Messaggi del 22/02/2023
Post n°1235 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
La differenza che c’è tra la psiche e l’anima, e tra la psiche e la coscienza, si può notare nelle donne che hanno abortito volontariamente. L’anima “sente” tutto, indipendentemente (ma non assolutamente) dalla psiche con cui interagisce, e anche la coscienza, che però può essere condizionata, “sente” in modo non identico alla psiche. Così può accadere che, in una donna che ha abortito sapendo di aver commesso un peccato grave, la psiche, molto legata alla sensibilità, ne può risentire in modo tale da mettere un bavaglio alla sensibilità, oppure con smisurati sensi di colpa, ecc. Oppure può accedere che, in una donna che ha abortito senza avere piena coscienza della gravità del suo gesto, la psiche, condizionata dalla “voce della natura”, possa in qualche modo “avvertire” la coscienza della gravità dell’atto commesso. I casi sono svariati e complessi. |
Post n°1234 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
Se le promesse legate alle orazioni di Santa Brigida sono, come potrebbe essere possibile, autentiche, per capirne il senso aiuta l’analogia con l’indulgenza plenaria che la Chiesa offre a determinate condizioni. Sono, cioè, promesse condizionate, non solo dalla pratica, ma anche dalla fede. Cioè: come l’indulgenza plenaria si ottiene non solo con la pratica delle opere e delle preghiere a cui è legata, ma anche dal distacco totale anche dei peccati più piccoli, altrimenti l’indulgenza non è piena, ma parziale, così le promesse legate alle orazioni di Santa Brigida necessitano di una fede e una fiducia piena e grande e, è da presupporre, dal distacco totale di tutti i peccati, anche veniali, altrimenti le orazioni sono portatrici di grazie nell’ordine di ciò che si spera dalle promesse, ma non realizzano le promesse così come sono espresse. Tanto più che la Chiesa su di esse si è espressa rimarcando che non risultano assolutamente essere di origine soprannaturale. Altre promesse, invece, come i Primi venerdì del mese, realizzano le promesse, se così si può dire, con la fede che si ha, attraverso la fiducia morale che si ripone in esse, tanto più facilitata dal fatto che la Chiesa li ha riconosciuti ufficialmente e, si potrebbe dire, solennemente. |
Post n°1233 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
In relazione e analogamente alle Persone della Santa Trinità (sebbene in senso molto diverso), tutti gli uomini sono uguali, ma diversi. Anche riguardo al genere maschile e femminile: sono uguali, ma diversi. Come l’uomo e la donna sono fisicamente uguali ma diversi, così lo sono anche psichicamente, intellettivamente, sensibilmente, spiritualmente. Non che a un genere manchi qualcosa che ha l’altro genere, ma ha, semplicemente, uno “stile” proprio, diverso da quello dell’altro genere, che si può manifestare nelle caratteristiche umane anche un po’ quantitativamente e qualitativamente (e non solo per il dono personale di ognuno e per come si manifesta nelle circostanze concrete, cioè qui ed ora), in quanto lo richiedono le caratteristiche stesse. |
Post n°1232 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
Essere brave persone non si contrappone all’essere bravi cristiani, ma lo favorisce, perché la natura non si contrappone alla grazia, ma la favorisce. Tranne in un caso, che non è poi un caso vero ma solo un fraintendimento: quando l’essere brave persone diventa un fine a cui andare orgogliosi, invece che un mezzo necessario per rispondere alla chiamata divina. In tal caso la natura umana rifiuta l’atto più umano che può fare: quello di rivestirsi di una Natura soprannaturale capace di perfezionarla senza snaturarla. Ma anche il solo fare i bravi cristiani si contrappone all’esserlo, se il fare non è la conseguenza dell’essere ma diventa il fine stesso della religione. Soprattutto se la propria idea di Dio diventa un idolo che sostituisce la realtà stessa di Dio, e perciò la sua Presenza. Allora il “Dio con noi”, non sta più con noi. |
Post n°1231 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
Nella vita di fede non bisogna cercare né emozioni, né esperienze spirituali: basta adorare, lodare, ringraziare Dio e fare penitenza. Ci si può aiutare con la Bibbia, tenendo gli occhi chiusi e “ascoltare” Dio nel cuore, usare immagini mentali, eccetera, ma senza pretendere cose straordinarie. Non che emozioni ed esperienze, anche straordinarie, non debbano esserci nella vita spirituale: se Dio le permette o le suscita, ben vengano, purché siano usate bene. Ciò che importa è la fede, che si può manifestare nella consapevolezza e in un sentimento di pace della coscienza, che suscita il senso della Presenza. Chi trova la pace nella quotidianità, la trova ovunque. |
Post n°1230 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
Ognuno ha la sua vocazione, ma saper vivere la propria quotidianità è la base di ogni vocazione, anche la più attiva. Gesù visse la quotidianità per trenta anni, con qualche “esperienza” particolare, come i pellegrinaggi a Gerusalemme, che, è da presumere, si ripeterono più volte, rinnovando esperienze precedenti in modo originale. Poi vi fu la novità del suo ministero pubblico, in cui si adattò a una nuova, anche se sempre diversa, quotidianità. La storia di Gesù è, in un certo senso, Gesù stesso, in cui confluiscono tutte le storie. Alla pienezza del tempo, si manifesta il “tutto”. |
Post n°1229 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
La grazia che Dio dona all’anima, nella storia, cioè nella vita concreta, si sviluppa anche attraverso delle grazie attuali che Dio ci dà qui ed ora, a cui occorre rispondere con amore. La grazia iniziale è importante per la nostra santità, e nessuno meglio della Madre di Dio ce lo può dimostrare, anche se lei ha una chiamata del tutto particolare, ma l’essenza della santità consiste nella carità. E anche in questo caso nessuno come Maria ce lo può dimostrare, ma ce lo dimostra anche San Giovanni Battista, che ha avuto la vocazione più grande dell’Antico Testamento, ma che è comunque meno grande di quella più piccola di un battezzato. |
Post n°1228 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
Se chi abita vicino a un luogo santo può essere favorito nella grazia attuale per la vicinanza, può essere sfavorito per un desiderio più blando, tanto che il pellegrino che viene da lontano (o che desidererebbe fare il pellegrinaggio che non può fare) molto spesso può “possedere” il luogo santo più di chi ci vive vicino. L’amore è tutto, e il desiderio eccita l’amore. |
Post n°1227 pubblicato il 22 Febbraio 2023 da sinaico
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I MIEI BLOG AMICI
NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)
Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13)
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).
Inviato da: cassetta2
il 31/03/2022 alle 09:18