Creato da: PietroDelZanna il 26/08/2009
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La Conversione Ecologica.

Post n°1 pubblicato il 30 Agosto 2009 da PietroDelZanna
 

Per quanto sia già stato tutto ampiamente scritto, il recente risultato elettorale e la mancanza di uno spazio politico agibile, mi porta qui, forse come in una sorta di rifugio, o forse nella segreta speranza di trovare parole e frasi più comprensibili, che possano fare maggior breccia di quanto oggi il pensiero ecologista sia riuscito a fare.
Il buon funzionamento della mia pagina su Facebook- ma sempre con la spada di Damocle sulla testa di una improvvisa scomparsa- e l'incontro con altri blogger, mi spingono a provare anche con questo strumento. Ha il grosso vantaggio di non costare niente e il tempo che vi impiegherò sarà pressappoco quello impiegato su facebook, con l'aggiunta del minimo copia-incolla.
Mi ha impressionato molto, proprio in questi giorni, il silenzio che ha avvolto, nel nostro, paese, la scomparsa di Edward Goldsmith, uno dei padri dell'Ecologismo mondiale, fondatore di The Ecologist, avvenuta nella sua casa toscana nel Comune di Castellina in Chianti. Unica eccezione Carlo Petrini e Slow Food che sempre più si va delineando come l'unica voce credibile del pensiero ecologista. Mentre i Verdi perseverano nel suicidio con Sinistra e Libertà, mentre gli Ecodem si dividono sul candidato da appoggiare alle primarie del PD, fortunatamente continuano a fiorire dal basso una miriade di esperienze. Che siano i Gruppi di acquisto solidale o la rete del movimento per la decrescita, che sia la rete dei comuni virtuosi o quella dei produttori biologici, che siano gli amici della bicicletta o quelli dei parchi, che sia tutta l'area delle medicine non convenzionali o quella della ricerca di un  equilibrio spirituale e, soprattutto, quell'area ancora molto minoritaria che si preoccupa dei Diritti Umani a 360 gradi svincolati da vecchie logiche geopolitiche che troppo spesso hanno giustificato, ed ancora oggi tendono a giustificare, od hanno ignorato. ed ancora oggi tendono ad ignorare, massacri inenarrabili.
Sul piano politico, almeno in Italia, la situazione è davvero drammatica.
Davanti ad un berlusconismo in declino da anni, lo schieramento di centrosinistra riesce con mille acrobazie, che gli storici studieranno a fondo, a tenerlo in vita. E' vero che gli italiani sono un popolo conservatore, ma non necessariamente berlusconiano. Berlusconi rimane al potere da anni grazie a tutta una serie di gravi errori del centrosinistra ed è difficile trovare qualcuno della classe dirigente recente che si salvi. D'Alema, Marini, Bertinotti, Veltroni, tutti con le loro buone ragioni, hanno rimesso in sella Berlusconi ogni volta che rischiava di cadere, o, peggio, era già caduto. Non so cosa ci inventeremo adesso che anche il Vaticano si è stufato...
E mentre a destra, in modo pragmatico, tutti si schierano dietro il cavaliere occupando maggior potere possibile preparandosi, magari, ad una sua successione, a sinistra si insiste nel gioco al massacro tra “moderati” e “radicali”, tra fautori di un modello all'americana e nostalgici di una sinistra antagonista. Ed ogni volta che si avvia un processo di unificazione si perdono pezzi per strada e poi i pezzi a loro volta si dividono e via e via. Ma su cosa? Per cosa? Su quale base comune aggregare? Quale lettura del mondo? 
Cosa sta avvenendo? Di cosa c'è bisogno? Su questo il silenzio è assordante e le parole dette e scritte ridicole: o vecchie o vuote. Incapaci di leggere, incapaci a parlare al cuore e alla mente delle persone. La politica si riduce sempre più a logica di potere, grande o piccolo che sia. Cartelli elettorali (e non progetti politici, ma capaci di far credere a pochi nostalgici di poter essere progetti politici “-finalmente La Sinistra”-) nascono per vedere di salvare il salvabile, di mantenere qualche seggio, ma l'elettorato non è stupido e punisce. Il progetto del PD nasce come progetto politico e non come cartello elettorale, ma è un progetto politico vuoto, scimmiotta l'America senza averne le premesse, la storia. Il nuovismo dilaga nelle parole, ma la pratica è vecchia. Si utilizza il progetto per tentare di eludere la diversità e l'eterna litigiosità della sinistra. Si riesce nell'intento di annientare le forze a sinistra, ma non si sfonda minimamente al centro. Al contempo  tutte le contraddizioni si portano all'interno dove la litigiosità aumenta in modo esponenziale e non si riesce più ad esprimere una linea chiara su niente. Che sia sui temi di bioetica o sul nucleare, sulla scuola o sulla sicurezza.
Un leggero buon vento arriva dall'Europa dove l'ecologismo politico aumenta nei paesi tradizionalmente favorevoli e fa un balzo in molti nuovi paesi.
Eclatante e da studiare ed osservare attentamente l'esperienza di Europe Ecologie in Francia, che sotto la regia di Daniel Cohn Bendit raggiunge i socialisti a quota 16%.
Nell'attesa che anche in Italia ci si svegli dal letargo questo spazio non vuole essere altro che un ulteriore momento di riflessione e confronto per tutti coloro che percepiscono l'urgenza di una conversione ecologica complessiva del nostro mondo che non può che declinarsi su una miriade di piani: da quello dell'analisi e del pensiero a quello dell'agire; dal piano politico a quello individuale.
Per arrivare a quel passaggio che
Alexander Langer aveva disegnato con uno slogan: non più “Citius, altius, fortius”(più veloce, più in alto, più forte), ma “Lentius, suavius, profundius” 
(più lentamente, più dolcemente, più in profondità).
 

 
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rigitans
rigitans il 01/09/09 alle 17:44 via WEB
comunità verde prima di partito verde. questo serve...gente che si riunisce, discute, si aggiorna, impara, insegna agli altri. poi arriva la politica di partito con le campagne elettorali e le poltrone. serve la creazione della cultura ecologista per attrarre voti sinceri, altrimenti si resti al 2%.
(Rispondi)
 
 
PietroDelZanna
PietroDelZanna il 01/09/09 alle 18:21 via WEB
Pienamente d'accordo, e la paura che ho per quanto riguarda l'incontro di sabato prossimo a Roma riguarda proprio questo: l'infrangersi alle prossime elezioni regionali nell'ennesima lista ecologista del 2% se va bene.
(Rispondi)
 
 
 
rigitans
rigitans il 02/09/09 alle 11:55 via WEB
io invece temo che non vi sarà alcuna lista ecologista alle regionali. comunque sia mi auguro che le voci che indicano veltroni al posto di marrazzo come candidato siano false, altrimenti facciamo il rutelli bis, e difficilmente stavolta mi turerò il naso!
(Rispondi)
 
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