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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Uomini diversamente persiLa sana follia »

Prima l'educazione poi l'istruzione

Post n°636 pubblicato il 24 Giugno 2009 da Praj
 

In questi giorni di fine anno scolastico, leggendo questo libro, ritrovo ben espresse riflessioni che anch'io andavo facendo da tempo, riflettendo sulla nostra scuola, sull'istruzione e sull'educazione. Propongo alcuni spunti che trovo interessanti e, a mio parere, condivisibili.

chi tra gli insegnanti accerta, oltre alle competenze culturali dei propri allievi, il grado di autostima che ciascuno nutre per se stesso? Chi tra gli insegnanti è consapevole che gran parte dell'apprendimento non dipende non tanto dalla buona volontà, quanto dall'autostima che innesca la buona volontà? Chi, con opportuni riconoscimenti, rafforza questa autostima, primo motore per la formazione culturale, ed evita di distruggerla con epiteti e derisioni che, rivolti a persone adulte, porterebbero di corsa in tribunale?
Chi si astiene dal mettere a confronto il comportamento di un allievo con quello di un altro, irrobustendo chi è già solido e distruggendo chi è già incerto e mal sicuro? Chi ascolta uno studente con interesse riconoscendogli un minimo di personalità, su cui egli possa continuare a edificare invece che a demolire? Pochi, pochissimi insegnanti nella scuola italiana, a cui si accede per competenze contenutistiche e non per formazione personale, in base al principio che l'educazione è una conseguenza diretta dell'istruzione.


… i giovani cercano i divertimenti perché non sanno gioire. Ma la gioia, è innanzitutto gioia di sé, quindi identità riconosciuta, realtà accettata, frustrazione superata, rimozione ridotta al minimo. Che fa la scuola per tutto questo? La scuola svolge programmi ministeriali perché ritiene che il suo compito non sia quello di educare, ma unicamente quello di istruire, essendo l'educazione, nella falsa coscienza dei professori, un derivato necessario dell'istruzione. Ma le cose non stanno propriamente così. E' se mai l'istruzione un evento possibile a educazione avvenuta. E l'educazione non è fatta solo di buone maniere, ma è una lenta acquisizione, attraverso riconoscimenti, della gioia di sé.


Tratto dal libro: “ L'ospite inquietante” - Il nichilismo e i giovani – di Umberto Galimberti. Feltrinelli Editore.

 
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Commenti al Post:
drolma
drolma il 24/06/09 alle 16:01 via WEB
Come sono d'accordo su tutto quanto scritto! Sonop piu' di vent'anni che ho a che fare con scuole e professori e sono veramente disgustata. E io i miei figli non li ho mai difesi, ma ora mi sono proprio stufata di avere a che fare con persone altamente incompetenti. E' vero prima l'educazione, poi l'istruzione, ed educare viene dal latino ex-ducere che significa tirare fuori qualcosa, non mettere dentro, e quindi, cari professori, prima tiriamo fuori dai ragazzi quello che di buono hanno, (e son tante le cose buone in loro) e poi seguiamo i programmi ministeriali. C'è qualche professore che non riesce nemmeno, non dico a finire il programma, ma neanche ad arrivare a metà, e non perche' abbia fatto qualcosa di diverso per i ragazzi, ma solo perchè in classe si faceva tranquillamente gli affari suoi. Sono profondamente delusa. Buona serata.
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Praj
Praj il 25/06/09 alle 09:04 via WEB
Sono problematiche che non si ha il coraggio politico e la sensibilità psicologica per affrontarle in modo serio... radicale. Non è solo questione di contratti e di stipendi, di orari e organizzazione. Si preferisce girare attorno a questo cruciale punto: l'incapacità e l'impreparazione di molti insegnanti a svolgere il loro ruolo. Il tema è molto complesso e investe vari attori. Qui si è voluto accennare solo a quello riguardante il rapporto fra educazione e istruzione. Per il resto posso comprendere il tuo senso di frustrazione in qualità di genitore che si relaziona a questo genere di scuola, a questa istituzione primaria fortemente in crisi. Serena giornata, Drolma. Un sorriso :-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 24/06/09 alle 16:20 via WEB
oohhh che bell'argomento! guardacaso proprio domani sera qui a Ge c'è Galimberti.. lo sapevi? tornerò più tardi per il commento.. ciao
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Praj
Praj il 25/06/09 alle 08:51 via WEB
... wow, interessante! :-)
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graziano2008
graziano2008 il 24/06/09 alle 19:46 via WEB
..gia'...cambierebbe il mondo,caro Praj....
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/06/09 alle 08:53 via WEB
Infatti, quasi tutto parte da lì, dall'educazione, caro Graziano. :-)
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atisha0
atisha0 il 25/06/09 alle 10:07 via WEB
..sono anni che ho questo stesso pensiero nascosto in me.. purtroppo l'insegnamento è lasciato in mano alla politica e alla professione e ciò è divenuto oggetto di giustificazione della mancanza di volontà, di stimolo e responsabilità da parte degli insegnanti, addormentati nella loro schiavitù dell'unica preoccupazione del posto sicuro nel quale potersi tranquillamente riprodursi e vacanzarsi in tranquillità.. purtroppo manca la forma di collaborazione e sostegno vero, Passionale dedizione all'insegnamento dei nostri ragazzi... Ho in mente una vera riforma per la scuola, una scuola meritocratica con Inseganti svegli.. indispensabile qualità. Ciò non può comparire all'improvviso ma è ora d'iniziare progressivamente a pensare ad una struttura sociale che favorisca l'interesse e coinvolgimento allo studio e lo svolgimento dell'insegnamento parte di un movimento di ristrutturazione psicologica aperta all'arte, al movimento animico di una nuova comunità interiore.. ma sto sognando! ahahahah vabbè il progetto è per la prossima Vita, fuori da questo girone dantesco... ciao Praj, stasera vado a lustrarmi l'anima alla conferenza :P
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/06/09 alle 11:34 via WEB
Stai veramente sognando, amica mia... ah ah ah! Occorrerebbe una vera selezione della classe docente, che però sembra pura utopia. Intanto andiamo avanti con una classe impiegatizia che passa svogliatamente nozioni e malcontento a dei giovani svogliati e frustrati, nella maggior parte. Ahi ahi!... poveri loro, poveri ragazzi, poveri tutti! Che declino! E' da come funziona la scuola si può dedurre il futuro di una società. Sì, sarà una conferenza interessante, sicuramente, perché Galimberti è uno dei pensatori più lucidi e profondi in circolazione. Un salutone ridente ;-)
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sofiastrea
sofiastrea il 25/06/09 alle 14:08 via WEB
Tutti i ragazzi avrebbero diritto ad un insegnante capace di guidarli, ...avranno mille occasioni nella vita. Spesso non si ha nemmeno la fortuna di partire con due bravi genitori.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/06/09 alle 14:46 via WEB
E' vero, sarebbe un grande opportunità di crescita educativa. Riguardo poi genitori, spesso assenti o carenti, anche quello è un aspetto che ha una incidenza notevole sulla formazione dei figli. Avere la fortuna di averne due bravi come compagni di viaggio è veramente una gran fortuna. Ciao! :-)
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drolma
drolma il 26/06/09 alle 11:52 via WEB
Proprio in questi giorni, leggendo Omraam Mikhaël Aïvanhov, mi sono imbattuta in questo insegnamento: "L'istruzione è una cosa, l'educazione un'altra. I giovani non hanno tanto bisogno di professori eruditi, ma di professori che gli rivelino che cosa è la vita e come la devono vivere perché le forze, le qualità, i doni in loro deposti, possano pienamente manifestarsi. Fino a quel momento essi camminano su una strada sdrucciolevole, dove non sarà qualche libro o qualche diploma a riuscire a mantenerli in equilibrio, poiché nella vita l'equilibrio dipende per prima cosa dal carattere, non dall'istruzione. Finché non si metterà l'accento sulla formazione del carattere, ma solo su quella dell'intelletto, le conoscenze trasmesse nelle scuole e nelle università saranno per i giovani dei mezzi per riuscire nella vita ma mai per trasformarsi e diventare dei benefattori dell'umanità. Se sono ambiziosi, paurosi, orgogliosi, sensuali, rimarranno tali. Noi proponiamo un'altra Scuola dove si impara a conoscere la natura umana, a cambiare il proprio carattere, a trasformarsi, a migliorarsi per il bene di tutti. Gli studi in sé non hanno mai reso gli esseri migliori, e spesso ne hanno fatto perfino dei veri pericoli pubblici. Ma delle conoscenze in mano a chi ha lavorato sul proprio carattere ed è deciso a non utilizzarle per il proprio profitto, ecco, questa è una fonte di benedizioni." Omraam Mikhaël Aïvanhov Buon fine settimana!
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Praj
Praj il 26/06/09 alle 12:41 via WEB
Infatti, Omraam Mikhaël Aïvanhov, espone il suo magistrale insegnamento riguardo a questo tema nei due volumi di "Pedagogia iniziatica". Tesi che, purtroppo, sono completamente trascurate, anzi ignorate, dagli studiosi e accademici del nostro obsoleto mondo scolastico. Che dire? Che ovviamente bisogna trovare risposte individuali per sottrarsi a questo stato di cose. Che bisogna fare del nostro meglio per sostenere i nostri figli alla luce di una visione che vada un po' oltre quella che passa il convento, cercando anche d'integrare, per quanto è possibile, le lacune che riscontriamo nell'insegnamento che viene dato o non dato loro. Sereno week end anche a Te, Drolma! :-)
(Rispondi)
 
 
atisha0
atisha0 il 26/06/09 alle 13:47 via WEB
..ecco, dimenticavo: i due testi di Aivanhov li darei come studio ai docenti, previo esame di ammissione all'insegnamento :)))
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Praj
Praj il 26/06/09 alle 14:37 via WEB
Educare gli educatori, sarebbe troppo... non ci sperare, sarebbe utopistico! ah ah ah! Non è di questo mondo, almeno per ora. Il professionismo senza passione produce poco o nulla che va oltre la mediocrità formativa. Per cui non ci resta che il disperato grigiore che domina la maggior parte delle aule scolastiche. Gente del calibro di Aivanhov, J.Krishnamurti, Osho... non sanno nemmeno chi sono, neanche che sono esistiti. Pensa te. Ciao! :-)))
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invisible_star
invisible_star il 26/06/09 alle 15:36 via WEB
Ho comprato questo libro qualche tempo fa. E' un'analisi spietata e realistica della situazione odierna nell'ambito scolastico, una visione certamente non tenera dei rapporti docente e discente.
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Praj
Praj il 26/06/09 alle 16:17 via WEB
Sono rimasto anch'io colpito dalla chiarezza e onestà di questa lucida analisi. Ed è per questo che ho postato un breve brano di questo libro così interessante. Un sorriso. :-)
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morbida1dgl
morbida1dgl il 27/06/09 alle 09:23 via WEB
Ti ringrazio Praj per lo splendido post, un'altro "segnale" sincronico per un genitore che "contribuisce" a fare di sua figlia un essere umano. Hai messo un cartello fosforescente che indica la giusta Via.Regalerò questo libro alle maestre per aver anche loro partecipato all'Educazione dell'alunna.Tashi Delek! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/06/09 alle 11:50 via WEB
Credo che sia un libro che andrebbe consigliato ad ogni educatore, genitori compresi. Sarebbe un bel regalo... eh eh eh! Grazie a Te, Morbida. Buon week end! :-)
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