Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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La mente è un ladro che non può auto catturarsi

Post n°382 pubblicato il 07 Gennaio 2008 da Praj
 

Non puoi raggiungere niente di eterno che non sia già qui.
Se viene se ne andrà. Qualcosa è lì a testimoniare l'apparire e lo sparire di tutto. Questo è quello a cui punto. Che cos'è ? Può questo essere diverso da te? Proprio qui e proprio adesso, dov'è questo? E' alla fine di qualche pratica?
Puoi dire"Ok ci stò andando vicino".  
Noi siamo sedotti dalla promessa di arrivarci più vicino, quasi lì. Ciò a cui stai guardando è già dove stai iniziando a guardare. Tu sei già quello. Stai chiedendo alla mente di essere convinta da questa verità ma la mente non coopererà volentieri con qualcosa che la renderà ridondante. C'è un bell'esempio che Sri Ramana fece per esprimere questo. E' come trasformare un ladro in poliziotto e mandarlo a catturare sè stesso. Il poliziotto non catturerà mai il ladro perchè il ladro è lui stesso.
Se domandi alla mente di inseguire l'assoluto amerà questo lavoro. 'Oh, c'ero quasi'; 'Mancato per un pelo'.  Non puoi arrivare lì attraverso la mente.
Guarda la mente per ciò che è. Vedi che tu sei stato sempre lì osservando l'emergere di sensazioni e vedi che qualcose è prima e che testimonia movimenti.. Tu sei testimone di movimenti. Prima tu sei. Ma non fissi la tua attenzione alla sorgente. Siamo intrappolati dai concetti e surfiamo con loro, e loro ti portano via. Tuttavia tu puoi vedere ciò che appare nella tua mente o coscienza e riconoscere che tu sei solo testimone di un qualche movimento. I pensieri arrivano, sentimenti tremendamente potenti, una minaccia, tu copri gli occhi, li riapri e il pensiero è passato. Così tanti pericoli e tuttavia tu sei ancora qui. Tu vedi l'andare e il venire dei pensieri, non è così?
Allora non toccarli, proprio qui e adesso, nonostante appaiano, non toccare l'idea "Devo fare qualcosa", semplicemente osserva. E' come il traffico, niente ti tocca se rimani solo come testimone. Giudizi emergono, non li toccare. Anche la sensazione "Non posso sopportare questo" è un'idea. Osserva solamente.
Quando osservi non tocchi. Semplicemente osserva.

Estratto da un satsang di Mooji

http://www.mooji.org/dialogue_06_it.html

 
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Commenti al Post:
angela.luce33
angela.luce33 il 07/01/08 alle 15:17 via WEB
Osservatore di te stesso così che la mente funga semplicemente da strumento. Non è facile, nel quotidiano, restare sempre in questo assetto, anzi... ma è auspicabile per potere lasciare spazio all'Intuizione. Spesso succede, però, che anche quando crediamo di essere semplici testimoni, siamo vittime di una ennesima illusione... Un caro saluto. :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/01/08 alle 15:36 via WEB
Sì, può succedere, se ci identifichiamo con il testimone... che crede di essere un soggetto che osserva...e non lasciamo che ci sia invece solo un Osservare... senza osservatore personale. La differenza è sottile, ma fondamentale. Grazie per l'opportunità che mi hai offero per precisare... il punto, non facile da cogliere, soprattutto da "realizzare". Un caro slauto anche a Te, AngelaLuce. :-)
(Rispondi)
DolceA0
DolceA0 il 08/01/08 alle 10:52 via WEB
sono stata sul sito, interessante. Grazie Praj delle tue osservazioni sempre molto condivisibili.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 08/01/08 alle 13:40 via WEB
Mi piace far conoscere gli insegnamenti e messaggi di individui Risvegliati che, aldifuori di certi ambienti, forse non sono conosciuti. Sono riflessioni che sento di indicare a persone curiose, aperte e interessate all'autoconoscenza, come lo sei tu. Spiriti che guardano anche oltre... Grazie a Te per la condivisione. Un caro saluto. :-)
(Rispondi)
blueangel_it
blueangel_it il 08/01/08 alle 17:01 via WEB
chissà come mai le tue parole ultimamente arrivano sempre al momento giusto... :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 08/01/08 alle 18:53 via WEB
Con le nostre o altrui parole, atti o esempi siamo, l'uno dell'altro, canali della Coscienza che tutti ci comprende. Siamo specchi nei quali ci riflettiamo, reciproci messaggi di un qualcosa che forse non cogliamo subito, ma che ha a che fare con noi, con il nostro cammino esistenziale. I nostri esseri sono in connessione attraverso una misteriorsa rete d'informazioni che, guarda caso, si manifestano con una sincronia sorprendente. Un caro saluto :-)
(Rispondi)
shantiom0
shantiom0 il 08/01/08 alle 23:46 via WEB
ho conosciuto Mooji, due anni fa in Salento é una persona veramente speciale! alla fine di ogni satsang, apre le sue braccia e accoglie chiunque voglia avvicinarsi fisicamente a lui! Indimenticabile. grazie e serena notte
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 09/01/08 alle 08:45 via WEB
Io non lo conosco fisicamente, ma dalle sue parole capisco che è una persona che è tornata a Casa, che si è Risvegliata. Trovo molta affinità con quello che dice: infatti, il sentiero da lui perscorso è l'Advaita (Non dualità). E'lo stesso che ho percorso anch'io. Sono contento che la tua testimonianza dell'incontro diretto avuto con lui confermi la qualità dell'uomo. Grazie a te e buona Giornata. :-)
(Rispondi)
stellaserenity
stellaserenity il 09/01/08 alle 19:36 via WEB
La capacità di osservare la mente sembra difficile da raggiungere quando ci si identifica con i propri pensieri. Poi succede che magari una volta ci riesci e ti guardi con un occhio diverso, consapevole che un pensiero può esserti vicino e decidere di te ma che tu puoi scegliere altri pensieri e osservandoli distinguere le "scuse" e gli alibi che la mente riesce a proporre, se non c'è l'osservatore non ci sarà risposta a quelle proposte. :-)
(Rispondi)
DragoDellaFortuna22
DragoDellaFortuna22 il 09/01/08 alle 23:35 via WEB
Ahahahaha! Di sicuro è il modo giusto per dissociare la mente! Fratello vivi!
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