RISVEGLIO INTERIORE

Siamo tutti ordinari...siamo....NON SIAMO,questa è la verità! :-)

Non ho capito bene... forse sostieni che l'ordinarietà proviene dal nostro "non Essere" fondamentale? O cos'altro? Un sorriso e ciao. :-)

Il mio concetto era molto piu' semplice... Siamo tutti "speciali", quindi tutti ordinari, siamo? Invece non siamo proprio nulla. Il mio susseguirsi di pensieri. Buona giornata!:-)

Sì, anche nella nostra ordinarietà siamo unici, purchè siamo noi stessi, spontaneaneamente e semplicemente noi stessi. Proprio così come siamo. Ma, evidentementw, così come siamo, purtroppo, siamo incapaci d'accettarci e, quindi. vogliamo sentirci o diventare in qualche modo "speciali". E da l' parte tutto un cammino di sofferenza, d'insoddisfazione e frustrazioni... Buona giornata anche a Te. Un sorriso :-)

peccato l'abbia letta solo ora.. te l'avrei rubata ed usata come risposta ad un certo individuo "sotuttoio" ahahah.. i miei complimenti..

Credo di capire... chi è il "sotuttoio"... eh eh eh! Ma non è mai troppo tardi per usarla come risposta... o forse, se capita, alla prox. occasione... ah ah ah! Grazie per il commento e i complimenti. Un caro abbraccio ;-)

Che bello rilassarsi nell'essere ordinari! Dal sentirsi ordinari nasce l'assenza di ego e dall'assenza di ego deriva il rapportarsi con la realtà e non con le nostre proiezioni di essa. Ciao!:-)

L'hai detto! E' così bello rilassarsi in ciò che si è, che immediatamente si entra in una dimensione "paradisiaca". Senza idulgenza ma senza anche sensi di colpa, d'inadeguatezza... ogni cosa naturalmente si armonizza, trova il suo spazio e libertà, mentre l'ego allenta la presa. Bel commento e grazie. Ciao! ;-)

ieri sera,come molte sere ero a guardare Matrix... e non mi vergogno a dirlo..HO PIANTO... pianto di rabbia...di dolore..di indignazione.... in studio un operaio della ThyssenKrupp scampato alla strage (annunciata) collegata da casa una delle mogli rimasta sola con tre figli piccoli, dietro di lei un presepe che le bambine avevano voluto fare prima della tradizionale data del 8 dicembre..."ma l'albero no" le aveva detto la mamma "l'albero si fa l'8 come da tradizione".... in quella casa ora l'albero non c'è perchè alle bambine non importa più... ovviamente! io sono cresciuta con l'incubo che mio padre (camionista) non tornasse una sera a casa... che un incidente mentre era a guadagnare i soldi per noi me lo portasse via.. sembra egoismo..però io avevo paura che chi si occupava di me venisse a mancare! con questi ricordi nel cuore ho cominciato a piangere pensando a quello che frulla nella testa di bambini che non hanno più il papà... il dramma di una donna che perde l'uomo che ama e si ritrova a crescere bambini senza un lavoro,un aiuto. lo stato non si è fatto sentire...l'azienda dove questi uomini sono morti non si è fatta sentire.. facciamolo noi!!! UniCredit ha già stanziato 100 mila euro. E da domani su un conto corrente speciale dedicato (n° 41125701 - abi 02008 - cab 01046) raccoglie denaro per una vita più "tranquilla". monika!

Raccolgo il tuo toccante messaggio riferito alla tragedia che ha distrutto quelle quelle sfortunate famiglie a cui sono mancati i loro cari. in maniera così assurda e drammatica. Il tuo commento aiuta a riflettere su degli aspetti sociali sui quali molti vorrebbero sorvolare. Poi, riguardo all'appello riguardante la solidarietà, ognuno faccia riferimento alla propria coscienza e buon senso. Un sorriso :-)

grazie per il sorriso, a te un abbraccio.

Buona giornata. Namastè! :-)

As salamu alaykum radioso Praj..nell'illusione del movimento, eccomi all'illusione del ritorno per pochi giorni..mi è grato al cuore lasciare un sorriso a te e alla tua nobile sposa prima di catapultarmi nell'illusione di una nuova partenza ;-). Salam karima

Grazie per il passaggio e commento... illusorio.... eh eh eh! Namastè. :-)

E' così bella la semplicità! direi che è "speciale"! :-)

Niente è così speciale e raro come la semplicità, è vero. Ciao! :-)

essere ordinari è davvero essere speciali. Ma non deve esserci consapevolezza nell'ordinarietà, pena sentirsi l'aureola sul capoccione. L'intuizione della semplicità è come una freccia che segue il suo percorso dove va va...:-)

"... Ma non deve esserci consapevolezza nell'ordinarietà, pena sentirsi l'aureola sul capoccione." Sì, questo è il punto. Ciao! ;-)

I l semplice,l'ordinario,fà pensare e riflettere.....Uno speciale pensa solo a sè stesso senza riflettere....un carissimo saluto..Leo

Chi si sente speciale è sempre l'ego. Questo sentirsi speciali in senso egoico è l'origine, la radice. della competizione, del conflitto, della sofferenza... Ricambio il carissimo saluto. Grazie, Leo. :-)

ciao, un'altra perla di saggezza :). Buona serata :)

Non so cosa sia. Forse il valore di ciò che è detto lo da il sentimento che ci suscita. E ognuno ha un suo sentire di fronte alle cose che legge. Buona notte e grazie, allora. Ciao! :-)