Creato da Chiyo_san il 31/05/2006
Vivi la realtà come un sogno, e rendi il sogno realtà

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Ultime visite al Blog

mademoiselle.chanelpsirenanna_depalmatanydgl7ssb86pravieli_lovealeclipclopaccettapensierivia_via_vianilsonblonde_beltstellina21_84flavia.cuturiantoniaroquentin
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
 

 

« Messaggio #5Messaggio #7 »

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 06 Giugno 2006 da Chiyo_san

 Il Giappone all'alba del XII secolo 

Arti marziali e zen

 Il buddismo zen iniziò a poco a poco a influenzare  la vita dei samurai  insegnando che la meditazione non serviva soltanto a conseguire l' "illuminazone" e quindi a entrare nel nirvana (beatitudine eterna), ma poteva far acquisire particolari tecniche, oltre a una certa indifferenza per la vita, che avrebbero permesso ai samurai di diventare guerrieri perfetti.

 I samurai iniziarono perciò a frequentare i templi buddisti per imparare le discipline mentali che i monaci zen potevano insegnar loro. Il rapporto zen-guerriero si rivelò di primaria importanza; la semplicità dei samurai trovò infatti nello zen la dottrina più congeniale: non era necessaria l'erudizione appresa dai testi, ma ognuno poteva sviluppare le proprie potenzialità nascoste attraverso le tecniche della concentrazione, che si basavano essenzialmente su esercizi respiratori centrati nel ventre (hara).

 Attraverso la respirazione addominale, infatti l'uomo cercava di mettere in relazione la propria respirazione fisica con quella cosmica; più riusciva in questo, più l'individuo si integrava con l'ambiente, sviluppava i suoi poteri intuitivi e percettivi e quindi reagiva prontamente ai pericoli.

Lo zen insegnava infatti  a potenziare il coraggio, la prontezza, l'abilità, l'equilibrio psicofisico, ecco perché diventa il credo dei samurai.

Lo zen predicava la necessità di arrivare al "vuoto mentale" necessario per intraprendere bene qualunque cosa.


Bibliografia

 L.FREDERIC,La vita quotidiana in Giappone al tempo dei
 samurai,
Rizzoli libri,Milano 1987.

 ALABISO,I samurai,Newton il sapere, Roma 1997.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Plasma/trackback.php?msg=1257349

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
sensoblu1
sensoblu1 il 06/06/06 alle 15:45 via WEB
belliussimo il tuo blog..tornero' volentieri :-)
(Rispondi)
 
Chiyo_san
Chiyo_san il 06/06/06 alle 16:14 via WEB
Grazie. Ti aspetto
(Rispondi)
il_presidente77
il_presidente77 il 06/06/06 alle 16:55 via WEB
le strade dello zen sono molteplici, ma (sempre se non ricordo male e non ho fatto confuzione negli anni) contrariamente a quello che si pensa il nirvana non è un punto di arrivo ma bensì di partenza.
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963