Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« NarcisismiMessaggio #370 »

C'è poco rispetto per gli anziani... perchè?

Post n°369 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da Praj
 

Guardandosi attorno ci si può domandare, alla luce di ciò che si avverte nella nostra società, perché tanti giovani hanno così poco rispetto degli anziani o adulti in età avanzata. 
Ora vorrei rilevare solo ciò che potrebbe riguardare la responsabilità degli uomini divenuti anziani in questo fatto. Do per scontato che il rispetto andrebbe dato a chiunque. Agli anziani in particolar modo: per le loro condizioni di fragilità e debolezza fisica e per mille altri validi motivi. Ma a parte questo, che mi sembrerebbe ovvio e minimo dovere, vorrei sottolineare uno degli aspetti di fondo che, a mio avviso, è alla base di questo triste e spiacevole fenomeno. Un importante interrogativo, a mio parere, è questo: non è che forse i giovani d’oggi non rispettano sostanzialmente gli anziani perché questi non offrono, in generale, motivi per cui il rispetto sia sincero? Se lo sono davvero guadagnato il rispetto reale, dovuto alla stima profonda e ammirazione?
Se lo sono meritato con qualcosa che va oltre il mero fatto anagrafico, o dovuto a conformismo educativo, norme etico-morali riferite a valori tradizionali, o semplicemente dettato da riconoscenza opportunistica per essere stai allevati e mantenuti… o forse anche viziati? Con questa domanda, apparentemente scandalosa per il luogo comune, gli anziani si dovrebbero confrontare per non essere sgomenti dinnanzi alla penosa situazione che si trovano a subire.
Perché ciò che serve è un vero rispetto, non  formale, un rispetto dovuto all’esperienza di un vissuto significativo, che può essere d’esempio e insegnamento, pur nella diversità dei tempi che mutano.
Un vissuto… e ora una presenza equilibrata e cosciente le quali facciano sorgere naturalmente il riconoscimento di trovarsi di fronte ad una fonte di saggezza, di conoscenza e memoria insostituibile a cui far riferimento. Mai da sprecare o sottovalutare. Solo in questo caso diviene un fatto spontaneo e interessante l’ascolto di chi ha preziosa esperienza da donare. I giovani avrebbero bisogno di tantissimi anziani autorevoli di questo genere. Sarebbero meno disorientati o persi. Avrebbero delle guide che li aiuterebbero a non smarrirsi nei meandri di questa caotica quanto confusa società. Ma, purtroppo, per essere anziani di quel tipo, bisognava avere maturato una certa consapevolezza durante la vita.  Cosa che spesso non è stata fatta. Cosa che in altre culture, con ben altre basi che quelle consumistiche e edonistiche, non accade. 
Ed ecco uno dei motivi, chiaramente generalizzando, del venir meno del rispetto. Situazione che porta malessere, disagio, sia per i giovani che per gli anziani.
E ogni cosa non succede per caso. Ciò che si semina... si raccoglie.

 

 
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Commenti al Post:
sofiastrea
sofiastrea il 08/12/07 alle 13:55 via WEB
Il rispetto deve essere reciproco, rispetta e sarai rispettato. Per rispetto intendo l'ascolto e la compassione. Il saggio si fa sempre rispettare perchè a sua volta è rispettoso. Nella mia esperienza ho capito che non conta ciò che hai fatto o detto, ma da dove inizi e si può iniziare subito...insomma partiamo da quì nel rispetto e tutto cambia "inesorabilmente" :-)
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Praj
Praj il 08/12/07 alle 14:24 via WEB
Sono d'accordo. Chiaramente il rispetto deve essere reciproco. La persona consapevole sa farsi rispettare e rispetta sempre, chiunque entri in rapporto con lui. La compassione è un livello di rispetto ancora più grande. E' il frutto di una grande maturità interiore che, francamante, è un pò arduo richiedere ai giovani. Ciao Paola. Buon weekend. :-)
(Rispondi)
JacuzziForYou
JacuzziForYou il 08/12/07 alle 15:10 via WEB
Questo post tocca il cuore,nella sua semplicità e profondità.. evoca un sentire purtroppo quasi del tutto dimenticato,quello del rispetto e della gratitudine,che se fosse rivalutato nel nostro vivere quotidiano,forse esagero o forse no,porterebbe sicuramente ad un mondo migliore per tutti quanti noi.. E mi metto in prima fila nell'accorgermi che,se non lo avessi postato,non avrei nemmeno potuto riflettere,su quel che queste righe possono far sentire dentro.. Con gratitudine,ti auguro un sereno weekend! ciao :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 09/12/07 alle 10:11 via WEB
In realtà ci sono aspetti del nostro vivere e relazionarci su cui poniamo meno attenzione. Questo che accennato lo ritengo uno che invece, per me, è parte integrante della crisi che l'uomo contemporaneo sta attraversando. L'uomo che ha fatto gran parte del suo cammino oggi non lascia in eredità alle generazioni che verranno insegnamenti essenziali. Solo cose e valori non fondamentali, solo aspetti esteriori, da cui il giovane non può la trarre linfa esistenziale significativa. Grazie a Te e contraccambio con l'augurio di buona domenica. Ciao! :-)
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stellaserenity
stellaserenity il 08/12/07 alle 18:07 via WEB
"ciò che si semina si raccoglie", dovrebbero insegnarlo nelle scuole affinché già da giovani agisca senza dare nulla per scontato. D'altra parte se si trascorre tutta la vita a cercare di "succhiare" ogni energia dalla natura, dalla terra e si vive distruggendo il mondo come hanno fatto gli attuali anziani, poi si raccoglie aridità. Credo che ogni giorno l'anziano ha l'opportunità di farsi apprezzare se avesse più attenzione e "rispetto" per la vita che continua sulla terra anche oltre il suo passaggio. Invece vedo molta molta avidità e prepotenza proprio dalle persone che dovrebbero essere più comprensive, vista l'esperienza. l'argomento è ampio, ma mi è piaciuto come lo hai affrontato. Un sorriso...giovane giovane! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 09/12/07 alle 10:22 via WEB
Certo, l'argomento è ampio. Se ne potrebbe parlare da più prospettive, da diversi punti di vista. E' stato solo accennato da un'angolazione che m'interessava rimarcare. La mia non vuol essere una colpevolizzazione degli anziani, adulti maturi,, ma una constatazione riguardante le responsabilità che ognuno deve assumersi quando ci si trova di fronte a un problema. Le attenuanti possono essere molte, ma sta di fatto che qualcosa d'importante si è rotto nella catena di trasmissione e continuità del rapporto generazionale. Devo dire che, a mio parere, una grande responsabilità di questa frattura è dovuta ai nuovi mezzi di comunicazione di massa, che influiscono enormemente a sottrarre forza e prestigio all'insegnamento che invece andrebbe impartito direttamente ai giovani, con l'esempio, con il dialogo... Altra imputata è la scuola, ma per ora mi fermo qui. Un sorriso e buona domenica. Ciao! :-)
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morbida1dgl
morbida1dgl il 08/12/07 alle 20:43 via WEB
Chi ha l'amore in sè rispetta il prossimo chiunque esso sia, indipendentemente da quello che egli ha seminato..Buona serata:-)
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Praj
Praj il 09/12/07 alle 10:29 via WEB
Questo è certo. Purtroppo però stiamo parlando di cosa sta avvenendo su vasta scala intorno a noi. Sarebbe auspicabile che molti dei giovani avessero già l'amore in sè... ma questo non hanno spesso potuto coltivarlo perchè chi glielo doveva insegnare, trasmettere non lo aveva nemmeno lui in sè stesso. Perchè, per vari motivi, a dato importanza e si occupato d'altro. Buona domenica e un sorriso :-)
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atisha1
atisha1 il 09/12/07 alle 10:56 via WEB
m'inchino...
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Praj
Praj il 09/12/07 alle 13:36 via WEB
Anch'io m'inchino a Te, cara Atisha. Namastè :-)
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llavenerescalza
llavenerescalza il 09/12/07 alle 21:30 via WEB
non resta che inchinarsi a queste giuste osservazioni, come fa la grande Athisa
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violette51
violette51 il 09/12/07 alle 21:39 via WEB
un tasto che abbraccia tanti punti toccanti..se nn si iniziano apercorrere traiettorie giuste...nn lo si comprende mai!!ciao ..vio
(Rispondi)
puppeapera66
puppeapera66 il 09/12/07 alle 22:00 via WEB
Ciao... in non m'inchino, ma condivido.. ,-)))Lisa
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 09/12/07 alle 22:44 via WEB
L'inchino è un gesto simbolico Indù che, accompagnato dal saluto "Namastè" sta ad indicare il rispetto e il riconoscimento dell'Essenza Divina che c'è in ognuno di noi. E' bello farlo con chi ne apprezza il significato, ovviamente. Con Te vedo che è sufficiente una strizzatina d'occhio e un semplice ciao. A ognuno il suo. Grazie della condivisione. Un sorriso :-)
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andy571
andy571 il 10/12/07 alle 15:38 via WEB
Io invece mi inchino. Tutto bello, giusto e sopratutto profondo quello che dici. Il fatto è che ci troviamo tutti invischiati, chi più chi meno, in questa caotica società che noi stessi stiamo peraltro contribuendo a creare. Una società che non vuole saggezza o conoscenza profonda ma produzione, competitività e giovanilismo fino all'età della pensione...per tirarsene fuori, almeno spiritualmente occorre tanta tanta consapevolezza. Namastè :-)
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Praj
Praj il 10/12/07 alle 19:34 via WEB
La saggezza è un tabù, è fastidiosa, non è apprezzata in questa società consumista e edonista. Sono apprezzati invece i modelli esistenziali che inducono al conformismo, all'omologazione, alla competizione... Gli adulti e gli anziani, in gran maggioranza, che scimmiottano un grottesco giovanilismo, sono ampiamente invischiati in quei modelli, in quei pseudo valori... purtroppo per loro e per i giovani. Mantenere giustamente "mens sana in corpore sano" è un'altra cosa che aggrapparsi all'apparenza che nasconde le rughe... Mantenere lo spirito aperto e giovane è diverso che copiare le mode dei ragazzi. Grazie del bel commento e Namastè. Un sorriso :-)
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GDTeo
GDTeo il 10/12/07 alle 20:58 via WEB
mi piace il tuo blog.. ;)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 10/12/07 alle 22:36 via WEB
Mi fa piacere... perchè, come vedi, questo blognon tratta temi alla moda, di interesse generale. Quindi è molto facile che possa essere non interessante per molti che cercano altro. Un sorriso e grazie. :-)
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