Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

Area personale

 

Ultime visite al Blog

lenterisZanzarina11gocciadiluna_1964SemidiluceeamorePrajcassetta2magdalene57moon_IDesert.69antonella.2009Arianna1921chirizzi.interfruttaDoNnA.Sil_tempo_che_verraLavoro_Rino
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Ultimi commenti

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 154
 

 

Disclaimer:

 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
Le immagini pubblicate e i video tutte tratti da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Questo vale anche per alcuni brevi estratti di testo presi da alcune pubblicazioni, di cui però è sempre citata la fonte.
Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« CI VUOLE POCO PER CONFONDERESOLO L'ISTANTE E' PERMANENTE »

SII QUEL CAMBIAMENTO...

Post n°1852 pubblicato il 16 Febbraio 2013 da Praj
 

Non si può aspirare da una società più equa, armonica, se non ci sono uomini più giusti. Ogni comunità è più giusta, aldilà di qualsiasi ordinamento, forma di governo e legislazione, nella misura in cui la gran maggioranza degli individui sono più consapevoli e meno egoisti. Inoltre: tanto più il potere è delegato tanto più sono lontane le decisioni che ci riguardano e viene men il senso di responsabilità individuale. Oltretutto, la classe dirigente di una società è solo l'espressione della mentalità maggioritaria della popolazione.
Quindi, se si è interessati ad una autentica trasformazione sociale, che sia radicale nel senso della giustizia e dei rapporti umani, bisogna che sia la conseguenza del maturato cambiamento della gran maggioranza individui che la compongono. Cambiare solo la forma esteriore del sociale senza il cambiamento interiore individuale serve a ben poco e non fa che perpetuare le ingiustizie e le iniquità, facendolo soltanto in modo diverso. Come diceva qualcuno: sii il cambiamento che vuoi vedere! Concordo con questa importantissima affermazione di principio. Altrimenti, ogni aspirazione al miglioramento della comunità della quale siamo membri rimane sempre una utopia, una velleità sempre frustrata. Imparando ad autogovernarci consapevolmente, avremo sempre meno bisogno di essere governati verticisticamente, sapremo convivere e collaborare al meglio nell'interesse di tutti, in uno spirito di giustizia, equità e libertà. Dunque, in base a come e quanto cambia l'uomo a livello personale, la società può cambiare. Perchè questa non è altro lo specchio dei vizi e virtù, capacità e incapacità, dell'insieme delle caratteristiche umane e psicologiche di coloro che la sostengono.



 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963