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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« LA VIA CHE VINCE SEMPRENATURA UMANA »

CAMBIAMENTI IDEALIZZATI

Post n°1892 pubblicato il 15 Marzo 2013 da Praj
 

E' curioso osservare coloro che dicono che è possibile cambiare comportamenti nel confronti delle persone in generale, ma soprattutto verso quelli con cui hanno o hanno avuto relazioni particolari, negando perciò il determinismo e affermando perciò la propria libertà di scelta...
E' strano dunque vedere che nei fatti poi pratichino invece i soliti comportamenti, riproducano gli stessi giudizi e pensieri...
Allora mi chiedo: se si sentono e credono così liberi, perchè a non sono in grado di cambiare effettivamente?
O il cambiamento può esistere, ma è sempre l'altro che lo deve fare o è possibile che lo faccia?
Per quanto mi riguarda il problema non sussiste perchè mi sento completamente determinato in ciò che sono, come penso sia per tutti, e non credo nel cambiamento, ma solo nella comprensione e accettazione del ciò che è. Questa comprensione e relativa accettazione sono per me i veri presupposti che permettono trasformazioni effettive; sono i soii e reali elementi che favoriscono un accadere di prospettive nuove.
Questa comprensione scardina le presunte volontà personali e libera energie bloccate da credenze egoiche illusorie.




 
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Commenti al Post:
Praj
Praj il 15/03/13 alle 19:45 via WEB
Perchè non è possibile il cambiamento qui e adesso e si rimanda al percorrere una strada ancora lunga, pur rendendosi conto che certi meccanismi sono veramente duri a morire? Non è questa un'implicita ammissione ( purtroppo parziale per essere trasformativa) di una sorta d'impotenza personale?
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 15/03/13 alle 19:48 via WEB
... anche ciò che diviene è un accadere non determinato da noi, anche se a noi sembta di aver operato in tal senso. Proviamo a considerare (o meglio meditare) questa ipotesi, senza sentirci sminuiti. ma bensì accresciuti nel nostro sentirci Uno con l'insieme del ciò che è. Sentirci Universali.
(Rispondi)
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