Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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L'indefinibile Tutto ciò che E'

Post n°438 pubblicato il 21 Maggio 2008 da Praj
 

Spesso, riguardo a ciò che s'intende quando si usa il termine Dio, riscontro un interminabile confronto fra atei e teisti che non trova il punto d'incontro fra i rispettivi punti di vista. Aspetto a mio avviso però superabile se non si contrappone la  materia alla spirito. Per me invece, Dio è il Tutto ciò che è manifesto e immanifesto, vita e morte. E' il Ciò che E'.
Esso dunque non è definibile da nessun concetto... è ineffabile.
Si può solo alludere ad Esso poeticamente, scientificamente o filosoficamente, attraverso metafore, simboli... e, al massimo, proiettare su di Esso la nostra immaginazione, fantasia. Anche la negazione di Dio stesso è contenuta nella sua modalità d'Essere e di auto pensarsi.
Però, anche se non possiamo definirLo, concettualizzarLo, dato i limiti evidenti della mente umana, possiamo esserLo.
Quindi, essere realmente atei, secondo la mia visione, è impossibile. Però siamo liberi di pensarlo.
Siamo stati condizionati a concepirLo altrove, lassù... come "Persona".
Ci hanno educati  pensarlo come un Dio che è separato dal ciò che è;  ci hanno offerto una percezione di Dio-Totalità che è spiritualmente abbastanza infantile, secondo me.
La nostra formazione spirituale, spesso si rifà a "verità" rivelate, le quali non favoriscono certo la possibilità di sentire e vedere il Divino ovunque, dentro e fuori di noi. Dio invece è qui e ora, in ciò che accade, sempre. In quest'ottica dunque anche l'ateismo non ha senso, perchè nel sentirsi Uno con tutto il ciò che è anche la materia viene spiritualizzata, così come lo spirito viene materializzato. Questo sentire avviene nel Silenzio della mente discorsiva, la quale crea l'illusoria separazione e non aiuta a sentire quest'unità.
Questo Uno senza secondo è sia assoluto e trascendente che relativo e immanente. Esso contiene ogni polarità e ogni apparente contraddizione.
E' relativo, quando si manifesta nella dimensione cosiddetta materiale, facendosi percepire come duale. E' assoluto quando c'è il Silenzio metafisico che va oltre la mente egoica.
Noi siamo come onde: siamo apparenze passeggere dell'infinito Oceano dell'Energia cosmica ( Dio, Tutto...)
Essenzialmente siamo come l'Acqua. e come Oceano siamo eternità anche se ci dissolviamo come onde.
Perciò essere in sintonia, tutt'uno, con la Natura infinita, diventa un espressione di "religiosità" profonda.
In questa comprensione, non c'è più bisogno di una mera credenza in qualcuno o qualcosa d' invisibile da adorare lontano e separato da noi. Perchè realizziamo che nel Dio-Tutto siamo immersi, o meglio siamo forme, e da Esso siamo sostenuti in ogni momento. Saperlo e sentirlo trasforma il gusto e senso dell'esistere. In questa profonda consapevolezza ogni atto e pensiero diventano Sua naturale e sacrale espressione.
Perchè senza il separativo senso dell'io tutto è Dio.

 
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Commenti al Post:
sofiastrea
sofiastrea il 21/05/08 alle 14:32 via WEB
Ho scoperto Dio quando ho accettato che non esiste. Non esiste in ciò che immaginavo, credevo essere Dio, anche il Tutto poteva acquistare la forma mostruosa di qualcosa che incombeva e schiacciava, poi un'intuizione "non esiste" Tutto è" semplicemente, non c'è bisogno di una presenza definita: da qui all'infinito, con me e senza di me...non c'è semplicemente, per esserci in ciò che lentamente ma inesorabilmente percepisco come Dio :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 21/05/08 alle 18:27 via WEB
Anch'io non potevo accettarLo per come mi era stato proposto, raccontato. Poi la ricerca... mi ha portato a sentirne la Presenza e trovarne Visione nel ciò che è. Senza più bisogno di concettualizzarlo, ma lasciandomi Essere in Esso, ora lo percepisco in ogni cosa in ogni momento. Ciao! :-)
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atisha1
atisha1 il 21/05/08 alle 18:37 via WEB
come non condividere??? Ciao Oceano.. Acqua.. Manifesto ed Immanifesto... Divino amico mio, un bel namastè e bentornato :-))) ..niente d aggiungere!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 22/05/08 alle 10:20 via WEB
Grazie dell'accoglienza, magnifica ed irripetibile onda dell'infinito Oceano. Mi fa molto piacere, cara Amica, ritrovarti presente. Un sorridente abbraccio di cuore. :-)))
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stellaserenity
stellaserenity il 21/05/08 alle 21:10 via WEB
Condivido questa tua riflessione e trovo le tue parole piene d'amore per la vita, in perfetta sintonia con quell'energia divina che tutto muove e sostiene! Un saluto e un sorriso! :-))
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Praj
Praj il 22/05/08 alle 10:23 via WEB
Sì, la gratitudine e l'amore per la Vita sono grandi, come peraltro anch'io riscontro in Te. Un caro saluto sorridente. :-))
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bil37
bil37 il 22/05/08 alle 18:05 via WEB
Ciao Praj, questa volta devo dire che hai affrontato la questione dell'unità/doppiezza in maniera molto convincente e, se mi passi il termine, molto filosofica :) Mi piacerebbe approfondire ancora questo discorso con te e gli altri amici. Nel frattempo, riporto questa tua sottolineatura, molto incisiva: "Questo Uno senza secondo è sia assoluto e trascendente che relativo e immanente. Esso contiene ogni polarità e ogni apparente contraddizione. E' relativo, quando si manifesta nella dimensione cosiddetta materiale, facendosi percepire come duale. E' assoluto quando c'è il Silenzio metafisico che va oltre la mente egoica". Non mi sento di aggiungere altro, perché le tue parole sintetizzano assi bene un tema di grande complessità. La mia piccola provocazione, potrebbe essere questa: per giungere all'unità, è necessario passare attraverso il doppio? E soprattutto: siamo destinati a raggiungere l'unità e ricongiungerci nel Tutto? Un caro saluto e buona serata, Paolo
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 22/05/08 alle 18:58 via WEB
Caro Paolo, mi fa piacere l'apprezzamento che hai fatto e di questo ti ringrazio. Quella che ho esposto è un estrema sintesi della "mia" visione filosofica- spirituale. Rispondendo poi alla "tua" cosiddetta piccola provocazione, dico non c'è alcuna necessità di giungere all'unità, perchè questa è già in Essere e manifest-Azione. E' soltanto l'identificazione con il senso dell'ego, con la credenza di essere un agente personale, un entità separata, che c'impedisce di realizzare tale verità e realtà. Quindi, non siamo destinati a raggiungere il Tutto, perchè lo siamo già; ma siamo sicuramente destinati a riscoprirlo, prima o poi. Non so dove, non so quando, forse in un altro corpo, in altre vite... ma è destino ineluttabile ricongiungersi consapevolmente alla Sorgente. La Coscienza facendo un viaggio attraverso il nostro organismo corpo-mente a questo punto riassorbe ciò che ha creato attraverso la divina Ipnosi, facendoci identificare nella forma. Nella mitologia religiosa è la figura del figliol prodigo che, dopo le cadute, ritorna alla Casa del Padre che da sempre lo attende. Buona serata e un saluto anche a te, amico. :-)
(Rispondi)
ladyhawk6
ladyhawk6 il 27/05/08 alle 13:01 via WEB
Mi sembra che non ci sia nulla da aggiungere.. :)) ciao Praj, spero tu stia bene.. ti auguro una serena giornata! un sorriso.. Stefy
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/05/08 alle 15:11 via WEB
Sì, sto bene, così come spero di Te. Un abbraccio e un sorriso, cara Stefy! :-)
(Rispondi)
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