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Gli Stati sono espressioni empiriche (risultanti da ingiustizie e violenze); ora si giustificheranno solo a patto di servire da esecutori e da difesa dei volontari impegnati nel mondo.
Le religioni tendono tutte allo stesso fine, di unire gli uomini. L'interiorità
è unica per tutte.
Ogni individuo è una manifestazione, una delle punte di un iceberg,
dell'unica realtà.
Ma la soluzione deve passare attraverso l'intero mondo esterno.
Perché l'uomo diventi quello che le religioni vogliono, egli deve cambiare l'ambiente, le strutture esterne in cui si ritrova costretto: la via più breve fra due punti è quella che li collega da dietro facendo il giro del mondo.
L'identità di un individuo e di una collettività non consistono
nell'autocompiacersi statico del proprio passato (ritenendo il presente il punto di arrivo e le persone il fine ultimo dell'universo), ma nel proiettarsi a scoprire qual è la funzione sul futuro, volta ad armonizzare il mondo e così renderlo idoneo al perfezionarsi degli individui (e al loro unirsi universalmente).
La identità individuale non deriverà più passivamente dal passato, ma sarà riconosciuta nella capacità attiva e dinamica, che dimostreremo col realizzare il futuro, intervenendo a sintetizzare uomini e cose.
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Già oggi la Magistratura prevale sulla politica
Gli emergenti di base faranno valere i diritti dei terzi (popoli e persone), e
perciò i propri diritti, di fronte alle autorità immediate: che si rifaranno sulle
superiori, fino all'ONU. Così universalizzeranno le conquiste locali in cultura
dell'umanità.
Le spinte, equilibrantisi in anticipo nel "cervello" degli incontri
ecumenici (religiosi e politici) che ne prevederanno il ritmo, saranno le energie in cui si trasformerà la conflittualità istintiva degli strati naturali separati.
Il servirsi a vicenda, nel progetto unitario mondiale, farà rientrare tutti nel
progetto di ognuno, in reciprocità.
Per denunciare i poteri davanti ai Tribunali penali internazionali è
necessaria la collaborazione fra gli scienziati umanisti: i quali spiegheranno a tutti che sono le omissioni dei governi occidentali a provocare le ritorsioni conflittuali contro di noi.
Gli umanisti, unendosi personalmente, uniranno le scienze teoreticamente.
Si coinvolgeranno reciprocamente, "chiamandosi a collaborare" di fronte alle
opinioni pubbliche.
E ciò avverrà anche negli incontri ecumenici. Gli umanisti saranno gli
avvocati e i portavoce dei rappresentanti religiosi e politici.
Si instaurerà un ritmo di rapporti omogenei (equivalenti agli attuali interni
di una collettività), comprensibili e controllabili, fra le situazioni oggettive di fatto e le soluzioni teoriche.
Mario Ragagnin
www.marioragagnin.net
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La cultura dissolverà i poteri
e la dissoluzione dei poteri permetterà la cultura
Il potere è sempre un errore, un modo di imporsi con la forza.
La cultura deve progressivamente dissolvere i poteri e la necessità di essi a "guidare" l'Umanità, rendendoli gradatamente inutili e smantellandone l'apparenza di legittimazione e necessità di
fronte alle opinioni pubbliche (ultime giudici, in diritto e di fatto, in quanto sono le utenti di ogni iniziativa intrapresa dagli attuali autoreferenti "capi").
Finora c'è stato bisogno di "guide" personalistiche, i "capi", come minor male: essi dovevano impedire il suicidio delle collettività (minacciate dalle lotte fra gli individui, la cui esistenza coincideva
con l'autoaffermazione conflittuale) e in tal modo supplire alla mancanza di orientamento cosciente e consapevole che l'Umanità deve (e potrà) seguire.
L' Illuminismo ha portato ai Risorgimenti e alla Democrazia, che è ancora imperfetta e incompleta.
Il risveglio dell'Umanità, grazie alla nuova maturità dei cittadini, rende oggi possibile la continuazione e il compimento del processo.
Le opinioni pubbliche costringeranno la spinta evolutiva, istintiva e naturalistica, non più ad esercitarsi negativamente tra gli individui, ma ad orientarsi al servizio dell'intera Umanità.
Essa porterà alla libertà e alla piena esistenza di tutti, affinché ognuno possa estrinsecare la sua identità ed essenza in forma di interesse generale.
E questo semplicemente se vogliamo esistere e sussistere.
Altrimenti la Natura ci spazzerà via, come ha sempre fatto con tutte le altre specie egemoni, che non erano pervenute alla conoscenza ma si regolavano con la forza.
Mario Ragagnin
www.marioragagnin.net
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I Religiosi prenderanno in mano la situazione
Religioni diverse collaboreranno
a risolvere i problemi del mondo e a unire gli uomini
senza pretendere preventive intese totalitarie tra loro.
Saranno le soluzioni oggettive
a favorire le convergenze teoriche,
col cambiare lo scenario di sfondo
e dare nuovi significati alle parole
che oggi ci dividono e ci rendono nemici.
Le idee riveleranno la loro verità e validità
nell'espandersi a beneficio di tutti.
Le Gerarchie promotrici degli incontri ecumenici
amplieranno la propria egemonia
in forma di servizio per l'umanità,
liberata e unificata dall'informazione dei suoi diritti
e dalla denuncia delle colpe dei poteri.
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