Creato da lodicochiaro il 04/05/2011

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fantasie metropolitane 24a parte

Post n°35 pubblicato il 08 Luglio 2012 da lodicochiaro

 Urania

 

Mi fu assegnato come tutore, un personaggio che merita una descrizione particolare. Era ormai evidente che le finalità principali dell’organizzazione erano due. La prima, riguardava la possibilità per un piccolo gruppo, di vivere secondo le regole assurde del “Mondo di Gor”, la seconda, invece, riguardava l’offerta di costosissime prestazioni erotiche a pagamento.

Questo secondo aspetto è sempre presente a bordo. Su questa nave, sembra che tutto sia finalizzato alla stimolazione dei sensi. Oltre l’attenzione riservata nella selezione dei soggetti imbarcati, c’è un’ossessiva attenzione alla conservazione della forma fisica.   L’abbigliamento è un altro elemento molto curato per tenere lo stato ormonale a livelli sempre alti. Sia donne sia uomini sono tenuti ad indossare, secondo le mansioni giornaliere, abiti e tenute di lavoro molto sexy.

Un esempio notevole di questa carica erotica onnipresente è rappresentato dalla persona che mi fu presentata come il mio tutore.

A dire il vero non so se definirlo tutore o tutrice perché è un trangender ovvero, per essere preciso, una bellissima transessuale.

Il suo nome sulla nave è Urania. Con una voce profonda e sensuale, Lei stessa mi spiegò che il nome deriva da Uranismo, un termine coniato da uno dei primi militanti omosessuali sull'epipeto di Afrodite Urania  figlia di Urano, la dea che protegge gli amori omosessuali.

Nella mitologia Urano è la personificazione del Cielo ed è, al tempo stesso, sia figlio sia coniuge di Gea, la Madre Terra.

Urano nel timore di venire spodestato dai Titani suoi figli, li gettava alla nascita nel Trataro, ossia nelle viscere di Gea. Questa, ripugnata dall'atto del marito, persuase l'ultimo dei dodici Titani Crono, a ferire il padre con la falce adamantina da lei forgiata.

Così Urano, colto di sorpresa dal figlio proprio mentre stava per unirsi nuovamente in amore con Gea, fu evirato. I suoi genitali vennero gettati nei mari nei pressi di Cipro e dalla spuma marina formatasi nacque Afrodite Urania.

Era davvero un tipo bizzarro questa Urania.

Mente spiegava le origini del nome, prese a recitare le parole di Esiodo come se parlasse del padre di cui si sentiva figlia. Descrivendo la fine dei genitali di Urano disse rapita: "vennero trascinati dal mare per un lungo periodo, e spuma bianca sorse dalla carne immortale; dentro ad essa crebbe una ragazza che divenne Afrodite”.

A vederla, Urania è una gran bella donna. Al contrario di molti transessuali, non è il tipo di donna giunonica a spalle larghe. Possiede un corpo molto sexy, armonioso, snello e muscoloso. Ha un seno perfetto equilibrato rispetto al resto della figura. Stessa cosa si può dire delle gambe, dei fianchi e delle natiche. Non fosse stato per il pacco pelvico, non avrei avuto dubbi circa la sua appartenenza al genere femminile.

C’è anche una parte virile molto forte in lei, che però ne fa la somma di una  Master e una Mistres messe assieme.

Mi si gelò il sangue quella volta che avendo indugiato un secondo di troppo a guardare le grazie del suo di dietro mi disse mostrandomi il rovescio della medaglia: ”Lo sai vero che quando ti dirò succhiamelo tu dovrai farlo vero?”.

La triste realtà era che i rapporti sessuali imposti erano all’ordine del giorno da quelle parti. Rappresentavano nell’addestramento uno degli strumenti più efficaci per umiliare il novizio.

Si trattava di mettere in cortocircuito i generi sessuali costringendo un uomo a fare sesso con un altro uomo. Stessa cosa per le donne per tutte le permutazioni possibili immaginabili. I più fortunati da questo punto di vista erano proprio i trans.

L’obiettivo era produrre una sorta di macchina erotica in grado di accontentare in tutto chiunque.

Fu Urania a spiegarmi queste cose. A conti fatti fu una fortuna per me averla come istruttore. Alcune sue considerazioni mi furono particolarmente utili per affrontare quello che mi attendeva.

“Tra le persone che incontrerai qui” mi disse:”c’è chi ha abbracciato questa vita per motivi ideologici e chi, invece, lo ha fatto solo perchè ci gode a mettere sotto i piedi gli altri. Presta attenzione a questa seconda categoria di persone, perché nella maggior parte dei casi provano un piacere morboso nell’infliggere dolore.”

Urania per mia fortuna rientrava nel primo gruppo di persone. Voleva davvero che diventassi uno schiavo pronto ad ubbidire, n’andava di mezzo la sua reputazione sulla nave.

Riferendosi a quella che chiamava la mia futura crescita prestazionale mi disse “Anche tu farai tutto. Decidi tu come. Con le buone o le cattive. In ogni modo lo farai”

“Se fai il bravo t’istruirò personalmente e visto come mi guardavi potrebbe pure piacerti. In caso contrario …..”

 

 
 
 
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