Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Cieca non è la fortuna m...Quando sei veramente nes... »

Chi si droga o beve non lo fa per dimenticare ma per “ricordare”…

Post n°648 pubblicato il 13 Luglio 2009 da Praj
 

Coloro che fanno uso abituale di droghe o alcool, a livello profondo, non cercano l’evasione, ma l’inclusione, anche se attraverso la con-fusione occasionale, vanno cercando l’accoglimento, l’unità, l’amore… la fusione con un qualcosa più grande di loro.
Il fatto però che non siano consapevoli di questa ricerca inconscia fa sì che i fantasmi mentali che vanno ad evocare con lo “sballo” vengano scambiati per reali riconoscimenti, mentre invece sono solo distorsioni ,fenomeni coscienziali che svaniscono appena gli effetti dello stupefacente cala e passa. Da qui il desiderio coatto della ripetizione dello sballo, la crescente dipendenza, ovviamente dettata dalla dall’evanescenza dell’esperienza. Invece costoro probabilmente cercano la meditazione, la contemplazione, senza saperlo, cercando però scorciatoie impossibili.
Lo sballo invece non fa altro che allontanarli – anche se apparentemente sembra gratificarli - ancor di più dalla sorgente del loro Essere, invece che avvicinarli a sé stessi, come la loro Essenza anelerebbe che accadesse.  Questo però è possibile che nello stato meditativo, contemplativo della propria natura interiore. Quindi, per me, è assolutamente insufficiente la lotta tradizionale alla droga: bisogna comprendere piuttosto la causa primaria che anima questo bisogno, quasi irrefrenabile, di sballare… cercare dimensioni vagamente transpersonali.
E’ quasi inutile, non molto efficace, accanirsi nel offrire solo risposte terapeutiche ai consumatori di alcol e droghe, basate su cause secondarie: sociologiche, psicologiche, biochimiche…
La causa fondamentale della ricerca del “paradiso artificiale” è la ricerca nostalgica della pace e della beatitudine che la scaturisce dal ritrovamento della propria anima dispersa nell’attaccamento agli oggetti dei sensi, smarrita nel labirinto delle rappresentazioni mentali. Il vero e radicale richiamo è la nostalgia del Paradiso spirituale perduto che l’Essere ha in sé, di cui ha memoria ancestrale.
Non ci si droga o si beve dunque per dimenticare, ma per “ricordare” quello che è l’indirizzo di della nostra Casa interiore. Il problema è che non lo si sa e si va cercarlo illusoriamente dove non sta scritto e non si può trovare, entrando  e perdendosi inevitabilmente nei vicoli ciechi dell’inconsapevolezza.

 


 

 
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Commenti al Post:
atisha0
atisha0 il 13/07/09 alle 13:43 via WEB
...mi hai fatto prendere un colpo! ho aperto il tuo blog e ti vedo con la bottiglia vuota in mano.. poi ho letto il post :))) Che bel post.. molto vero e profondo. Praj.. avevo scritto qualcosa anch'io tempo fa sull'argomento ma inun forum.. argomento sempre un po' messo da parte.. hai fatto bene a tirarlo fuori, scottante ma spiritualmente parlando molto allettante ..se si comprende a fondo! ciao ;)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/07/09 alle 14:09 via WEB
...ah ah ah! No, non ti preoccupare, bevo solo una buona birretta con la pizza, quando capita. Non ne ho bisogno, godo anche senza sballare. Immagino tu abbia già toccato questo tema. In genere le nostre tematiche sono affini. Mi andava di proporlo sotto quest'ottica, punto di vista un pò diverso: qual'è la causa primaria della voglia di sballare, cosa cerca profondamente chi lo insegue? Volevo dargli una valenza spirituale, non la scontata intrerpretazione psicosociologica che si trova dappertutto. Grazie per l'apprezzamento e un carissimo saluto sorridente :-) Ciao ;-)
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graziano2008
graziano2008 il 13/07/09 alle 20:48 via WEB
Ciao Praj,non ho letto il post,ma a intuito dico che sono d'accordo..ah ah ah davvero!!!oggi fa' caldo e non ne ho voglia. Namaste' amico.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/07/09 alle 21:08 via WEB
No problem Graziano, lo sai che noi siamo sempre in accordo a prescindere... ...ah ah ah! Hai ragione, fa caldo... nun se pò' fatigà... eh eh eh! Ciao carissimo e grazie della visita nonostante tutto... Namastè, amico mio! ;-)
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antonella.2009
antonella.2009 il 13/07/09 alle 21:24 via WEB
Tu mi spaventi e mi emozioni! :o Grazie Namastè
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Praj
Praj il 13/07/09 alle 22:39 via WEB
Spaventi? ... e perchè mai, Antonella? Suscitare stimoli positivi per la riflessione, emozionare benevolmente... è solo quello che cerco di fare. Comunque capisco il senso della tua espressione... Ciao e grazie a Te della gentile e attenta presenza. Namastè! :-)
(Rispondi)
 
 
antonella.2009
antonella.2009 il 15/07/09 alle 21:39 via WEB
OHHH ma sei tremendo! :-)Ti voglio bene Namastè Antonella
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 16/07/09 alle 09:11 via WEB
Grazie, amica Antonella... anche se non mi hai detto perché ti farei paura ( spero scherzando) e sarei tremendo.... ah ah ah! Comunque ora e sempre Namastè! :-)
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amgen67
amgen67 il 14/07/09 alle 01:47 via WEB
E tu pensi veramente che una persona che beve o si droga capisce tutto questo ? mmmmmmmmm ne so qualcosa, e ti dico assolutamente NO. Da piccola ho visuto con persone alcoliste in casa e finche non escono fuori dal problema, non vogliono sentire nulla, hanno ragione loro e basta. Dopo si - esempio mio marito - 25 anni di alcol - oggi ha fondato un gruppo suo di alcolisti anonimi. Oggi si, ne ha esperienza da vendere, e comprensione, e pazzienza, prima....mi aveva buttato fuori di casa. Ora è un tesoro, speriamo che duri :-) P.S. io sono astemia - ma ti rendi conto ? il diavolo e l'acqua santa :-)))))))) un abbraccio - Mary.
(Rispondi)
 
amgen67
amgen67 il 14/07/09 alle 01:52 via WEB
Dimenticavo - se ti serve potrei darti in privato ( non facio pubblicità) il link del suo sito sul alcol - anche se è tutto fatto con amore per le persone che tante volte neanche conosciamo di persona, quindi non sarebbe pubblicità, ma è meglio cosi. Alla salute !!! :-)))))))
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Praj
Praj il 14/07/09 alle 09:37 via WEB
No grazie non mi serve, conosco anch'io persone che svolgono quell'attività, che operano in quel ambiente. So quel che fanno e li apprezzo. Sia ben chiaro che questo post non voleva assolutamente incoraggiare nessuno a far uso di sostante alteranti per scoprire dimensioni profonde della Coscienza. Anzi, sostengo l'opposto! Per trovare quelle dimensioni si deve, meditare, contemplare, riflettere... natural-mente. Nota che il principio di "nostalgia" dello stato di pace è stato sorvolato. vabbè, doveva andare così: noi capiamo solo quello che in quel momento siamo in grado di capire. E' una sana legge spirituale. Alla salute!!! ;-) P.S. Comunque, se ci tieni, mandami il link in pvt.
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Praj
Praj il 14/07/09 alle 09:28 via WEB
Molto propabilmente non ho espresso in modo adeguato ciò che volevo dire. Infatti, sapevo di correre questo rischio nel toccare un argomento così scottante. So benissimo che uno che beve o si dogra non ha la minima consapevolezza di ciò. Lui lo fa per soddisfare pulsioni inconsce di cui, nel migliore dei casi, parzialmente si rende conto. Io non volevo sostenere nessuna tesi che andasse contro le comunità terapeutiche che sostengono il recupero degli alcolisti o dei tossicodipendenti, ci mancherebbe! Anzi, esse hanno tutta la mia ammirazione e stima per il loro arduo e benemerito sforzo e impegno. La mia voleva solo essere una lettura un pò diverse del fenomeno; voleva essere una interpretazione un pò più profonda e spirituale della causa fondamentale. Capisco che può sembrare assurdo solo proporla, ma mi andava di esprimerla. Dal punto di vista pratico ed operativo è chiaro, che allo stato delle cose, dato il livello di coscienza reale di coloro che soffrono il problema, è molto utile proseguire con le modalità terapeutiche esistenti per il recupero alla "normalità" dei devianti. Dunque, visto che anche tu hai potuto capire quello che intendevo dire in modo diverso dal mio intento, mi rendo conto che è meglio che misuri bene le parole, per non prestarmi a interpretazioni indesiderate, equivoche o, peggio ancora, ambigue. Sicuramente non in linea con mio scopo riflessivo. Mi rendo conto che è un argomento da trattare con le pinze. Penso che forse ho esposto il tema su un piano un pò troppo sottile, non adatto ad una libera discussione in un pubblico ambiente virtuale. Anch'io non faccio uso di droghe e non bevo, ma sono un attento osservatore dell'animo umano e quanto sono andato affermando è il risultato di esperienza di vita, dal mio punto di vista, di meditante. Ricambio volentieri l'abbraccio. Un sorriso e ciao! :-)))
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atisha0
atisha0 il 14/07/09 alle 12:32 via WEB
ma sì ma sì.. hai espresso chiaramente.. non farti tante "menate" mentali Praj.. la tua è una riflessione che nasce da più lontano.. dall'origine di ogni male.. non ci possono essere fraintendimenti.. il discorso è serio ed attualissimo, e un po' tutti nella vita purtroppo abbiamo potuto toccare se non con mano nostra ma con mano di chi ci stava al fianco situazioni del genere.. ovvio che volevi solo portare a riflessione che alla base di ogni disagio c'è sempre la "dimenticanza".. è così.. Ho visto gente uscire dalla droga e alcol proprio praticando una via spirituale.. ed alla fine comprendere, quando frequentavo un certo tipo di Buddhismo.. pensa te.. ciao, buona giornata :) (calduccio anche qui..)
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Praj
Praj il 14/07/09 alle 13:30 via WEB
Non mi faccio "menate" mentali, constatavo soltanto la possibilità del fraintendimento. E chiaro che se dovesse capitare che un amico ne avesse bisogno, la proposta - di un percorso spirituale per il rientro dal disagio o malattia da una dipendenza la farei soltanto a chi sentissi "pronto" per intraprenderla. Non a tutti indiscriminatamente, è ovvio. Agli altri consiglieri le tradizionali vie d'uscita: le comunità di recupero. Hanno i mezzi e la capacità di assolvero il loro compito nell'immediato più facilmente, dato la loro esperienza pratica. Invece a chi volesse comprendere più in profondità le radici del "mal di vivere" che la portato alla caduta nei paradici artificiali, indicherei altri tipi di cammino. Percorsi che non sedano solo il non sintomo, il disagio temporaneo. Grazie Ati, per il gradito supporto. Non avevo il minimo dubbio che tu capissi lo spirito del post, il senso più alto. Buona giornata! Hai sempre il mare che ti può far sopportare meglio la calura, comunque. ;-) Un sorriso e ciao!
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virachandra
virachandra il 14/07/09 alle 14:11 via WEB
Buongiorno....è una visione singolare e stimolante dello sballo continuo.stanno spuntando un sacco di occhi e di quasi bocche...lo trovo interessante..e te?grazie,namasté
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Praj
Praj il 14/07/09 alle 18:06 via WEB
Lo sballo come tentativo sbagliato di esserci in quanto personalità condizionata. Io, lo ribadisco, non lo promuovo affatto, anzi, ma cerco di capire il perchè di questo fenomeno deteriore in chiave diversa. Bocche, occhi... eh eh eh! ...tu sei un antesignano e leder in questo: bocca, occhi, nase e barba... Probabilmente hai dato l'esempio, hai stimolato una volglia di mostraesi fisicamente, anche se parzialmente. E' un gioco interessante, è vero. Vedremo... gli sviluppi, casomai, se ci saranno. Ciao Virachandra, grazie e Namastè! :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 14/07/09 alle 14:48 via WEB
non è che l'equivoco nasce proprio dal fatto che non c'è differenza tra chi sballa per ricordare e chi per dimenticare, nel senso che non è per un significato superiore alle due possibilità ma entrambe portano a una giustificazione di comodo...chi dovesse usare una droga per un senso spirituale più alto sa che non gli serve a nulla perchè già lo conosce...ciao un caro saluto :-)
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Praj
Praj il 14/07/09 alle 18:18 via WEB
Non ci siamo: vedo che l'equivoco si rinforza. Ripeto: "sballare" è sbagliato, sempre e comunque, fa male!!! La tesi invece è: chi sballa, non sa il perchè lo fa a livello profondo. A livello superficiale avrà mille motivi, i più svariati; a livello inconscio sarà spinto da pulsioni affettive, emotive, nevrosi... ma a livello spirituale forse sta cercando un qualcosa, ha nostalgia di una dimensione scordata. Ciò che ho proposto a riflessione non è una mia intuizione, ma uno spunto tratto dai discorsi di Osho riguardo alle droghe. Non me lo sono inventato io, ma lo imparato da uno dei miei Maestri spirituali. Io, molto, probabilmente, l'ho solo espresso in malo modo o in modo inadeguato, ahimè! Un caro saluto anche a Te. Ciao! :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 14/07/09 alle 18:26 via WEB
decisamente avevo capito altro e so anche perchè...ciao :-))
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JacuzziForYou
JacuzziForYou il 14/07/09 alle 19:01 via WEB
Osho,ho letto da qualche parte,diceva che chi beve o finisce col drogarsi è in fondo una persona che ha mantenuto una sensibilità.. e quando tale sensibilità stride col mondo,il rifugio facile in cui incappa è appunto l'alcool o lo sballo,prima ancora che questo diventi dipendenza.Dopo è però un altra storia,dopo deve iniziare una presa di coscienza che sappia trasformare quel "talento" in qualcosa in grado di mollare gli ormeggi dalla schiavitù della bottiglia o dello stupefacente.. Leggevo proprio ora questa quartina di Omar Khayyam: "Io bevo,sì,vino,ma un libertino non sono. E le mani allungo,sì,ma solo verso la coppa. Sai tu perchè voglio essere adoratore del Vino? Per non divenir(come te)adorator di me stesso." Quindi c'è Speranza,almeno per come la vedo quando uno si rendesse conto di aver sbagliato strada,e pur anche quando tutto sembrerebbe disperare.. Un saluto Praj :-)
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alf.cosmos
alf.cosmos il 15/07/09 alle 04:40 via WEB
Ciao Praj, trovo molto interessante questa Tua riflessione. In un certo senso è come non voler riconoscere questa realtà come quella vera e cercarne un'altra ma in modo confuso. Molte volte capita infatti che chi ha avuto un'esperienza del genere poi subisca una trasformazione "forte" anche in senso spirituale. Un saluto cosmico Alf
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Praj
Praj il 15/07/09 alle 09:36 via WEB
Caro Alf, vedo che hai sostanzialmente colto il punto. Infatti chi "sballa" è perchè vuole immergersi in un'altra realtà, perchè questa non gli piace e non si riconosce in essa. Ma lo fa in un modo confuso e sbagliato. A volte, però capita anche quello che dici tu, ma sono casi sporadici quelli in cui, attraverso lo sballo, a qualcuno accada un'apertura mentale che gli apra orizzonti spirituali più ampi. Generalmente l'esperienza ripetuta dello sballo porta a conseguenze deleterie, negative, alla deriva. Grazie per prezioso commento e il saluto saluto cosmico che ricambio. :-)
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