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A sud di nessun nord...

 

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IL MUNIFICO PRESIDENTE E LA CONSIGLIERA CANNONIERA

Post n°240 pubblicato il 20 Luglio 2012 da chinasky2006
 


Foto di chinasky2006


E’ una splendida mattinata di sole estivo. Villa San Martino è baciata dai suoi possenti raggi, mentre nella stanza del sospiro dormiente il sultano pensa ai tanti problemi che lo affliggono in questa tormentata estate. Cogita, sbocconcellando delle fragoline di bosco appena colte. Una velina in topless gli legge i giornali ed ello, ciucciando nervosamente il suo capezzolo, non si capacita di tutta questa campagna d’odio bolscevico nei suoi confronti e verso la sua bontà d’animo. Giudici pervasi di livorosa invidia ora spulciano su un bonifico di 11 milioni d’euro a Santo Domingo, elargito in favore dell’amico Dell’Utri in odor di condanna per associazione mafiosa e pronto alla latitanza. Parla da solo ed agita i pugni nell’aere, mentre in un cantuccio della stanza, sotto la pianta di ficus, due porporati pagati a gettone recitano le preghiere a suo nome. 
Attorno a lui dei prodigiosi chirurghi plastici sull’orlo dell’esaurimento nervoso, stanno trapiantando sul volto pelle umana di bambini dodicenni comprati al chilo al mercato nero, ed una folta chioma da Robert Plant d’annata, scippata nel sonno ad un senzatetto alla stazione centrale. Gli interventi gli donano quasi un aspetto semi adolescenziale, in vista delle future elezioni. Scruta maestosi orizzonti ed immagina scenari di trionfi e nuove vittorie. “Sono invincibile! Ho i pugni nelle mani!”, urla nel vuoto, citando involontariamente Rocchio 47. Poi gli cedono di colpo un menisco in truciolato, tre costole, si sbriciolano le sedici vertebre di tirannosaurus rex impiantategli di recente e cade all’indietro, tempestivamente sorretto dai sei infermieri prussiani che vivono assieme a lui. Seduto al pensatoio inizia quindi la giornata lavorativa, compilando le schede di valutazione alle dodici aspiranti veline intrattenutesi sobriamente con lui durante la notte. 
Sta giudicando con la severità del buon padre di famiglia l’abilità anale di una diciassettenne honduregna quando suona con veemenza il campanello umano, interpretato da Minzolini nel suo nuovo e sfolgorante incarico. Entra trafelato ed ansante il geometra Gallina, nominalmente amministratore delegato del Milan e contabile factotum. L’anziano contabile vive ventidue ore al giorno in una cripta segreta. E lì, quasi perdendo la vista a causa dell’oscurità tombale appena rischiarata da una candela, controlla alacremente entrate ed uscite, destinazioni criminali dei fondi neri aziendali, tangenti, fino ai più infimi conteggi di bocchini tariffati. Il geometra è tutto agitato, ansante e paonazzo. Dimostra anche più dei suoi 82 anni, malgrado la giovanile visierina da croupier di Saint Vincent regalo matrimoniale di Emilio Fede.  
“Che c’è infimo lustrascarpe, cosa c’è di tanto urgente da disturbarmi mentre lavoro per il bene di questo irriconoscente paese di merda? - Tuona i monarca, agitando al vento i fogli di valutazione delle mignotte -. Scialatore indegno, scommetto che vuole altri 20cents per le candele, nevvero?”. 
“Santità, scusi la visita improvvisa, ma sa…abbiamo ricevuto minacce di morte di qualche tifoso, dopo che abbiamo venduto nottetempo quel difensore ed il centrattacco…”
“Ma che mi conta, anziano essere ripugnante, mi vuole far credere che c’è in giro qualche irriconoscente infedele? E ad abbonamenti come stiamo andando?”. 
“A gonfie vele. Si sono abbonati tutti, appena comunicato che non avremmo venduto nessuno! – risate in sottofondo di qualche comparsa di forum - Lei è una mente superiore, un satanasso, un autentico genio! mi permetta di baciarle l’alluce…quanto ai contestatori non si creda, uno o due. Ma tengono le molotov ed i bazooka…hanno divelto la mia utilitaria del 1981, che ci ero tanto affezionato. Ora vado in giro con una bici graziella del 1989 da lei generosamente messa a disposizione. Temo che al torneo intitolato al suo devoto padre non riceverà il consueto bagno di folla. Potrebbe esserci un gruppo di contestatori, pagati, ovviamente.”. 
“Ambè, se sono solo due invidiosi, è nella norma. Faccia mettere nelle curve dei manichini della Standa, no? Ingegno, genio e fantasia ci vogliono! Tranquillizzi il resto della ciurma, che torneremo sul tetto del mondo! Come stiamo ad acquisti? E lo allenatore? Cambieremo nome anche alla squadra del pallone, oltre che al partito. La chiameremo Club più titolato al mondo. Le piace Gallina, le piace? E sorrida che la si può vedere con quella faccia da menagramo!”.
I due porporati interrompono la preghiera e rivolti a Gallina lanciano un sospirone di sconforto. Poi roteano l’indice all’altezza della tempia. Il vecchio croupier prova a fare il punto della situazione, con gli occhiali sulla punta del naso.
“Benissimo sua divinità immortale. Coi danari gentilmente messi a disposizione da lei, che è ha un cuore d’oro…stiamo allestendo una squadra super fortissima. Come attaccante abbiamo quasi chiuso per un muratore polacco del ’57, pensi giocava assieme a Boniek ed ha fatto il Mundial del 1982 in Spagna. Porta buono, se gli tocchiamo la gobba. Se raggiungeremo l’accordo a 600 euro al mese in nero come muratore, è fatta. Poi un bel centrocampista italiano, che mi ha consigliato Dell’Utri in quanto giocava nella Bacigalupo, un cugino dello stalliere che noi sappiamo…e per il pacchetto arretrato un fortissimo terzino mozambicano che ha fatto le olimpiadi del 1968, correndo i cento metri piani in 10 secondi e 62 netti. Lo dovrebbe vedere santità, su quella fascia sfreccia che è una bellezza. Mi creda con la cifra di 1223 euro e dodici cents che lei ha stanziato, abbiamo preso il meglio. Il mister Allegria poi è un tipo in gamba, ha in mente idee rivoluzionarie sul 4-3-3 con ali fluttuanti…è fuori, se vuole lo faccio entrare”.
“Che fa, inetto essere, si lamenta del budget forse? Ma questo allenatore piuttosto, è capace di allenare una squadra così forte? Non vorrei che tutti i miei sforzi economici fossero vani…per una seta così preziosa ci vuole un buon sarto. Lo faccia accomodare.”.
Entra e procede a passo incerto uno strano stoccafisso, timido, impacciato con l’occhio strabico ed un ciuffo di radi capelli in testa che fa un tragico sorriso e balbetta due monosillabi in dieci minuti. Al megapresidente quasi in prende un colpo. 
“E chi sarebbe questo anziano becchino senza capelli? Obbrobrio! Gallina lei è un essere inqualificabile! Vuole che un tizio simile ci faccia vincere? Porta male solo a vederlo. C’è un sostituto? Portate via il qui presente cencio inguardabile e datelo in pasto ai piranas.”. Tuona il divino.
“Ci sarebbe il vice panettiere del suo forno personale. Lui ha molti capelli, ma non so se…”, propone il contabile croupier.
“Andrà benissimo senz’altro! Fategli un corso d’eleganza, un guardaroba nuovo ed una full immersion di 48 ore sul nostro spirito vincente!”. 
“Sua santità, poi ci sarebbero anche altre spese, non vorrei s’adirasse, ma io devo fare i conti, sa 22 ore nel loculo…”.
“Dica ignobile essere, dica…”. 
“Sì insomma, la consigliera Minetti chiede un quinquennale da 10milioni annui come buonuscita. E sapesse che sanguisuga le olgettine, sapevamo che succhiassero, ma non a questi livelli sire...ne abbiamo contrattualizzate 112 fino a ieri, sia mai che a qualcuna venga voglia di parlare della sua eleganza. Poi tra giudici, avvocati, dossieraggi, affaristi da far tacere, controspoionaggio, mazzette, teste di cavallo mozzate da inviare, corruzione delle libertà, basisti esteri, mercato degli onorevoli, monte ingaggi feste eleganti, reclutatori bagasce, Pr, papponi, costumi di scena…E ora anche il senatore Dell’Utri per quel biennale delle libertà latitanti a Santo Domingo, di cui purtroppo pare sia venuto a galla il bonifico…”
Il sultano ora è adirato, furente. “Ma in che razza di paese bolscevico viviamo che si viene a sapere tutto? Le solite invidie ricattatrici. Non posso nemmeno fare un regalo affettuoso da 11 milioni ad un amico in difficoltà perché perseguitato...”. Ed inizia a lagrimare. 
“Sì, ma per la Minetti come la mettiamo? Quella ha premura. Potrebbe fare una follia, altrimenti…”. 
“Ma certo, accontentiamola. La nostra CONSIGLIERA CANNONIERA merita questo ed altro. Facciamole un contratto win for life. 12milioni l’anno per tutta la vitaaaaa! evviva! Con bonus pompa due volte a settimana, però…- poi torna serioso - dovremmo quindi a malincuore rinunciare all’ingaggio del centravanti muratore polacco. Seicento euro mensili mi paiono un’esagerazione. In questi tempi di difficoltà economica per il paese bisogna dare un segnale di sobrietà.”.

 
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