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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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IMPARARE A DISIMPARARE

Post n°2013 pubblicato il 22 Giugno 2013 da Praj
 

Ciascun ricercatore accoglie o inventa un metodo adatto, lo applica a sé con serietà e sforzo, ottiene dei risultati a seconda del temperamento e delle attese, modella quei risultati in parole, li raccoglie in un sistema, stabilisce una tradizione e comincia ad ammettere dei seguaci nella sua "scuola di yoga". Tutto è costruito sulla memoria e l'immaginazione. Nessuna di tali scuole è priva di valore, e nessuna è indispensabile; in ciascuna si può progredire fino al punto in cui ogni desiderio di progresso va abbandonato per consentire passi avanti. A questo punto tutte le scuole sono dimesse, ogni sforzo cessa; l'ultimo passo si compie nella solitudine e al buio, finché l'ignoranza e la paura sono debellate per sempre.
Il vero maestro non imprigionerà il discepolo in un sistema predisposto; al contrario, gli mostrerà la necessità di affrancarsi da tutte le idee e gli schemi di comportamento, di essere vigile e serio, e di fluire con la vita, non per godere o soffrire, ma per comprendere.
Sotto la guida del giusto maestro, il discepolo impara a imparare, non a ricordare e obbedire. La nobile compagnia del satsang, non forma, libera. Attento a coloro che ti rendono dipendente! La maggior parte delle cosiddette "rese al maestro" termina in una delusione, se non in una tragedia. Fortunatamente, un ricercatore serio ed esperto saprà districarsi in tempo.
 
Tratto dal libro: "Io sono Quello" di Nisargadatta Maharaj - Ubaldini Editore





 
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