria... giustamente.
Bar, interno. Luna è seduta ad un tavolo, dietro il bancone c’è il barista. Comparse su un altro tavolo.
Entra Anna, di corsa, poi rallenta fino al bancone.
Anna: «Brrr! Ti si gela il sangue nelle vene, là fuori».
Barista: «Il solito caffé con panna, allora?»
Anna: «Faresti di me una donna soddisfatta».
Luna riconosce la voce e si gira verso il bancone.
Luna: «Mettilo sul mio conto».
Anna (sorpresa): «Luna?»
Luna: «Che ci fai da queste parti?»
Anna si avvicina e si siede al tavolo.
Anna: «Beh! Lavoro qui vicino, vengo sempre in questo bar».
Barista: «In effetti siete entrambe mie affezionate clienti, ma in orari diversi».
Luna: «Beh, sì. Di solito dormo fino a tardi».
Anna: «Quanti anni sono ormai?»
Luna: «Uhm… quattro: ho mollato medicina dopo tre anni. E tu? Hai continuato?»
Anna fa per rispondere ma viene interrotta.
Luna: «E cosa te lo chiedo a fare? Sei la beniamina dei professori!»
Anna: «Non cominciare. Comunque sì: ho continuato. Ora sono ricercatrice».
Luna: «’te pareva! E dimmi… a uomini come va? Ti sei svegliata fuori o sei ancora una studentessa di clausura?»
Anna: «Beh! Vediamo… sono sposata da due anni. William ed io stiamo valutando l’idea di fare un bambino. E tu, invece? Rimbalzi sempre da una storiella all’altra?»
Luna: «E perché no? Piuttosto… dove lavori?
Anna: «Qui alla Gentechnics, dove lavora anche il Dottor Primm».
Luna: «’sti cazzi! Conosco un bel tipo che lavora lì, ma è poco più che un bambino, un tale… Jimmy, Timmy, qualcosa di simile. Un tipetto con un bel fisico e capelli rossi».
Anna (sospettosa): «E tu? Come mai sei qui poco dopo l’alba?»
Entra Gaia, si guarda intorno sospettosa.
Anna: «Gaia! Oggi è la giornata delle sorprese».
Gaia (sempre sospettosa): «Ciao Anna, come stai?»
Anna: «Non c’è male. Questa è Luna, una mia ex-compagna di università».
Gaia (tendendo la mano) «Piacere».
Luna: «Ehi! Bel vestito! Che fai nella vita?»
Gaia (contrariata): «L’assicuratrice, perché?»
Luna: «Boh? Hai una faccia familiare».
Gaia: «Un’impressione: sono in città da poco».
Entra Mara. Anna, Luna e Gaia si girano verso di lei.
Mara (timidamente): «Scusatemi… è questo l’Exceptional Café?»
Anna: «Sì, sì. È questo».
Barista: «Mai visto tante donne qua dentro!»
Gaia: «Ehi! Mara! Che ci fai qui a quest’ora? E Emily?»
Mara: «Oh… ciao Gaia, anche tu qui! Emily sta dormendo, e anche Mark. Se ne occuperà lui al risveglio».
Gaia (sospettosa): «Come stanno?»
Mara (incantata): «Oh! Dovresti vederli! Mark sembra un angelo quando ha Emily in braccio! È un padre stupendo!»
Gaia (non troppo convinta): «Sono contenta per voi… Oh! Scusatemi! Beh! Sì: lei è Mara. Mara, queste sono Anna e…»
Luna: «Luna, piacere. Bel vestito! Beh! Io sto aspettando un vecchio amico…» (guarda l’orologio) «… che è in ritardo. Ci sediamo?»
Anna, Mara e Gaia annuiscono. Tutte e quattro si siedono ad un tavolo. Il barista si avvicina con un blocchetto per gli appunti.
Barista: «Allora? Cosa vi porto?»
Anna: «A me un altro caffé con panna: mi sa che oggi tiriamo tardi in azienda».
Gaia: «A me una cola, in bottiglia. Me la porti chiusa, per favore».
Barista: «Certo».
Mara: «Per me un the con un po’ di latte freddo».
Luna: «Io prendo un Bloody Mary con tanto pepe».
Anna, Gaia e Mara si girano verso Luna e la guardano male. Il barista tiene lo sguardo sul blocchetto.
Barista: «Mi spiace, non facciamo Bloody Mary».
Luna: «Ma non è anche un cocktail bar?»
Barista: «Sì, ma i Bloody Mary non li facciamo: portano sfortuna».
Luna: «Ma…»
Anna (stufa): «Portale un Alexander!»
Barista: «… e un Alexander. Perfetto!»
Il barista se ne va’.
Gaia: «Dimmi un po’, Luna, chi stai aspettando di bello a quest’ora?»
Luna: «Oh! Un vecchio compagno d’avventure. Ve lo presenterò appena arriva: è un tipo affascinante».
Gaia: «Avventure, eh?»
Luna: «Sì! Avventure! Perché? Cos’è che non capisci?»
Gaia: «Ah, no… tranquilla. È che comincio a farmi un’idea».
Mara: «Per favore, possiamo evitare di litigare come vecchie comari? E poi anch’io sto aspettando un amico».
Anna: «E avresti lasciato il marito e la figlia per venire qui di mattina presto a vederti con un uomo?»
Mara (innocentemente): «Beh… sì. Cosa c’è di male? E poi Mark non capirebbe… sapete: è stato il mio primo ragazzo».
Luna: «Uhm… e come si chiama questo stallone?»