La noia è il segno inequivocabile che i pensieri stanno girando in folle, su loro stessi, ruotando attorno ad un nucleo invariante sul quale siamo in qualche modo fissati. Questi pensieri sono entrati in un circolo vizioso per cui ritornano a riproporsi, monotoni, ripetitivamente. Oppure possono essere come una palla che continua a ribalzare sui muri in una stanza chiusa.
Sono uno spreco di energia nel quale è meglio non indulgere, se non si vuole in qualche misura deprimersi, farsi del male psicologico, a lungo andare.
Cercare di uscirne con mezzi ed espedienti che sono alla base della stessa noia è inutile, perchè ciò non funziona. Anzi, proprio questi tentativi non risolutivi non fanno che perpetuare lo stato di noia nel quale siamo immersi o sprofondati.
Siccome non si può superare un problema dallo stesso livello da cui è generato, ecco che per sradicare la noia occorre piuttosto conoscere il meccanismo che la crea: occorre vedere la fonte da cui sorge il pensiero ricorrente connesso al passato.
Questo sradicamento può riuscire con la meditazione, nella quale si riesce ad osservare il processo mentale che crea la noia, le radici sulle quali attecchisce.
Una volta vista la logica sulla quale s'innesta il fenomeno dell'annioarsi, si hanno anche gli strumenti per non farla nascere o, perlomeno, si ha la capacità di non alimentarla, non dandole quell'energia mentale che si appoggia ad uno stancante autocompiacimento intellettuale, ad un rimuginare senza costrutto.
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drolma il 07/09/09 alle 21:04 via WEB
E' proprio di questi giorni la lettura di un passo di Osho sulla noia:"solo l'uomo è annoiato, e all'interno del genere umano solo le persone piu' intelligenti si annoiano,-(mi sono ricreduta su mio figlio minore, un 14enne perennemente annoiato.- La persona comune è contenta di una nuova donna(uomo), salvo poi stancarsene, è gioiosa per una nuova macchina, ma domani dovrà cercarne un'altra e così via senza mai che veda il senso di tutto cio'. La persona intelligente lo vede,a quel punto cosa fare? Si inizia a meditare sulla noia, ci si immerge nella noia,si va a vedere dove porta e se riesci a proseguire immergendoti sempre piu' in essa ti porterà all'illuminazione. Se tocchi un culmine, ecco la svolta, nel tuo essere entra la luce, sei nel nulla essenziale, a quel punto non vi sarà piu' nessuna noia."
Senza scomodare ulteriormente Osho posso solo dire che per quanto mi riguarda cerco di non annoiarmi portando consapevolezza in ogni cosa che faccio. Cerco, e non sempre ci riesco, di far sì che ogni azione quotidiana (soprattutto quelle ripetitive) venga compiuta con la totale partecipazione a quel momento, il famoso qui ed ora,perchè ogni gesto,anche il piu'noioso, se compiuto con intensità e consapevolezza puo' diventare un gesto sacro, così la noia si trasforma in qualcosa di spirituale.
Un sorriso :-)
(Rispondi)
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:33
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