Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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La sana follia è un sacro piacere che, ogni tanto, solo chi non è squilibrato può permettersi. Solo chi ha un ordine interiore profondo può giocare ai confini della pazzia, senza danneggiarsi e danneggiare, divertendo e divertendosi, lasciandosi andare all'ebbrezza del non senso, al purificante delirio dell'illogico. Aprendo le porte alle forze inconsce, ballando con esse sulla linea di demarcazione della ragione, si liberano energie che debbono trovare vie d'uscita e venire alla luce per far sì che il loro dominio non si manifesti occultamente, prepotentemente, quando non lo vogliamo o non possiamo più gestire gioiosamente. Dunque la sana follia è terapeutica: previene e risana l'apparato corpo-mente spesso sottoposto a innaturale pressione e condizionamento. Ci spoglia dalle camicie di forza mentali che distorcono il bisogno vitale d'espressione, d'emozione, libero e sincero, facendoci in vari modi ammalare, togliendoci il gusto di vivere. Quando tutto è sotto controllo, per i più disparati motivi, è liberatorio, occasionalmente, godersi dimensioni ludiche che necessitano di sfogo energetico, per ridarci quell'armonia e completezza interiore che l'egemonia del pensiero razionale non ci può offrire. Perciò folle è colui non sa e ha paura di essere folle volontariamente, colui che crede di non esserlo perché mai si scompone, colui che giudica folle chi non è bloccato e inibito da mille pregiudizi e si gode la potenza dell'essere interi, integrati fra conscio e inconscio. L'estasi della follia consapevole è perciò un lusso che è alla portata soltanto dei sani di mente e di coloro che vogliono restarlo. Il giungere a tale conquista è frutto di un paziente lavoro e lungo viaggio dentro la propria Anima.
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Questo video mi è stato suggerito dall'amico Gilles2004. E' in piena sintonia con il post.
Ciao Praj. Mi capita talvolta di lasciarmi andare a, come la definisci tu, "l'ebrezza del non senso" che, nel mio caso non è frutto di lavoro interiore ma solo un modo per sdrammatizzare le cose della quotidianità. Mi accade spesso al lavoro (che non amo) e i colleghi mi guardano sorridendo pensando fra sè che una signora come me forse dovrebbe contenersi. Non mi importa, dopo, davvero mi sento meglio. Siamo sempre incatenati agli stessi schemi ed è davvero divertente ribalatare luoghi comuni, frasi fatte, ipocrite convenzioni sociali. Ripeto, le mie piccole uscite dalla "normalità" non hanno nulla a che vedere con la sana follia di cui parli tu ma penso veramente di capire di cosa parli. Gli outsider, se simpatici, vengono visti con bonarietà, se antipatici, con sospetto. E lì mi arrabbio. Ma è un'altra storia. Ciao e grazie per questo tuo ennesimo spunto di riflessione. B.L.
Va sempre bene lo sdrammatizzare. Trovo sia importante permetterselo e permetterlo. Non negarti questo bisogno che ti fa senz'altro stare meglio. E' ovvio che farlo da soli o in ambienti favorevoli è diverso che esprimere questa "sana follia" in contesti ostili, chiusi ad ogni forma di espressività non consona a quadri definiti come normali. Il lavoro interiore svolto invece ci consente di gestire al meglio le nostre emozioni, incanalandole come e dove vogliamo, diversamente dal semplice lasciarsi andare spontaneo e caratteriale. E' una operazione quasi magica. Comunque, lasciarsi andare al nostro essere anche "pagliacci" è sempre un ottimo antidoto ad ogni ambiente depressivo, emozionalmete opaco. Cambia il clima, l'atmosfera psicologica. Quanto all'arrabbiarsi forse è meglio far confluire quella potente energia in vie più produttive per te e per gli altri.
Andare in quella direzione è controproducente. Sfoga pure la rabbia sui cuscini o in aperta campagna. Gli altri non c'entrano: schiacciano inconsapevolmente pulsanti di emozioni che però appartengono solo a te. Prova a vederla in quest'ottica. Grazie a te, amica. Sorridendo di mando un caro saluto. :-)
Un grosso applauso a te caro Praj,che insegni a scovare i grezzi legami delle identificazioni,cosi' che si possa veramente vivere imparando a conoscere se stessi.Namste'
Si può imparare a conoscere se stessi solo se ci si permette di essere se stessi, aldilà di ogni veste e ruolo. Non avendo paura di farlo.
Perchè dunque non entrare nei sotteranei dell'inconscio, visitare e rischiare le sue buie stanze e danzare con i fantasmi che vi albergano? Non sono riflessi e ombre che ci appartengono? Io dico che non vanno negati, ma solo riconosciuti e portati alla luce della Coscienza.
Se rimangono a bollire nelle cave della nostra oscurità prima o poi esploderanno, facendoci rischiare di farci e fare del male, in modo più o meno sublimato. Grazie, caro Graziano. Ti abbraccio. Namastè! :-)
Eehh sì, siamo folli, folle di folli. la follia abita l'uomo ma l'uomo non ne vuole sapere, non vuole conoscerla, ed ecco che appare la ragione, entra in scena a bilanciare fino a sottrare e cancellare la feconda dimora dell'uomo Uno, Uni-versale. interessante argomento, ce ne sarebbe da dire........... I miei ossequi e saluti alla sua Signora (ovvero la parte Folle e Divina che certamente abita in Lei) :))
Gliela saluto senz'altro, è sempre accanto a me. Peccato che molti la rifiutino, rifuggendola, dandole così un potere incontrollabile, invisibile.
La nostra natura più profonda è la terra della libertà per definizione: accogliamo dunque nel nostro destino l'arcano fuoco che ci sostiene e anima, illuminandolo di una Presenza che vuole esserci anche quando la turbolenza fa fuggire i sepolcri imbiancati. Un amichevole saluto, cara e arcana Jerah. Sono sempre felice di incontrarti, anche nel mondo della follia virtuale. :-))
Esternare la "follia" davanti a "mia" figlia è la cosa più divertente, sono dei momenti dove il "ruolo genitoriale" viene meno lasciando defluire tutte le energie infantili trattenute... Puro divertimento! :-) Namastè!
Complimenti, Morbida! Esternandola davanti a propri figli, se espressa come puro divertimento infantile, è anche educativa: abitua i figli a vedere che, aldilà, dei ruoli, anche i genitori hanno mantenuto il contatto con il bambino interiore. Non l'hanno soffocato e ciò è molto salutare e positivo.
Si dimostra che si è capaci di suonare le diverse corde emotive e creative della nostra natura. Non è si diventati monocordi, monotoni... stucchevolmente noiosi e ripetitivi. Ciao e Namastè! :-)
Certa di questa verità, portata ad una sana follia che svuoti di significati incatenati alla , quella si folle, condizionata vita...ti sono grata caro Praj per aver messo carbone al vapore...ti seguo sempre :-))folle sofia
Pensa se molti mettessero sotto osservazione loro comportamenti, pensieri e sentimenti: quale insana follia constaterebbero! Allora è meglio tirarla fuori consapevolmente, guardarsela e farne un bel falò, danzandole intorno. eh eh eh! Almeno per un pò sarebbero disintossicati. E' meglio però giocare con essa, aprire le valvole quotidianamente e farla uscire riconoscendosela. E' un altro modo per sondare quanto ci sia sconosciuta la nostra mente: forse impareremmo a conoscerci meglio e saremmo più cauti nel giudicare gli altri. Parte della tua follia vedo che la sai convogliare molto fantasiosamente nella creatività, nell'espressione poetica, nella Follesofia. Ottimo. ah ah ah! Ciao ;-)
Che sollievo !!! Abbastanza spesso mi prende qualcosa, non saprei che cosa e mi metto a ballare da sola per casa, anche tango, walzer - con un partner immaginario ( perchè purtroppo mio marito non può ballare ) ma lo faccio ridere, e ridiamo insieme :-))) allora non sono proprio pazza pazza :-))))) - manca poco però ^_____^ - un abbraccio a ritmo di salsa ( al pomodoro ) ahahahahahah - Mary.la.pazza !
Magnifico! E vai!!! Goditi, anche da sola, quella occasionale sfrenatezza, quell'energia che reclama la sua espressione. ;-)
Non posso dirti però che non sei pazza, perchè se anche te lo dicessi non avrebbe molto significato e credibilità visto il pulpito da cui verrebbe l'assoluzione. ah ah ah! Dopo la salsa, il cha cha cha e la macarena, ok? Ricambio l'abbraccio il fiore in bocca per il prossimo tango. eh eh eh! Ciaooooo! :-)))
Dato che non trovo un partner su misura ho creato un ballo tutto per me ...da sola, vai a vedere ma sii pronto con la rete, se cado...:-))))
O meglio nessuna rete, fammi cadere, cosi sperimento anche il volo - anche se corto....
Namastè caro amicone !!!
Ok. Vai allora a volo libero, senza rete. Al massimo cadi col sedere a terra... ah ah ah! Capita, è normale per uno che vuol sperimentare un pò di effervescente follia.
Niente di male, qualche acciacco e poi si riprende. C'est la vie, madame!
Ciao e solare pomeriggio domenicale! ;-)
Durante la mia giornata mi lascio andare a momenti di pura follia ed è veramente divertente osservare la perplessità o altre espressioni sul volte delle persone che in quel momento mi sono vicine! grazie Praj sei molto nutriente per me! un abbraccio Namastè
Ah ah ah! Non avevo dubbi sulla tua "follia". E' molto divertente, è vero, giocare con lo stupore degli astanti improvvisando balli o scenette o quant'altro,lasciandoci andare a ciò che il corpo e la mente, senza guinzaglio, vogliono buttar fuori. Non preoccuparti dunque, tanto sai che sei in grado di tornare in te quando vuoi. E' proprio in questo che c'è la grande differenza fra la sana e l'insana follia. Un caro e amichevole abbraccio, cara Antonella. Namastè! :-)))
..la sana follia! ahahaha l'esempio è di ieri, hai potuto vedere anche tu.. il "vorrei ma non posso" degli spettatori che celebravano dentro ma non fuori, dei curiosi frenati dalla loro ragione.. vabbè ne riparleremo. bell'articolo mia caro Praj :) buona domenica
Forse è: "vorrei ma ho paura che altri mi vedano sotto quest'altro aspetto". Si preferisce rappresentarsi solo per l'immagine e il ruolo sul quale si ha un presunto controllo.
Grazie, Ati. Felice domenica anche a Te. ;-)
E' la stessa follia che ci fa compiere quei gesti pazzi o quei piccoli colpi di testa quando siamo innamorati. Perchè l'amore ci fa andare oltre i limiti della "normalità", ci conduce in uno spazio fantastico in cui tutto è possibile.
L'amore è follia, è quella che a volte ci fa fare mille Km per poter stare solo un'ora con la persona amata,
è quella follia che ci ha fatto dormire in macchina, o quella che ci ha fatto spendere uno sproposito per un mazzo di fiori che costa quanto un'automobile.....
E la dolcezza di quella follia ci accompagnerà per sempre.
Un caro saluto.
Certamente. L'importante è però che non ci si perda totalmente in questa follia, ma ce la si permetta si quando e come si vuole e si sia sempre in grado di tornare a Casa.
Altrimenti si passa dalla sana all'ingestibile follia. Ed è tutta un'altra storia. Felice giornata, Drolma. :-)
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:33
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il 09/07/2023 alle 12:31
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il 09/07/2023 alle 12:28
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il 09/07/2023 alle 12:24