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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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MALALAMORE

Post n°913 pubblicato il 13 Aprile 2011 da Praj
 

I testi di quasi tutte le canzoni d'amore - da sempre - parlano di rapporti patologici o quasi, tipo: muoio senza te, sei la mia pazzia, non posso vivere lontano da te, non mi lasciare mai, ogni secondo penso a te, ti pretendo, sei solo mia, ecc...
In sostanza esprimono relazioni basate sul senso di possesso, gelosia esagerata, attaccamento estremo...
E' solo questa la concezione dell'amore per la maggior parte delle persone? E' solo in questa retorica sentimentale, passionale, tragica, che tanta gente si riconosce, che comprende? Quando ci si interroga sullo stalking, sulle separazioni drammatiche, tormentate... io ravviso i semi anche in questa pseudo cultura amorosa.
Come supplire - a livello generale - a questa mancanza di educazione sentimentale, a questa incapacità di relazionarsi amorevolmente, di gestire consapevolmente i rapporti affettivi e la loro eventuale fine?
Può una popolazione crescere, lasciando alle spalle questa infantile visione dell'amore o lo può fare solo l'individuo con un personale cammino in tal senso?

 

 
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