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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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AVIDITA'

Post n°1045 pubblicato il 12 Luglio 2011 da Praj
 

Oggi più che mai, intorno a noi, dentro di noi, nel mondo, vediamo e percepiamo squilibri di ogni genere. Una delle cause che determinano tutto ciò è l'avidità individuale, che poi si proietta ed espande in altre forme, più o meno grandi, più o meno organizzate di aggregazione umana.
L'avidità ha le radici nella paura. Questa si nutre
dell'avidità di sicurezza, di avidità egoica centrata sull'ambizione, di avidità emotiva, economica e finanziaria e di tante altre forme di avidità, non esclusa quella spirituale, la quale è solo più sottile e meno visibile di quelle materiali.
Ma tutto ciò che si basa sull'avidità è inevitabilmente destinato ad entrare in crisi prima o poi, è destinato a causare squilibri ovunque si collochi, ovunque si ramifichi, ovunque regni. Perciò la somma di tutte le variegate avidità ha reso la realtà mondana così confusa e disarmonica.
E tutti noi, in varia misura, abbiamo concorso a renderla così com'è.
Avendo dunque origine nella paura – l'avidità - ne sarà sempre schiava e dipendente. Per questo non renderà mai possibile il pieno rilassamento, l'abbandono, la fiducia: in sostanza, essa non può che essere in contrasto con la giustizia, con la serenità e la gioia, sia individuale che sociale.
Che fare dunque per disfarsi dell'avidità, la quale porta nelle nostre vite solo disarmonie e squilibri, irrigidimenti e scetticismo?
Bisogna, secondo me, andare a scoprire le fonti della paura che la alimentano. E, ancora una volta, ci troviamo di fronte alla necessità di percorrere un viaggio in noi stessi per dissolvere quella paura originaria che è la sorgente di ogni sofferenza e che erroneamente cerchiamo di coprire, cancellare con ogni genere di avidità. Quella paura proviene dalla disconnessione con la dimensione Divina che portiamo in noi stessi. Risolvendo la nostra primaria paura interiore, oltre che a farci ritrovare la pace, saremo in grado poi di contribuire ad espandere questa attitudine fiduciosa intorno e facilitare un clima psicologico dove l'avidità – figlia dell'egoismo - avrà sempre minor peso.
Ciò permetterà sempre più a rilassare e armonizzare gli animi a tanti livelli, a far crescere una maturità interiore e consapevolezza spirituale, oltre che portare gradualmente più gioiosità, amorevolezza e giustizia sociale nel mondo.
Altrimenti, saremo destinati ad affrontare sempre più gravi e disastrose esperienze, sia personali che collettive, e a sopportare pesanti conseguenze, anche se differenziate, a cui nessuno potrà sfuggire.


 
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