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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« NarcisismiMessaggio #370 »

C'è poco rispetto per gli anziani... perchè?

Post n°369 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da Praj
 
Foto di Praj

Guardandosi attorno ci si può domandare, alla luce di ciò che si avverte nella nostra società, perché tanti giovani hanno così poco rispetto degli anziani o adulti in età avanzata. 
Ora vorrei rilevare solo ciò che potrebbe riguardare la responsabilità degli uomini divenuti anziani in questo fatto. Do per scontato che il rispetto andrebbe dato a chiunque. Agli anziani in particolar modo: per le loro condizioni di fragilità e debolezza fisica e per mille altri validi motivi. Ma a parte questo, che mi sembrerebbe ovvio e minimo dovere, vorrei sottolineare uno degli aspetti di fondo che, a mio avviso, è alla base di questo triste e spiacevole fenomeno. Un importante interrogativo, a mio parere, è questo: non è che forse i giovani d’oggi non rispettano sostanzialmente gli anziani perché questi non offrono, in generale, motivi per cui il rispetto sia sincero? Se lo sono davvero guadagnato il rispetto reale, dovuto alla stima profonda e ammirazione?
Se lo sono meritato con qualcosa che va oltre il mero fatto anagrafico, o dovuto a conformismo educativo, norme etico-morali riferite a valori tradizionali, o semplicemente dettato da riconoscenza opportunistica per essere stai allevati e mantenuti… o forse anche viziati? Con questa domanda, apparentemente scandalosa per il luogo comune, gli anziani si dovrebbero confrontare per non essere sgomenti dinnanzi alla penosa situazione che si trovano a subire.
Perché ciò che serve è un vero rispetto, non  formale, un rispetto dovuto all’esperienza di un vissuto significativo, che può essere d’esempio e insegnamento, pur nella diversità dei tempi che mutano.
Un vissuto… e ora una presenza equilibrata e cosciente le quali facciano sorgere naturalmente il riconoscimento di trovarsi di fronte ad una fonte di saggezza, di conoscenza e memoria insostituibile a cui far riferimento. Mai da sprecare o sottovalutare. Solo in questo caso diviene un fatto spontaneo e interessante l’ascolto di chi ha preziosa esperienza da donare. I giovani avrebbero bisogno di tantissimi anziani autorevoli di questo genere. Sarebbero meno disorientati o persi. Avrebbero delle guide che li aiuterebbero a non smarrirsi nei meandri di questa caotica quanto confusa società. Ma, purtroppo, per essere anziani di quel tipo, bisognava avere maturato una certa consapevolezza durante la vita.  Cosa che spesso non è stata fatta. Cosa che in altre culture, con ben altre basi che quelle consumistiche e edonistiche, non accade. 
Ed ecco uno dei motivi, chiaramente generalizzando, del venir meno del rispetto. Situazione che porta malessere, disagio, sia per i giovani che per gli anziani.
E ogni cosa non succede per caso. Ciò che si semina... si raccoglie.

 

 
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