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Post n°1230 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
Ognuno ha la sua vocazione, ma saper vivere la propria quotidianità è la base di ogni vocazione, anche la più attiva. Gesù visse la quotidianità per trenta anni, con qualche “esperienza” particolare, come i pellegrinaggi a Gerusalemme, che, è da presumere, si ripeterono più volte, rinnovando esperienze precedenti in modo originale. Poi vi fu la novità del suo ministero pubblico, in cui si adattò a una nuova, anche se sempre diversa, quotidianità. La storia di Gesù è, in un certo senso, Gesù stesso, in cui confluiscono tutte le storie. Alla pienezza del tempo, si manifesta il “tutto”. |
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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)
Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13)
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).