Creato da MarioRagagnin il 09/08/2006
L'autogestione dal basso

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Non lasciamoci impressionare dalle istituzioni - www.marioragagnin.net

Post n°63 pubblicato il 02 Dicembre 2012 da MarioRagagnin

Gli Stati sono espressioni empiriche (risultanti da ingiustizie e violenze); ora si giustificheranno solo a patto di servire da esecutori e da difesa dei volontari  impegnati nel mondo.

 

Le religioni tendono tutte allo stesso fine, di unire gli uomini. L'interiorità

è unica per tutte.

Ogni individuo è una manifestazione, una delle punte di un iceberg,

dell'unica realtà.

Ma la soluzione deve passare attraverso l'intero mondo esterno.

Perché l'uomo diventi quello che le religioni vogliono, egli deve cambiare l'ambiente, le strutture esterne in cui si ritrova costretto: la via più breve fra due punti è quella che li collega da dietro facendo il giro del mondo.

L'identità di un individuo e di una collettività non consistono

nell'autocompiacersi statico del proprio passato (ritenendo il presente il punto di arrivo e le persone il fine ultimo dell'universo), ma nel proiettarsi a scoprire qual è la funzione sul futuro, volta ad armonizzare il mondo e così renderlo idoneo al perfezionarsi degli individui (e al loro unirsi universalmente). 

 

La identità individuale non deriverà più passivamente dal passato, ma  sarà riconosciuta  nella capacità attiva e  dinamica,  che dimostreremo  col realizzare il futuro, intervenendo a sintetizzare uomini e cose.

 

 
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L'ARTE E' PER LA VITA

Foto di MarioRagagnin

L’ARTE  FARA'  INCONTRARE  I  POPOLI

I promotori, creando le loro opere, anticipano il sistema logico della
grande struttura unitaria che ha spinto finora l'evoluzione naturale
esteriore.
Anzitutto contatteranno gli immigrati. Così punteranno direttamente
all'obiettivo finale dell'unità umana.
Gli immigrati diverranno poi gli ambasciatori presso i loro omologhi
in guerra altrove.
Dando importanza e affidando compiti di impegno agli immigrati, li si rende soggetti responsabili, alla pari dei cittadini dei Paesi primi,
e li si coopta in quella patria potenziale che diverrà
l'organizzazione tesa ad unificare l'umanità.
Ciò comporterà la cosiddetta contaminazione delle arti, ossia la
sintesi fra i generi delle arti (figurativa, musicale, letteraria) e
la sintesi fra le persone che le esercitano. E indicheranno le nuove
vie dell'arte.
Elevando gli immigrati, e poi tramite loro tutte le masse dei Paesi
terzi, a soggetti autoresponsabili e perciò autorisolventisi (col
diventare fattori di soluzioni degli altri, portavoce, esponenti, e
perciò capi a loro volta) ci si collegherà con il loro mondo lontano.
Li nobiliteremo. Diverranno capi potenziali del mondo che
rappresentano e di cui ci portano la voce.
In ritorno potremo collaborare per fare altrettanto nel nostro mondo,
trattando i nostri governi come avremo trattato i governi terzi: ossia
sostituirci ad essi, e così svuotarli di funzione e perciò di
legittimità.

Mario Ragagnin
www.marioragagnin.net


   

 

 

 

 

 

 

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I POTERI E GLI EGEMONI HANNO SOLO DOVERI

Foto di MarioRagagnin

Già oggi la Magistratura prevale sulla politica

 

Gli emergenti di base faranno valere i diritti dei terzi (popoli e persone), e

perciò i propri diritti, di fronte alle autorità immediate: che si rifaranno sulle

superiori, fino all'ONU. Così universalizzeranno le conquiste locali in cultura

dell'umanità.

Le spinte, equilibrantisi in anticipo nel "cervello" degli incontri

ecumenici (religiosi e politici) che ne prevederanno il ritmo, saranno le energie in cui si trasformerà la conflittualità istintiva degli strati naturali separati.

Il servirsi a vicenda, nel progetto unitario mondiale, farà rientrare tutti nel

progetto di ognuno, in reciprocità.

Per denunciare i poteri davanti ai Tribunali penali internazionali è

necessaria la collaborazione fra gli scienziati umanisti: i quali spiegheranno a tutti che sono le omissioni dei governi occidentali a provocare le ritorsioni conflittuali contro di noi.

Gli umanisti, unendosi personalmente, uniranno le scienze teoreticamente.

Si coinvolgeranno reciprocamente, "chiamandosi a collaborare" di fronte alle

opinioni pubbliche.

E ciò avverrà anche negli incontri ecumenici. Gli umanisti saranno gli

avvocati e i portavoce dei rappresentanti religiosi e politici.

Si instaurerà un ritmo di rapporti omogenei (equivalenti agli attuali interni

di una collettività), comprensibili e controllabili, fra le situazioni oggettive di fatto e le soluzioni teoriche.

 

Mario Ragagnin 

www.marioragagnin.net

 

 
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CULTURA E POTERI

Foto di MarioRagagnin

La cultura dissolverà i poteri

e la dissoluzione dei poteri permetterà la cultura

 

Il potere è sempre un errore, un modo di imporsi con la forza.

La cultura deve progressivamente dissolvere i poteri e la necessità di essi a "guidare" l'Umanità, rendendoli gradatamente inutili e smantellandone l'apparenza di legittimazione e necessità di

fronte alle opinioni pubbliche (ultime giudici, in diritto e di fatto, in quanto sono le utenti di ogni iniziativa intrapresa dagli attuali autoreferenti "capi").

Finora c'è stato bisogno di "guide" personalistiche, i "capi", come minor male: essi dovevano impedire il suicidio delle collettività (minacciate dalle lotte fra gli individui, la cui esistenza coincideva

con l'autoaffermazione conflittuale) e in tal modo supplire alla mancanza di orientamento cosciente e consapevole che l'Umanità deve (e potrà) seguire.

 

L' Illuminismo ha portato ai Risorgimenti e alla Democrazia, che è ancora imperfetta e incompleta.

Il risveglio dell'Umanità, grazie alla nuova maturità dei cittadini, rende oggi possibile la continuazione e il compimento del processo.

Le opinioni pubbliche costringeranno la spinta evolutiva, istintiva e naturalistica, non più ad esercitarsi negativamente tra gli individui, ma ad orientarsi al servizio dell'intera Umanità.

Essa porterà alla libertà e alla piena esistenza di tutti, affinché ognuno possa estrinsecare la sua identità ed essenza in forma di interesse generale.

 

E questo semplicemente se vogliamo esistere e sussistere.

Altrimenti la Natura ci spazzerà via, come ha sempre fatto con tutte le altre specie egemoni, che non erano pervenute alla conoscenza ma si regolavano con la forza.

 

Mario Ragagnin

www.marioragagnin.net

 
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I Religiosi prenderanno in mano la situazione - Parte VI de "I Volontari e il Potere" - www.marioragagnin.net

Foto di MarioRagagnin

I  Religiosi  prenderanno  in  mano  la  situazione

 

Religioni  diverse  collaboreranno   

a  risolvere  i  problemi  del  mondo  e  a  unire  gli  uomini

senza  pretendere  preventive  intese  totalitarie  tra  loro. 

Saranno  le  soluzioni  oggettive 

a  favorire  le  convergenze  teoriche,      

col  cambiare  lo  scenario  di  sfondo  

e  dare  nuovi  significati  alle  parole 

che  oggi  ci  dividono  e  ci  rendono  nemici.  

Le  idee  riveleranno  la  loro  verità  e  validità 

nell'espandersi  a  beneficio  di  tutti.  

Le  Gerarchie  promotrici  degli  incontri  ecumenici 

amplieranno  la  propria  egemonia  

in  forma  di  servizio  per  l'umanità,  

liberata  e  unificata  dall'informazione  dei  suoi  diritti   

e  dalla  denuncia  delle  colpe  dei  poteri.  

 

 www.marioragagnin.net

 
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