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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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L'indefinibile Tutto ciò che E'

Post n°438 pubblicato il 21 Maggio 2008 da Praj
 

Spesso, riguardo a ciò che s'intende quando si usa il termine Dio, riscontro un interminabile confronto fra atei e teisti che non trova il punto d'incontro fra i rispettivi punti di vista. Aspetto a mio avviso però superabile se non si contrappone la  materia alla spirito. Per me invece, Dio è il Tutto ciò che è manifesto e immanifesto, vita e morte. E' il Ciò che E'.
Esso dunque non è definibile da nessun concetto... è ineffabile.
Si può solo alludere ad Esso poeticamente, scientificamente o filosoficamente, attraverso metafore, simboli... e, al massimo, proiettare su di Esso la nostra immaginazione, fantasia. Anche la negazione di Dio stesso è contenuta nella sua modalità d'Essere e di auto pensarsi.
Però, anche se non possiamo definirLo, concettualizzarLo, dato i limiti evidenti della mente umana, possiamo esserLo.
Quindi, essere realmente atei, secondo la mia visione, è impossibile. Però siamo liberi di pensarlo.
Siamo stati condizionati a concepirLo altrove, lassù... come "Persona".
Ci hanno educati  pensarlo come un Dio che è separato dal ciò che è;  ci hanno offerto una percezione di Dio-Totalità che è spiritualmente abbastanza infantile, secondo me.
La nostra formazione spirituale, spesso si rifà a "verità" rivelate, le quali non favoriscono certo la possibilità di sentire e vedere il Divino ovunque, dentro e fuori di noi. Dio invece è qui e ora, in ciò che accade, sempre. In quest'ottica dunque anche l'ateismo non ha senso, perchè nel sentirsi Uno con tutto il ciò che è anche la materia viene spiritualizzata, così come lo spirito viene materializzato. Questo sentire avviene nel Silenzio della mente discorsiva, la quale crea l'illusoria separazione e non aiuta a sentire quest'unità.
Questo Uno senza secondo è sia assoluto e trascendente che relativo e immanente. Esso contiene ogni polarità e ogni apparente contraddizione.
E' relativo, quando si manifesta nella dimensione cosiddetta materiale, facendosi percepire come duale. E' assoluto quando c'è il Silenzio metafisico che va oltre la mente egoica.
Noi siamo come onde: siamo apparenze passeggere dell'infinito Oceano dell'Energia cosmica ( Dio, Tutto...)
Essenzialmente siamo come l'Acqua. e come Oceano siamo eternità anche se ci dissolviamo come onde.
Perciò essere in sintonia, tutt'uno, con la Natura infinita, diventa un espressione di "religiosità" profonda.
In questa comprensione, non c'è più bisogno di una mera credenza in qualcuno o qualcosa d' invisibile da adorare lontano e separato da noi. Perchè realizziamo che nel Dio-Tutto siamo immersi, o meglio siamo forme, e da Esso siamo sostenuti in ogni momento. Saperlo e sentirlo trasforma il gusto e senso dell'esistere. In questa profonda consapevolezza ogni atto e pensiero diventano Sua naturale e sacrale espressione.
Perchè senza il separativo senso dell'io tutto è Dio.

 
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