Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
|
Area personale
Menu
Ultimi commenti
Cerca in questo Blog
Disclaimer:
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
Le immagini pubblicate e i video tutte tratti da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Questo vale anche per alcuni brevi estratti di testo presi da alcune pubblicazioni, di cui però è sempre citata la fonte.
Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.
« Tu... scesa dalle stelle | Non è impossibile decide... » |
Paura di aver paura
Voglio precisare che questo post si riferisce alla paura psicologica, non quella istintiva, funzionale alla nostra sopravvivenza.
Avere paura di aver paura porta la paura stessa sempre più profondità, sempre più nascosta negli anfratti dell’inconscio.
Anticipandola, aggiungiamo ad essa l'ansia, l'angoscia... facendola diventare a volte persino terrore.
Quindi, quando ci assale, s'impossesa di noi, non dobbiamo respingerla con ogni mezzo, ma accettarla... come compagna di viaggio… per capire da dove proviene.
Se accettiamo tra l'altro di avere paura, questa, non trovando resistenza, pian piano diminuisce, si affievolisce...
Addirittura potremmo utilizzare, trasformandola, questa potente energia per farne un uso positivo, canalizzarla in un qualcosa di creativo.
Perciò, questa emozione non andrebbe bloccata, rimossa con qualche espediente tipo psicofarmaco, droga o alcool, ma alchemicamente e psicologicamente, trasmutata. I mezzi ci sono e appartengono alle Vie della ricerca interiore.
Ma il problema è che spesso non siamo in grado di accettare la paura: perché, per i modelli culturali che ci condizionano, dobbiamo essere sempre coraggiosi, dobbiamo dimostrare che non la temiamo, o che se anche la sentiamo è giusto agire lo stesso e fare come se essa non ci fosse. In pratica non rispettiamo il nostro vero sentire. Fingiamo di non averla per timore del giudizio, del biasimo sociale, parentale, amicale. Questo atteggiamento crea una scissione in noi, il quale ci fa sentire inadeguati con un disagio interno insostenibile, doloroso, che possiamo superare solo con un onesto e serio lavoro di auto comprensione e accettazione.
Se invece la rifiutiamo non siamo mai in grado di vedere cosa essa nasconde, cosa ci potrebbe insegnare se capissimo da dove proviene e il perché essa sorge in certi momenti.
Da un attenta meditazione su di essa potremmo comprendere cosa ci vuole dire, quale nostro attaccamento vi è ancorato, cosa pensiamo di perdere o cosa mette in discussione delle nostre sicurezze; o quali aspettattive non siamo in grado di pensare possano andar deluse...
E tante altri aspetti della nostra personalità, del nostro carattere che la paura ci può mostrare quando s’impone.
La paura, se rifuggita, è certo che si ripresenterà ancora sotto nuove vesti e in nuove occasioni.
Ma se accolta, accettata, osservata, studiata... può essere una buona maestra che ci conduce ai nodi irrisolti della nostra psicologia.
Nodi da sciogliere sui quali è impostata la nostra difficoltà di vivere la vita così come ci è data.
La paura dunque va trasformata, ma per essere trasformata necessita paradossalmente del coraggio di lasciarla entrare in noi, viverla per quel che ha da farci conoscere di noi stessi... per poi lasciarla quando ha esaurito il suo compito, ha svelato il suo messaggio.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:33
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:31
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:28
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:24