Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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L'ACCORDO NON E' OBBLIGATORIO

Post n°1070 pubblicato il 25 Luglio 2011 da Praj
 

Ovviamente qualcuno che mi legge non è d'accordo con ciò che scrivo, con la mia visione... 
E chi mai gli impone d'essere d'accordo?

A me va bene lo stesso. Perchè dovrebbe infastidirmi o altro se non egli non è d'accordo?
Non è e non sarà l'unico. Così è la vita, da sempre.

Non c'è problema quando non si è obbligato ad esserlo. Ognuno parla secondo la propria esperienza, la propria comprensione, la propria realtà interiore, la propria inclinazione...
Noi non siamo gli autori delle azioni, in senso metafisico secondo una filosofia non dualistica, è vero. Però ciò ha una valenza diversa quando è realizzato direttamente e non un sentito dire, qualcosa che si è letto... Diversamente, è solo una nuova credenza dell'ego. Una nuova concettualità con cui l'ego può sbizzarirsi, giocare, fondare un suo nuovo sottile dominio e sabotare la crescita propria e altrui.
Che ognuno faccia se gli va - una disamina onesta con se stesso e veda da quale luogo fa questa affermazione. Sono d'accordo che non c'è agente personale, che non c'è bisogno di meditazione, di essere discepolo e di disciplina, che non c'è risveglio, illuminazione, ecc... ma questo lo si puo' dire col cuore solo quando tutto ciò è detto in piena consapevolezza e riconoscimento di Chi si E'. Quando questo riconoscimento è accaduto e si va espandendo, allora questo "non agente personale" non può più cercare conflitto, antagonismo, divisione... perchè dimora nella pace, armonia, accettazione, sa chi è anche "l'altro".
Quindi, a buon intenditor... non interessa continuamente lottare e accanirsi contro i "falsi risvegliati" quando sono loro i primi a sapere che non esiste quel genere di risveglio così come lo intendono mentalmente coloro che ancora lo stanno sognando.


 
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Commenti al Post:
fioreselvatico3
fioreselvatico3 il 25/07/11 alle 11:04 via WEB
Si,ma è una fortuna trovare chi non è d"accordo, costui amplia la nostra visione,oppure è un disperato commento di aiuto,per ampliare la propria visione.Al contrario chi ti conferma,non ti porta niente,solo ristagno,fine dell"eterna crescita
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/07/11 alle 09:23 via WEB
Sì, ne convengo. Non direi che è proprio una fortuna, ma piuttosto un'occasione per vedere, per sentire ciò che al contrario perderei come opportunità, per confrontarmi, specchiarmi, per dare o ricevere attraverso emozioni e pensieri che esulano da una routine, da percorsi conosciuti. Un sorriso :)
(Rispondi)
Speedtriple_One
Speedtriple_One il 25/07/11 alle 13:15 via WEB
Secondo me questo tuo post è scaturito dall'inaspettato...non pensavi di trovare sulla tua strada persOne che fossero in disaccordo con te o più sempliceMente trovassero da ridire a certe tue impostazioni diu pensiero...e quindi amplii questo disappunto con questi versi che appaiono ancor più veri sulla tua persona e che appunto confermano che nessuno è più di nessuno...come già ti dissi il sol fatto di mettersi in gioco deve precludere l'ipotesi che a qualcuno non piaccia il tuo gioco o più sempliceMente metta qualche bastoncino al tuo semplice scorrere...sta a te crescere e migliorarti e nel contempo migliorare chi ti critica o non è in accordo...per quanto riguarda il titolo e l'impostaziOne sempre a mio parere sembra quasi un consiglio a taluni...che forse già lo sanno! ^__^
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/07/11 alle 09:56 via WEB
Non direi, Turi. Conosco questo genere di "ostacoli", questo tipo di disaccordi. Li ho già incontrati anche in alcuni forum frequentati in passato. Certamente mi aiutano e stimolano a lavorare su parti di me ancora da smussare, levigare, correggere. Non che queste parti siano sbagliate in sè, ma mostrano evidentemente dei limiti quando hanno a che fare con forme comunicative non abituali, sintoniche, affini. Vorrei chiarire però l'equivoco che può far pensare che io mi senta un qualcuno che si sente superiore ad qualcun altro, che voglia fare il "maestro". Se posso dare o avere dato questa sensazione, vedrò di lavorare su questo aspetto comunicativo affinchè - quando questo non sia una mera proiezione fatta su di me e che non mi appartiene - venga migliorato, se non proprio superato. Tutto ciò per il semplice fatto che io sento di avere solo una lunga esperienza maturata lungo un cammino spirituale che amo condividere, ma nessuna velleità magistrale. Nessun interesse: nè economico, ne psicologico... solo voglia e piacere di esprimere ciò che ho dentro, maturato, a chi questo mia semplice offerta in qualche modo risuona, o dalla quale si sente un po' toccato. Questa è già la mia ricompensa. Se a taluni ciò può non piacere, ed è legittimo, ribadisco che non sono obbligati a leggermi o cercare necessariamente di avere uno scambio, un dialogo con me. Gli interlocotori possono essere altri più interessanti, probabilmente più interessanti e molto meno "saccenti" di quanto io possa apparire. Per cui, invito coloro che non sono in accordo con me di ignorarmi o, invece, cercare di condividere in modo costruttivo, onde evitare sprechi d'energia che non intendo assecondare, alimentando polemiche che non m'interessano. Un sorriso :)
(Rispondi)
 
 
Speedtriple_One
Speedtriple_One il 26/07/11 alle 13:57 via WEB
Esaustivo...sorriso anche per te ^___^
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 26/07/11 alle 14:00 via WEB
... ^___^
(Rispondi)
devarishi
devarishi il 25/07/11 alle 14:54 via WEB
ciao Praj sarò un po' provocatoria ma in senso positivo. Tu ti metti a disposizione in questi spazi aperti di discussione, di chi è d'accordo con te o di chi non lo è ?? o di entrambi ?? Ti dico onestamente che leggendo su Facebook tutta quella marea di "risvegliati" che parlano continuamente con frasi fatte (siamo uno...amore è ciò che siamo...ecc) a volte preferisco una sano contradditorio motivato dal desiderio di confronto sincero. Non lo so, Praj. Credo che questo "territorio spirituale " sia una terra molto difficile da percorrere, prima di tutto perchè non c'è una terminologia appropriata, cioè nuova. Se si dice SPIRITUALITA' su 15 persone , ognuno le attribuirà un significato diverso. Poi perchè si sta poco a considerarsi "risvegliati" (non parlo di te ovviamente) ..a riempirsi la bocca di certi termini del caso e si rischia così di ...parlare di nulla pur in totale...accordo. Che ne pensi...?? ciao lara :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/07/11 alle 12:11 via WEB
Ciao Lara... certo che mi metto in discussione! Però lo faccio sulle modalità di comunicazione, di comportamento, di relazione, non su quello che è una realizzazione interiore vissuta come incontrovertible e che rinonosco come Essenza e Centro di ognuno. Il problema è nella periferia, nella quale purtroppo siamo costretti ad usare - ancor di più in ambito virtuale - parole e concetti che, come puoi vedere sono elementi che spesso danno un senso di separazione più che di unione. Per quanto riguarda quei che tu chiami "territori spirituali" capisco che possa emergergere un certo sconcerto quando si riscontrano incoerenze, situazioni, che sembrano smentire le belle parole che vengono sparse o conclamate. Non posso quindi rispondere di altri che non conosco, di realtà spirituali che non pratico. Perciò suggerirei, aldilà del fastidio o della delusione che si può provare di fronte ad aspetti che che non ci convincono, che ci lasciano perplessi, di ritornare a noi, a guardare in noi stessi piuttosto che "giudicare". Certo, i fenomeni che tu poni in rilevo esistono, ed esisteranno sempre, fanno parte delle scorie dell'ego spirituale che molti noi conoscono o impareranno a conoscere. Tuttavia, non indugerei su ciò per giustificare il fatto che invece il punto sia sempre il tentativo di sviare il lavoro su noi stessi, dentro noi stessi. Ogni occasione è buona: l'altro, casomai ci fa solo da specchio, non è mai la causa di ciò che ci disturba. Quando l'altro non commette abusi, manipolazioni, prepotenze, coercizioni... siamo sempre liberi di non dare al suo gioco - ritenuto negativo o egocentrico - di non daregli energia, di lasciarlo ai suoi eventuali "deliri". Ripeto: che ci importa se un l'alto di dichiara di essere quello che in effetti non è? Ciò che conta è sempre ciò che succede in noi, cosa impariamo noi da ogni esperienza, da ogni situazione, per crescere. In questi anni ne ho visto e ne ho lette di cotte e di crude, per cui non c'è nulla che mi sorprende, o almeno non mi sorprende più di tanto. Il contraddittorio è buono, secondo me; dovrebbe però riconoscere la dimensione dell'esperienza vissuta. Riterrei utile avere da parte di chi è all'inizio di un percorso o avendo avuto solo un percorso breve un disponibilità all'ascolto, all'apertura. Sarebbe molto apprezzabile lo stato di ricettività, la quale non pretende di confrontarsi come se questa esperienza differenziante non ci fosse. Ciò non implica nessuna ammissione di superiorità - che in senso esistenziale e spirituale proprio non c'è e non ci può essere - ma solo la presa in carico di un dato di fatto esperienziale. Io non mi metterei mai a discutere con un insegnante di alpinismo, di pianoforte o con chiunque sia abbastanza esperto in un qualsiasi campo, volendo mettermi sullo stesso piano in confronto. L'unica cosa che potrei casomai obiettargli sarebbero i modi con cui mi passa la sua competenza, esperienza, sicuramente più ampia della mia. Infine, sul termine "risvegliati": esso è un termine indicativo che può essere mal interpretato. Diamo comunque il beneficio della obiettiva difficoltà di trasmettere o cercare di comunicare ciò che è quasi impossibile comunicare con le parole a chi non non ne ha fatto esperienza diretta. Siamo quindi in territori "nuovi" con cui ognuno deve imparare a come muoversi, esprimersi. In Fiducia, ti sorrido. :)
(Rispondi)
 
 
devarishi
devarishi il 26/07/11 alle 14:24 via WEB
ciao Praj inizio dicendo che io ti stimo molto. Se non c'eri ti si doveva inventare (eh..eh) nel senso che dai voce (autorevolmente) ad un sentire che si sta diffondendo (per fortuna) e che evidentemente rispecchia un autentico RISVEGLIO comune delle coscienze. Chiaro che poi ogni mutamento ha le sue difficoltà, i suoi adattamenti, le sue crisi ecc. Condivido assolutamente la necessità primaria di guardare a se stessi comunque e sempre. Chiaro che non è la trave nell'occhio dell'altro che mi fa male, ma la pagliuzza nel mio. Però, Praj, posso capire anche la confusione di tanti di fronte a qualcosa che hanno "percepito" ma che non riescono a realizzare pienamente. E la confusione spesso si esprime malamente, "sgarbatamente", in modo provocatorio proprio perchè è in cerca di una chiarezza che non trova. Tu, evidentemente, rappresenti una guida verso cui, magari inconsapevolmente, si proiettano aspettative esagerate, inadeguate...che evidentemente devono essere ridimensionate se no scattano risentimenti e delusione. In qalche modo vorrei dirti...non chiudere le porte forse a chi ha più bisogno di un punto di riferimento. ciao lara
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 26/07/11 alle 14:54 via WEB
Ciao Lara... innanzitutto ti ringrazio per la stima, dato che è una cosa che apprezzo sempre quando è genuina come nel tuo caso. Vorrei rimarcare che io però non mi pongo come guida di nessuno. Anzi, avverto gli amici dal guardarsi di chi si propone come guida. Qui c'è nient'altro che un vissuto che si estrinseca con degli scritti, aforismi, poesie, o affermazioni in genere. Poi c'è un interscambio - il quale accade attraverso i commenti - che è disponibile con chi ci sta, a chi interessa. La "confusione" che puoi trovare in giro fa parte di un processo di fermentazione collettiva e individuale frutto di un'autonomia di ricerca che va espandendosi. E' una espressione, talvolta anche caotica, di nuove energie che hanno trovato vie originali, anche anarcoidi, di espressione. Si sono aperti davvero nuovi territori, che molti esplorano senza le necessarie bussole. Talvolta, si può ben vedere che sono forme di esaltazione sconclusionata, a volte fanatica, altre volte delirante. Tuttavia, credo che questo pullulare di nuovi fermenti abbia in sè anche qualcosa di postivo: sicuramente una sorta di entusiasmo spiritualmente infantile dovuto allo svincolarsi di cappe religiose che hanno avuto l'egemonia per molti secoli, impedendo ad ognuno di fare una propria ricerca senza sentirsi discriminato o fuori posto. Questo ribollire magmatico, probabilmente, prepara fasi di decantazione nella quali si evidenzierà una maggior chiarezza e in cui gli aspetti più deleteri di questi manifestazioni lasceranno il passo a realtà più genuine, più lucide e meno invasate da supposte verità, pseudo illuminazioni o risvegli interiori. Il bisogno di autentica spiritualità è una esigenza che si sta facendo strada in sempre più persone. E' evidente che questo processo così tumuluoso possa causare anche fenomenologie non sempre positive, scorie di una conoscenza non ben assimilata. Lasciamo dunque che sia, dando il nostro contributo, improntato a correttezza e onestà, verso noi stessi in primo luogo e, inevitabilmente, verso il prossimo. Buon pomeriggio, amica Devarishi. :)
(Rispondi)
lenteris
lenteris il 25/07/11 alle 16:59 via WEB
Io credo che: tutti noi siamo aspetti del mondo. La diversità è un valore, una occasione di confronto creativo. L'impegno individuale è azione corale (co-creazione) per la realizzazione. Cooperare vuol dire saper comprendere e accettare e abituarsi alla visione ampia, estesa, a largo spettro sulla totalità. Serve la disponibilità alla collaborazione e la mobilità nel pensiero, il comprendere la diversità come occasione di ricchezza, il riconoscere e armonizzare le note diverse. L'orchestra si esprime proprio per diversità di suoni. Serve l’empatia e il cuore aperto. La meta è cercare insieme, capire cosa stiamo cercando insieme. Non serve tanto il riconoscimento, anche se di alto livello evolutivo, serve forse riconoscere di far parte del tutto come un frattale. E’ solo una diversità di grado, ma il tutto è come me. Questo io credo pur emozionandomi quando il mio archetto ne incontra un altro fratello gemello con cui suonare ogni tanto all'unisono. Praj grazie per questi suoni, per le tue partiture, per il pentagramma che offri, per l'armonia e il calore che dispensi tra queste pagine di risveglio interiore. Un accordo in sordina da tua sorella musicante :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/07/11 alle 12:21 via WEB
Non posso che apprezzare il tuo splendido intervento "ecumenico", sorella Silvia. Il tuo talento è, fra altri, anche questa morbidezza, gentlezza e acquea fluidità. Non mi resta che ammirare - oltre che imparare - questo tuo porgerti delizioso, ringraziandoti per lo spirito unitario che diffondi, generosamente. Un sorriso :)
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spersadiillusioni
spersadiillusioni il 25/07/11 alle 20:34 via WEB
Al mondo cè tanta gente, tra tanta gente ci sono molti templi, chiese, filosofie, modi di pensare e modi di essere, tra tutti questi modi ognuno come ho già detto in qualche altro post avrà una risonanza, una vibrazione a secondo del luogo, delle persone, della filosofia che sceglie di seguire o di confrontare, Ma quando qualcuno in questo mondo abitato da molte persone, da molti risvegliati, o da molti credenti o non credenti sceglie qualcosa visto che ha la possibilità di scegliere, solitamente si avvicina a chi è più vicino al suo essere o come dice lenteris incontra suoni che possono vibrare all'unisono. Poi ci sarà da accordare gli strumenti e questo ok, ci sarà da smussare da una parte o dall'altra gli angoli non troppo perfetti, ma continuare ad entrare in luoghi dove nulla vi è che combacia con ciò che stiamo cercando, vivendo, o che non possano essere utili nè da una parte nè dall'altra, è un'inutile perdita di energia. Non mi riferisco a nessuno in particolare, ma solo un mio commento leggendo il post e i commenti dove noto non ci sia gran che affinità. Personalmente entro in questo blog, perchè ho delle risposte o delle domande in cui trovo una risonanza di suoni come espone lenteris sopra. Se in un certo qual modo non trovassi più nessun tipo di vibrazione, volterei pagina e cercherei altrove risposte o domande da fare ad altri personaggi. Se portassi la taglia 50 e continuassi ad entrare in un negozio dove vestono fino alla taglia 42, sarebbe per me masochismo puro continuare a cercare di infilarmi i pantalni che nemmeno mi piacciono e mi starebbero veramente stretti, non direi puntando il dito al negoziante voglio la taglia 42..perchè so che vestono dalla 46 alla 50 semmai mi metto un attimo ad osservarmi e vedere se ho bisogno di una dieta..diversamente cambio negozio che senso avrebbe un bel vestito se poi non mi piacciono i fiori e non posso indossarlo perchè a me stretto così come in quel preciso momento il mio essere è? Ciao Praj Tu che taglia porti?? hahah . Grazie del Post e grazie di esserci .
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Praj
Praj il 26/07/11 alle 12:36 via WEB
Che taglia porto? Taglia forte! ... ahahah! A parte gli scherzi, cara Ester, mi piace molto il tuo apporto, il tuo esserci senza pretese: dai e prendi quel che ti va bene, sapendo con chiarezza e con un senso di fiducia che nessuno è qui per dirti cosa fare o non fare. Quello lo puoi saper solo tu, quando ascolti il tuo cuore, la dimensione più intima di te stessa. Qui trovi solo chi ti rimanda in quel luogo, chi cerca di ricordarti Che sei, aldilà delle apparenze alle quali il nostro ego ama identificarsi. Allora, fra noi non ci può essere conflitto perchè il rapporto è chiaro e onesto. Accade in tranquilla spontaneità e da ad entrambi un pacifico senso di connessione, di bella amicizia virtuale. Ognuno dei due è contento di questo scambio, totalmento libero, liberamento scelto e apprezzato. Per cui, di fronte a ciò che fino ad ora mi ha gratificato non posso che esprimere la mia gratitudine a chi ha offero la possibilità di questo positivo rapporto. Grazie a Te, dunque, cara amica virtuale. Ciao! :-)
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MaggaBaba
MaggaBaba il 26/07/11 alle 10:08 via WEB
il disaccordo è solo dato al senso dell'ego, all'identificazione e proiezione delle vecchie immagini mentali pervenute.. tolto quello spazio fastidioso, come non essere nella sotanza in Accordo e in Amore?
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/07/11 alle 13:26 via WEB
La comprensione a cui alludi, Magga, è il frutto di una maturazione avvenuta. Pochi, prima ciò sia accaduto, sono disposti a prendersi questa responsabilità. Pochi sono in grado di grado di vederlo; meno acora quelli intenzionati a superare quelle identificazioni e proiezioni, a lavorare seriamente su se stessi per avviarsi verso quell'Amore. E' un sacrificio che lego non è intenzionato a concedersi. Un sorridente ciao! ;-)
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ormalibera
ormalibera il 26/07/11 alle 21:48 via WEB
un bel post, quando si riesce ad amare allora dormienti e desti sono visti solo come fratelli, compagni di viaggio un sorriso
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Praj
Praj il 27/07/11 alle 09:01 via WEB
Quando ci si Risveglia, non si può fare altrimenti: si ama Colui che ha ricordato Chi é allo stesso modo di colui che lo ha dimenticato. Perchè si ha compreso che sono lo stesso Uno di cui si è tutti espressione. Bonjour! :)
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teatROM
teatROM il 28/07/11 alle 10:50 via WEB
Caro Praj, come già ti scrissi ed in parte condivido le tue qui parole,non è possibile riconoscere un risvegliato dalle parole o dal comportamento,proprio perchè ogni uno si risveglia alla propria natura,che poi rispecchia il proprio percorso e come tu dici le proprie inclinazioni,la provenienza e le esperienza maturate,e per quanto vero che apparteniamo all'uno che fa di noi un tutto con le stelle i fili d'erba le mosche e la varietà infinita di questa manifestazione (esperienza da me ampiamente esperita), il percorso di ogni uno è unico e irripetibile,come è unica e irripetibile la natura,come unica e irripetibile ogni rosa,ogni albero,ogni filo d'erba,se vai in un bosco osserva gli alberi,trovane uno identico,così noi siamo...ci può forse separare una grande diversità di percorso e linguaggio,ma tutto qua. Le parole possono nascondere un ripetitore, cosi come i comportamenti possono celare ottimi attori usciti dai new seminari dello spirito....dovremmo forse vederci negli occhi,ahahhaa ciao e comunque ti auguro una buona ed infinita crescita, perchè come tu credo sappia solo le cose morte si fermano, torno al mio orticello se no lo trascuro troppo e non mi cresce piu nulla. per i "miei gusti" resti troppo contorto ma ti leggo volentieri,ma se a molti piaci,che problema c'è, la realizzazione il risveglio, è cosi semplice, ri ciao!!!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 28/07/11 alle 12:43 via WEB
Lungi da me riconoscimenti esteriori, pongo però la domanda: può sapere un ricercatore spirituale di stare di fronte ad un Risvegliato spirituale? Secondo me, no, non è possibile. Al massimo può forse percepire un qualcosa di non ben definito, una risonanza, solo perché toccato dal carisma di quest’ultimo, ma non può essere certo di riconoscerlo come tale. Non ha i requisiti idonei. Quand’anche cercasse di definire le caratteristiche necessarie per essere in grado di individuare un vero Risvegliato alla Consapevolezza, constaterebbe che è una operazione improbabile, forse impossibile. Gli manca ancora la Visione metafisica. Un essere che ha realizzato la totale presa di Coscienza della sua natura Essenziale, riconosciuta come identica al Sè, anche se può essere semplice e ordinario nella forma e apparenza, non ha un comportamento prevedibile e definito. Poche o nessuna possibilità è offerta per scoprirlo a chi non abbia un livello di consapevolezza più o meno equivalente. Va detto anche che l’illuminazione non necessariamente rende Maestri. Quindi ci sono risvegliati a se stessi ma che non si manifestano come Maestri. Quello che fa Maestro un Risvegliato è che un ricercatore, possedendo le giuste qualificazioni, gli si avvicini in modo adeguato e fiducioso, e che sia intenzionato a raggiungere il Risveglio secondo le sue indicazioni. Solo allora potrà essere ritenuto Maestro. Che poi sia mentore di una o più persone non importa agli effetti del ruolo che va a rivestire. Questo fatto però non appartiene alla dimensione spirituale del Risvegliato, ma solo alla sfera mentale del ricercatore. Il Risvegliato non per questo cercherà d’instillare convinzioni nel ricercatore che gli si accosta; né lo potrebbe - perché ormai privo di una egoicità che impone – sia perché essendo Uno con la Realtà assoluta non può certo dividerla e rappresentarla in opinioni o concettualizzazioni. Questo vuol dire che se anche incrociassimo un grande Realizzato potremmo anche non notarlo o, probabilmente, potremmo essere stupiti dal suo modo di essere perché non consono all’idea, alle aspettative, che abbiamo di un Risvegliato. Questo fa sì che circolino fra noi molti più Risvegliati di quanto ci si possa immaginare. Ma che non li riconosciamo perché non siamo ancora pronti, qualificati, per riconoscerli. Per il resto, per quel che ti appare come poca semplicità, contorsione, non so che dire, dato che è il mio modo d'esprimermi. Devo tuttavia registrare che ad altri invece ciò non appare tale. Buon lavoro dunque nel tuo orticello. Probabilmente è meglio che impieghi il tempo in quella utile e nobile attività oltre che cercare a modo tuo, seguendo un tuo sicuramente valido percorso, piuttosto che perdere tempo a leggermi. Ciao! :-))
(Rispondi)
 
 
teatROM
teatROM il 29/07/11 alle 13:21 via WEB
Caro Praj, nulla è mai tempo perso se svolta in Coscienza, mai ho affermato ciò :)....come detto, nel tempo libero ti leggo volentieri,ma non decido nulla, mi sveglio al mattino e lascio che l'esistenza si dispieghi attraverso di me,lungi da me fare progetti a priori sul che farò oggi o tra poco,o sul giudicare chi ama il tuo modo di esprimerti; trovo costruttivo passatempo condividere e confrontarsi,foss'anche solo per gioco (la giocosità il sale e l'essenza della vita),se nel modo idoneo,utile a entrambi. Forse la differenza di linguaggio e di percorso non ci permette di comprenderci, ma condivido pienamente ciò che dici,rispecchia le mie parole e la mia esperienza,solamente un Risvegliato riconosce un altro Risvegliato..ecc...: "può sapere un ricercatore spirituale di stare di fronte ad un Risvegliato spirituale? Secondo me, no, non è possibile......"...il resto non lo riporto perchè già lo hai detto tu in modo molto chiaro e preciso. Ma "desidero" precisarti:lo condivido poichè esperisco la tua identica testimonianza. Come ti scrissi,e riportato nel mio blogg,le sole parole od il comportamento nulla hanno a che vedere con il risveglio...parafrasando Osho: un Buddha mangia, dorme, parla, come te........è il sentire quel qualcosa,lo chiamo naso,intuito,sentire sottile,chiamalo a modo tuo,ma Quello è! Ogni uno ha il suo modo di esprimersi, solamente non lo trovo sempre adatto ai miei gusti,ma vengo qua,come vado altrove,per arricchirmi della infinita varietà che la vita offre :), ciao bel Praj ahahhaa
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 29/07/11 alle 16:17 via WEB
I gusti sono gusti, capisco... ma ciò non ha nulla a che vedere con l'Essenzialità. Sapessi quante cose non si pecepiscono perchè dominati dai gusti personali. Ciao! :-)
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teatROM
teatROM il 30/07/11 alle 11:49 via WEB
Verissima questa cosa,infatti parlo di gusto e so che riguarda la superficie,tu non hai gusti? o preferenze?come lo preferisci il gelato per esempio? io non lo mangio; certo, l'essenzialità ingloba tutto e ogni cosa,priva di giudizio dimora nel silenzio,tu appartieni a me,come io a te. Grazie per lo spunto Praj
(Rispondi)
gardenparks
gardenparks il 01/06/12 alle 17:18 via WEB
Most courier companies pay a fee if you incorrectly celine bag label a packet. This is because the supply is inevitably a part of their time to waste. How much of that time wasted will depend on how far the delivery process they realize that an error was made in addressing the package.
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