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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Un giorno ti accadrà...Nessuno è... separato »

Innocenza

Post n°566 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da Praj
 

Se abbandoniamo il mondo degli eterni interrogativi e ci lasciamo andare al mistero Divino, allora siamo in condizione di godere tutto, sia di quello che apprezziamo sia quello che non ci piace. 
Se entriamo in quel senso di gratitudine comunque sia, anche quello che non ci aggrada, accettiamo la Vita per quello che è: il gioco della Coscienza, la rappresentazione Cosmica impersonale del Divino nella quale siamo immersi, come ipnotizzate entità e occasionali personalità. Arrendiamoci dunque a ciò che ci è dato, bello o brutto che sia. E' la chiave della liberazione dall'angoscia esistenziale creata dal dubbio, dalla sfiducia... dalla nostra falsa identificazione.
Cancellando tutti i dubbi, e quindi gli oggetti filosofici contenuti nella sfera della mente concettuale, potremo essere come una canna vuota, come un flauto, o come tasti un pianoforte: di fatto creeremo quello spazio vuoto attraverso il quale il Divino suona le sue melodie, sinfonie, canzoni... al meglio dello strumento che possiamo essere.
Se come spesso ci capita di chiederci il perché succedono certe cose, avvenimenti... togliamo invece, definitivamente, la parola 'perché' dalla mente: la ricerca del perché è un pozzo senza fondo incapace di dare risposte conclusive, soddisfacenti, assolute.
Gli avvenimenti avvengono, e ci serve a poco, in senso metafisico, capirne il motivo. Da un punto di vista più alto, non è importante il nostro punto di vista personale, il quale, di fatto, è una visione distorta e manichea del ciò che è. E' una visione limitatissima, angusta. Uno sguardo dal buco di una serratura sull'infinito. Guardiamo piuttosto il mondo con gli occhi di un bambino piccolissimo. E, come fa lui, con occhi pieni di stupore e meraviglia. Senza interferenze mentali ego-centrate.
Nel neonato c'è la coscienza di essere, ma nei primissimi anni non c'è nessuna identificazione, nessun giudizio e nessun pensiero del genere: 'io sono questo o quest'altro' o 'come mai... così doveva essere'...
Il ritorno a questo tipo di innocenza e di non illusorietà del vedere egoico, è proprio quello che hanno realizzato i Risvegliati dopo un lungo pellegrinaggio interiore. E' la cosa più più grande che ci possa succedere.
I saggi sono tornati ad essere spontanei e 'puri' come i neonati, si lasciano vivere dalla coscienza cosmica che contiene ogni cosa manifesta e immanifesta e non sono neppure tronfi della loro realizzazione, perché hanno trasceso persino il senso della comprensione individuale.
I Realizzati, come il bambini piccolissimi, vivono nella Coscienza cosmica, che esisteva prima ancora della manifestazione fenomenica, quando ancora non esistevano parole per raccontarla. Non per questo non sanno stare al mondo. Anzi, partecipano del mondo, ma sono anche aldilà del mondo. Hanno integrato l'essere con il non essere, hanno concretizzato la non dualità sul piano dell'esistenza umana. Hanno coniugato la dimensione Divina con quella umana, ovunque dimorino, in qualsiasi momento.

 
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Commenti al Post:
sofiastrea
sofiastrea il 26/01/09 alle 17:11 via WEB
"...perché hanno trasceso persino il senso della comprensione individuale." ...mi sa che ho ancora domande...un rilassamento così forse vuole un ambiente protetto, forse necessita di amici disponibili al servizio con umiltà, necessita di una fiducia assoluta :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/01/09 alle 20:11 via WEB
Voglio dire che con la ritrovata Innocenza accade una Comprensione in cui si "capisce" che non c'è niente da capire... e che il capire appartiene solo alla mente concettuale, all'ego identificato. Per cui, liberandoci dalla mente discorsiva e interrogante, lasciandola a se stessa, la sua continua interferenza va indebolendosi, permettendo alla Comprensione "innocente" di sorgere, di rinascere. Ciao! :-)
(Rispondi)
 
 
sofiastrea
sofiastrea il 27/01/09 alle 09:14 via WEB
capito:-)
(Rispondi)
eckhart.noor
eckhart.noor il 26/01/09 alle 17:29 via WEB
Dici:"con occhi pieni di stupore e meraviglia. Senza interferenze mentali ego-centrate." Sono le "riflessioni" non-mentali che sto maturando, adesso..Sempre in sintonia..Dunque grazie per le tue preziose Riflessioni..Namastè caro Praj!;-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/01/09 alle 20:14 via WEB
Quelle "riflessioni" sono la piattaforma, la base per la stabilizzazione della Comprensione non mentale. Sempre in sintonia, certo, eccome! Grazie a te, caro Gigi-Eck. Un abbraccio e Namastè! ;-)
(Rispondi)
incantodivenere
incantodivenere il 26/01/09 alle 21:52 via WEB
sai che quando non ci si identifica con la mente la rivelazione nella sua splendida semplicità affiora come una sorgente freschissima, torniamo ciò che siamo sempre stati e solo l'intuito e la consapevolezza sono la guida sicura V.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/01/09 alle 08:57 via WEB
E' proprio quello che capita... Per cui concordo con quanto hai ben detto. Un sorriso :-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 27/01/09 alle 09:34 via WEB
che sesazione di leggera follia.. sta colorando l'anima mia.. leggendo il tuo post!.. già gli avvenimenti avvengono e ci serve a poco in senso metafisico capirne il motivo... è così, eppure vogliamo sempre entrare nei particolari evitando di alzare lo sguardo verso una visione integrata.. bel post! un caro saluto... :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/01/09 alle 11:51 via WEB
Più si vuole capire o si crede di capire... meno si capisce in realtà. E' altresi vero che guardando da un piano superiore si ha una visione più paroramica. Più si osserva dall'alto, più è olistisca la Visione. Ringraziandoti... ricambio il caro saluto. :-)
(Rispondi)
joiyce
joiyce il 27/01/09 alle 21:50 via WEB
"Poichè ha vissuto intensamente la propria vita, l'erba secca richiama ancora l'attenzione di chi passa. I fiori semplicemente fioriscono, e lo fanno nel miglior modo possibile. Poichè nessuno vede il giglio bianco nella valle, egli non deve dare spoegazioni a chichessia: vive solo per la bellezza. Gli uomini, però, non possono convivere con il "solo". Se i pomodori volessero essere meloni si trasformerebbero in una farsa. Mi sorprende davvero tanta che molta gente si impegni per voler essere chi non'è: che piacere si può avere trasformandosi in una farsa? Tu non hai bisogno di fingere che sei forte, non devi sempre dimostrare che sta andando tutto bene, non puoi preoccuparti di ciò che pensano gli altri. Se ne avverti la necessità, piangi: è bene che tu pianga sino all'ultima lacrima poichè soltanto allora potrai continuare a sorridere.
Mitsuo Aida.
(Rispondi)
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