Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Cosa s'intende per "Consapevolezza"

Post n°360 pubblicato il 16 Novembre 2007 da Praj
 

Dato che in questo blog si fa spesso uso del termine Consapevolezza, vorrei esporre delle considerazioni che condivido pienamente e che possono essere chiarificatrici, per ciò che intendo anch’io quando uso la parola “Consapevolezza”. Si può dire che è uno stato non duale acquisibile solo tramite esperienza diretta e non attraverso parole… ma che ora è doveroso e inevitabile tentare di esprimere quella realtà con le parole… Bisogna inoltre rammentare che queste parole sono solo il dito che indica la Luna.

Cosa significa consapevolezza, dunque?

- non è pensiero: essere consapevoli non vuol dire pensare o essere introspettivi. Se si pensa non si riesce ad essere consapevoli; la consapevolezza è l'esperienza diretta di ciò che accade senza passare per il pensiero.
- non è concentrazione: la concentrazione è attenzione focalizzata sul punto che si sta analizzando escludendo tutto il resto.
- non è valutazione ma assenza di valutazione e di giudizio, la consapevolezza è osservazione senza giudizio.
- non è tensione; non richiede sforzo, non c'è niente in essa che richieda sforzo.
- non è spirito di osservazione: non ha bisogno di una ricerca intenzionale.
La consapevolezza è esser presenti a noi stessi.
- non è un concetto, non possiamo quindi esprimerla a parole, né tanto meno con concetti dualistici; non è teoria da studiare, non richiede particolari comportamenti: si raggiunge con l'osservazione di noi stessi fino a scoprire la nostra vera natura.
- non è erudizione, non può quindi essere approfondita con la mente perchè è al di là della mente stessa.
- non esiste come qualcosa di concreto: benché risplenda direttamente, non può essere osservata, altrimenti sarebbe un oggetto; benché esista dappertutto, non la si comprende; non ha un'immagine come supporto, ed è svincolata dalla mente: è l'essenza di noi stessi.
- non è una cosa determinabile, non è neppure nulla: è la piena coscienza di ciò che realmente siamo, al di là di qualsiasi concetto mentale.
- non esiste all'esterno, ma in noi stessi; riguarda il nostro stato primordiale, la nostra natura intrinseca: è la natura originaria della nostra coscienza al di là della distinzione fra causa ed effetto, cambiamento e morte.
- non è un luogo di felicità: è al di là dei concetti dualistici di felicità e dolore.
- è pura limpidezza priva di movimenti: essa conosce ogni cosa in modo chiaro ma senza alcun concetto; in essa ogni cosa appare chiaramente, ma priva di un'esistenza separata.
- è conoscenza: la conoscenza porta responsabilità; ma vogliamo veramente la responsabilità? Anche se la gabbia è aperta, vogliamo veramente uscire??
La consapevolezza è comprensione dell'impermanenza, è la visione del cambiamento dei fenomeni senza partecipare ad essi; è l'osservazione della natura fondamentale di ogni fenomeno. Tuttavia non è concettuale; è nuda, cioè senza pensiero, non è condizionata da opinioni, semplicemente osserva le esperienze così come sono senza alterarle..


Estratto dal mensile Vidya nel capitolo: Considerazioni su “La Consapevolezza”,

di Giorgio S. (Giugno 2007)

 
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Commenti al Post:
morbida1dgl
morbida1dgl il 16/11/07 alle 15:41 via WEB
Consapevolezza è sentire dentro di sè discernendo l'essenza dall'involucro.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 16/11/07 alle 18:08 via WEB
Certamente include anche questo aspetto del discernimento. Namastè e grazie... Un sorriso :-)
(Rispondi)
morbida1dgl
morbida1dgl il 16/11/07 alle 15:42 via WEB
Namastè :-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 16/11/07 alle 16:01 via WEB
"è conoscenza:la conoscenza porta responsabilità; ma vogliamo veramente la responsabilità? Anche se la gabbia è aperta, vogliamo veramente uscire??" Essere Consapevoli è non solo essere Consapevoli della gabbia aperta, ma anche priva del frustrante pensiero della gabbia...è nuda davvero senza pensiero :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 16/11/07 alle 17:56 via WEB
Man mano che si espande in noi la Consapevolezza, si verifica proprio quello che tu ben sottolinei: non c'è più neanche il pensiero della gabbia da cui uscire, perchè ci si trova veramente nel cielo aperto della libertà, senza confini mentali. Ciao! :-))
(Rispondi)
angela.luce33
angela.luce33 il 17/11/07 alle 13:21 via WEB
:)))))))))))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 17/11/07 alle 13:38 via WEB
:-))) Namastè!
(Rispondi)
francoroc0
francoroc0 il 17/11/07 alle 16:01 via WEB
Hai, sicuramente, reso piu'comprensibile il concetto di consapevolezza.Sarebbe come dire, essere riusciti ad individuare e conoscere profondamente la propria essenza..spirituale, traendone anche un senso di gratificante armonia, completezza e fusione con l'Universo. Se la consapevolezza si espande, la si potrebbe immaginare come un'esondazione che si appropri di ulteriori spazi, oltre i propri abituali limiti. Sembrerebbe, pertanto, non vi siano limiti di espasione della consapevolezza, fino al definitivo ricongiungimento con il Sè Superiore. Un saluto. Franco.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 17/11/07 alle 16:32 via WEB
Ho apprezzato il tuo commento, chiaro e profondo come sempre. E di questo ti ringrazio. Spero anch'io di d'avere portato un contributo alla comprensione di questo termine, spesso ricorrente quando si parla di spiritualità di matrice orientaleggiante. Una piccola operazione di comunicazione, che sentivo di dover fare, per limitare gli equivoci. Buon weekend, caro Franco! :-)
(Rispondi)
NowHere7
NowHere7 il 17/11/07 alle 21:37 via WEB
---> ... <---
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 17/11/07 alle 23:04 via WEB
---> _/|\_ <---
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 19/11/07 alle 12:05 via WEB
..non è un luogo di felicità... Namastè praj.. buona settimana ;)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 19/11/07 alle 12:25 via WEB
A buon intenditor... Namastè Ati... e buona settimana anche a Te. ;-)
(Rispondi)
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