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Arti Marziali e filosofie ORIENTALI ... scuole di vita e di pensiero....

 

 

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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 04 Luglio 2008 da siddharta2005
 

L’emergenza rifiuti sta portando allo sfascio una zona della Campania
di altissimo interesse turistico e culturale.
L’agonia dei Campi Flegrei
Antonio Vitale

I Campi Flegrei…terre decantate da Virgilio, Dante ed altri poeti di grosso calibro , le numerose testimonianze archeologiche attestano la bellezza dei luoghi apprezzati nell’ antichità dai Greci e dai Romani, per anni hanno vissuto un periodo di tranquilla “quiescenza” dovuto alla naturale vocazione agricola dei suoi abitanti.
La zona Flegrea non ha visto sviluppare il turismo come località Campane ben più rinomate come Capri, Ischia, Costiera Amalfitana e Sorrentina ed altre ancora, infatti, mentre qui sono stati edificati nel periodo del boom economico complessi turistici, alberghi e strutture di alto livello, i Campi Flegrei sono stati sempre la “Cenerentola” del turismo Campano.
Sicuramente questi luoghi non hanno nulla da invidiare alle ben più rinomate località turistiche citate, anzi, proprio la caratteristica , prevalentemente rurale, della zona, potrebbe rendere ancora più genuino ed interessante l’accostamento ad essa attraverso lo sviluppo dell’agriturismo.
La recente catastrofe dell’emergenza rifiuti sta stringendo questi luoghi meravigliosi in una morsa di degrado ambientale ed economico che sembra giunto a livelli incompatibili di vivibilità , per gli stessi abitanti dei Comuni interessati.
Una volta si potevano passare piacevoli giornate a visitare siti archeologici di alto valore come gli scavi di Cuma, antica colonia dei greci fondata oltre duemila anni fa, l’Anfiteatro Cumano, l’Arco Felice antico, imponente costruzione d’epoca Romana, per poi puntare all’Anfiteatro Flavio, meno conosciuto, ma non meno interessante del più famoso cugino Romano… il Colosseo, la costa che dal rione Terra di Pozzuoli verso Baia e Bacoli offre panorami incantevoli come Monte Nuovo, i laghi di Lucrino, Averno e Fusaro ed innumerevoli siti archeologici alcuni dei quali denominati templi, ma in realtà costituiscono resti di antiche strutture termali che testimoniano la grande vocazione turistica e periodi di splendore di questa terra sin dall’antichità, il parco archeologico subacqueo di Baia, il complesso monumentale che accoglie i resti di una dimora di Giulio Cesare, il Castello di Baia, costruzione di epoca più recente, risalente al dominio Aragonese, ma sede del grandioso Museo Archeologico dei Campi Flegrei… le Cento Camerelle , la Piscina Mirabilis, la Tomba di Agrippina, il Porto Iulius con i resti dell’antico Teatro Romano ed il Sacello degli Augustali…. fino al suggestivo Capo Miseno.
L’elenco potrebbe continuare per altre pagine ancora, e non fa altro che mettere una grande tristezza per chi oggi, seguendo questi percorsi, viene pervaso dall’odore nauseabondo dei cumuli di rifiuti in putrefazione, che in taluni casi diventa una sorta di camera a gas asfissiante per l’odore acre dei cassonetti bruciati che sprigionano la micidiale diossina…. Che tristezza dover fare i conti con questo disastro Ambientale…. Umano… ma anche e soprattutto Culturale.
Migliaia di anni di storia, di arte, di culture, che si sono sempre armonicamente integrate col territorio, oggi vengono oltraggiati dalla incapacità dei governi regionali e locali di gestire questa terribile emergenza.
Di fronte a tutto questo scempio un nodo alla gola stringe per chi fino a qualche anno fa passeggiava amenamente per questi “lidi” godendo dello spettacolo di posti poco conosciuti al grande pubblico, ai grandi Tour Operator, fuori dai circuiti internazionali del turismo, ma che da qualche anno stavano vivendo un iniziale lancio degno del patrimonio custodito in questa zona.
Proprio come una creatura appena nata che sta per muovere i primi passi, uno scossone tremendo ne ha provocato un crollo rovinoso… Oggi siamo alle prese con una Economia traballante a livelli Nazionali che in questo contesto assume proporzioni disperate, l’occupazione in ginocchio, la produttività della comunità agricola, vinicola e gastronomica è stata mortificata da un calo delle richieste…
Insomma un quadro alquanto desolante….. e c’è ancora chi dice NO…. No alle possibili soluzioni di una crisi che viceversa conduce al baratro…. L’assurdo ostruzionismo verso i Termovalorizzatori, i ritardi nella la raccolta differenziata, l’assenza di industrie adibite alla trasformazione dei materiali riciclabili portano in un vicolo cieco che finirà per condurre alla MORTE questo comprensorio ormai agonizzante.
Un piccolo, grande atto di umiltà… ecco cosa occorre, da parte di tutti…. Politici, amministratori locali, cittadinanza, associazionismo, mondo dell’imprenditoria, tutti insieme facendo un piccolo passo indietro rispetto alle proprie posizioni , potrebbero dare la svolta verso il recupero…. Certo i tempi sono lunghi…. Ma bisogna almeno cominciare a muovere i primi passi verso una raccolta differenziata SERIA, con il recupero delle aree industriali dimesse, volte a creare strutture di riciclaggio della carta, plastica, metalli e vetro per la produzione di prodotti finiti da immettere nella rete commerciale; la ripresa delle produzioni agricole, delle attività alberghiere e turistiche che riprendano ad attirare il turismo balneare e culturale… di quì la ripresa occupazionale sarebbe automatica, con le conseguenti migliorie dell’economia…. Utopia ? … No… forse l’unica realtà percorribile!


Antonio Vitale

 
 
 
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la non violenza quella dei forti!

(GHANDI)

 

IL BUONO

Il fine delle arti marziali è la non violenza…un antico Samurai citava questa massima :

 

 “Il buono è colui che potendo fare il male  sceglie il bene,

il pacifico è colui che potendo fare la guerra sceglie  la pace,

essere significa, quindi, scegliere di essere e non dover essere.

Non mi direte che un vegliardo è casto,

che un povero è parsimonioso,

che un neonato è pacifico,

…pacifico è colui che porta la spada e non la sguaina !

… chi non porta la spada non saprà mai se è pacifico”      

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il fine delle arti marziali è la non violenza…un antico Samurai citava questa massima :

 

 “Il buono è colui che potendo fare il male  sceglie il bene,

il pacifico è colui che potendo fare la guerra sceglie  la pace,

essere significa, quindi, scegliere di essere e non dover essere.

Non mi direte che un vegliardo è casto,

che un povero è parsimonioso,

che un neonato è pacifico,

…pacifico è colui che porta la spada e non la sguaina !

… chi non porta la spada non saprà mai se è pacifico”      

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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