Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

Area personale

 

Ultime visite al Blog

lenterisZanzarina11gocciadiluna_1964SemidiluceeamorePrajcassetta2magdalene57moon_IDesert.69antonella.2009Arianna1921chirizzi.interfruttaDoNnA.Sil_tempo_che_verraLavoro_Rino
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Ultimi commenti

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 154
 

 

Disclaimer:

 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
Le immagini pubblicate e i video tutte tratti da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Questo vale anche per alcuni brevi estratti di testo presi da alcune pubblicazioni, di cui però è sempre citata la fonte.
Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« SCOPRIRE IL VALORE...UN VELO »

IGNORANZA SAPIENTE?

Post n°2249 pubblicato il 25 Febbraio 2014 da Praj
 

Ognuno di noi può trovarsi di fronte alle stesse situazioni difficili nella vita. Ma non è detto che ogni individuo non risponda diversamente alla condizione data. C'è gente che in condizioni difficilissime, con handicap di ogni genere, sa vivere in modo più sereno e appagato di altri che pur vivono nell'opulenza, senza problemi economici, fisici o ambientali. Ciò potrebbe essere anche la dimostrazione che ciò che conta, aldilà di casi estremi, è lo stato di coscienza di ognuno che fa la differenza.
In cosa consisterebbe questa differenza, sostanzialmente?
Secondo me, sta nella pienezza spirituale, non necessariamente religiosa, che un individuo porta in sé; nella saggezza acquisita, la quale gli fa trovare un senso profondo nell'esistenza, comunque sia. Cosa che non sempre la mera cultura razionalistica, filosofia speculativa, ideologia politica, sa trovare, offrire all'uomo. Ci possono benissimo essere due individui che, pur immersi in una stessa realtà, sia sociale che psicologica, possono avere un approccio, verso i problemi che pone l'esistenza, totalmente diverso. Gli occhiali coscienziali che potrebbero o che danno il senso alla loro vita saranno determinanti per come vedranno e interpreteranno il mondo e la dialettica delle cose, gli eventi con i quali si confronteranno…
Per me, chi riesce a godere con spirito positivo la Vita data, così com'è, qualunque sia il destino in cui possa venire coinvolto, senza pretese e aspettative, è gratificato da una serenità senza pari. Questo atteggiamento si pone esempio o specchio allo stesso essere umano vicino che, nelle medesime condizioni, vive frustrato e nella sofferenza psicologica. Questo semplice essere diverso mostra un altro modo di rispondere e affrontare le situazioni, ed è già di per sé aiuto. L’aiuto operativo e compassionevole è poi scontato: perché chi è appagato spiritualmente non può esimersi d’aiutare il suo simile. Non è capace d’ignorare il sofferente. Colui che guarda e si arrende alla Vita così com'è, in totale Fiducia del mistero che è chiamato a vivere, scopre una Grazia che gli illumina ogni situazione, per quanto dolorosa e disagevole sia. Questo comportamento positivo non trova il significato in una qualche forma di logica, ma sorge da un senso di gratitudine inesplicabile, che non è frutto del mero intelletto, ma solo in regioni profonde e insondabili che dimorano nella Essenza dell’ Essere. Da questo luogo non si reclama nessuna richiesta di giustizia, di equanimità… ma c’è un senso di unità trascendente, impersonale, di bellezza ed equilibrio superiore, dove anche la morte della propria persona non incute più terrore, né angoscia. Ciò permette di non farsi sopraffare dagli orrori che possono vedere intorno, ma anche di saper cogliere le meraviglie che stanno fuori e dentro di noi. Il solo sentirsi vivo si percepisce come un dono e un miracolo continuo. Poi, non saprei perchè a qualcuno ciò accade e ad altri no. Qui potrei rispondere che il mistero della Grazia forse si offre a chi è disposto ad accoglierla. Questo perchè ha rinunciato a comprendere il senso e il significato del mistero dell’esistenza, e che si è arreso all'Ignoranza metafisica… che poi scopre invece Sapiente?




 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963