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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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CREARE DAL NULLA

Post n°1317 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da Praj
 
Tag: Ikebana, Zen

Si narra che il maestro Zen, Rikyu, un giorno, ricevette un giovane monaco che gli portava in dono dei magnifici fiori. Proprio mentre i due entravano nella stanza del tè, i fiori sfuggirono di mano al giovane e, cadendo, lasciarono a terra tutti i meravigliosi petali e gli steli spogli.
Il monaco, addolorato, si scusava, ma Rikyu disse:” Entra nella stanza del tè”.
Davanti a quella nicchia destinata a quelle piante, Rikyu appoggiò un vaso di ikebana vuoto.
Vi immerse gli steli dei fiori e in terra, sul tatami, dispose armonicamente i petali. Tutto era bello, naturale, semplice. Disse allora al giovane monaco: “Quando mi hai portato questi fiori, erano Shiki. il fenomeno è fenomeno.

Cadendo, sono divenuti Ku, non c’erano più fiori. Il fenomeno è Nulla.
Secondo il senso comune, avrebbero potuto restare quali erano.
Il Nulla è “Nulla”. Ma ora abbelliscono la stanza. Ku Soku Ze Shik, Ku, Nulla è il fenomeno”.
Questo aneddoto riflette lo spirito insito nella cerimonia del tè.
Significa che lo Zen ci aiuta a comprendere che anche con ciò che sembra insignificante, l’esistenza può divenire stupenda.



 
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