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Post n°1297 pubblicato il 19 Aprile 2023 da sinaico
Nel libro degli Atti degli Apostoli viene detto come,nella Chiesa apostolica, nessuno si diceva bisognoso perché chi possedevaqualcosa lo vendeva per dare il ricavato agi Apostoli, che poi loridistribuivano ai cristiani secondo i bisogni di ciascuno. Ma tale brano non vuole essere un trattato di economiao di sociologia, cioè su come si deve fare perché nella società vi siagiustizia sociale, ma vuole evidenziare come la solidarietà sia stata sempreun’esigenza della Chiesa. Dagli Atti potrebbe sembrare che tutti abbiano vendutotutto, cosicché quasi non vivessero più del proprio lavoro, ma questa èun’impressione sbagliata, perché l’autore sacro non voleva dire questo. Nessuno doveva rimanere solo. E questo occorre fareanche oggi nella Chiesa e, come Chiesa ed espressione della Chiesa, alprossimo. Così come lo stato deve fare coi suoi cittadini e,come nazione ed espressione del popolo, deve fare verso i prossimi, secondo leproprie possibilità in relazione al bene comune. |
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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)
Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13)
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).