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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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LIBERARSI DAL VELO DI MAYA

Post n°3064 pubblicato il 13 Aprile 2022 da Praj
 

La domanda di "illuminazione" è una falsa pista che, se perseguita, porta il ricercatore lontano dal sentiero che conduce ad essa. Il motivo è semplice: l'illuminazione non significa nulla fino a quando non la sperimenti "tu" stesso. Quindi, concentrarsi sull'idea di essa, senza l'esperienza diretta di quella dimensione sconosciuta, significa invariabilmente, perdersi nella fantasticheria e nelle proiezioni su di essa.
Allora siamo come lucidi sognatori che non hanno alcun controllo sulle creazioni del proprio inconscio. Sappiamo di essere intrappolati senza essere in grado di utilizzare alcuna conoscenza per risvegliarci. E così il sogno si trasforma lentamente in un "incubo". Mi sto avvicinando al risveglio? Non c'è modo di saperlo. Non vi è alcun punto di riferimento al di fuori del sogno. C'è la trasmissione di quella "conoscenza", ma che dipende in gran parte dalla fiducia... Anche se potessimo sapere che un risvegliato sta operando al di fuori dello stato di sogno, non ci può essere garantito che costui possa tirarci fuori dalla nostra condizione sognante, liberarci dal velo di Maya. L'ego ha una oggettiva difficoltà a lasciarsi andare... Forse è troppo tardi per molti. Forse molti sono troppo saldamente radicati nei sogni magici di potere, in rituali sciamanici, il loro ego è diventato troppo spiritualizzato, e il polipo (ego) è diventato troppo scivoloso e raffinato, per prestarsi al fatale atto chirurgico.

 
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