Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Ora di religione? No grazie. Casomai, di religiosità.

Post n°667 pubblicato il 11 Settembre 2009 da Praj
 

C'è chi vuole e pensa sia giusto insegnare una religione, per il suo bene, per la sua crescita educativa e formazione morale, ad un bambino o ragazzo.
Io rispondo che, a mio parere, si dovrebbe invece lasciarlo giocare... lui sta bene così: sa tutto quello che gli serve al momento.
Non gli si dovrebbero dare risposte se non fa delle domande spontanee... che nascono dalla sua curiosità e dalla sua naturale intelligenza.
Noi abbiamo, purtroppo, la curiosa abitudine a dare delle risposte a chi non ha fatto domande. Poi, man mano che cresce e vuol comprendere come funzionano le cose intorno a lui, ecco che allora è nello stato psicologico per poter assimilare con interesse gli insegnamenti della religione, della scienza, spiegati in modo adeguato alla sua capacità ricettiva, sia intellettuale che emozionale.
Riguardo invece alle specifiche risposte religiose... è meglio per me non fornirgliele prefabbricate, confezionate, derivate dalle nostre convinzioni e fedi-credenze. Gli va lasciato uno spazio di ricerca che nasce dal suo stesso anelito di Conoscenza, al suo bisogno di Comprensione, al suo bisogno di Religiosità, più che di religione canonica.
Gli si può indicare tuttalpù, in modo semplificato ed obbiettivo, quali sono state le varie risposte che sono state date nel tempo dagli uomini che l'hanno preceduto (una vera storia delle religioni).
Quello che è importante, per me, è non condizionarlo... per cercare di farlo aderire ad una religione dominante o a forzarlo verso qualsiasi organizzazione religiosa più o meno conosciuta. Se intorno a sè, il bambino, invece può respirare una atmosfera di apertura, di libertà, di esempio, di dialogo e confronto positivo... troverà liberamente da sè la Via che gli può interessare e che gli da il senso della genuina ricerca... per affrontare questo viaggio misterioso che è la Vita, e man mano troverà lungo il percorso indicazioni sempre più sentite nel cuore e nella intelligenza... tutto verrà da sè...e libera-mente potrà ritrovare Sè stesso... il Divino dentro di lui o come altro vorrà chiamare la Sua Essenza. Questo approcciio all'interiorità è  una autentica religiosità libera da credenze precostituite. 


 
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Commenti al Post:
skarma64
skarma64 il 11/09/09 alle 12:20 via WEB
sono d'accordo con te.. te lo dico da mamma, quale sono...:-D
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Praj
Praj il 11/09/09 alle 12:41 via WEB
Mi fa piacere, soprattutto se detto da una mamma. Complimenti per l'apertura mentale e la consapevolezza... Un sorriso :-)
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 11/09/09 alle 18:07 via WEB
Sono talmente daccordo con te che quando mio figlio andava a scuola l'ho esonerato dall'ora di religione! (^_^) Grazie Namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 11/09/09 alle 18:25 via WEB
E' interssante e significativo che una madre faccia questa scelta laica non contro la religione in sè ma a favore della religiosità. Secondo me è una scelta che denota una visione ampia e aperta della spiritualiità, coraggiosa e non conformista. E' una scelta che anch'io, tra l'altro, feci e tutt'ora condivido. Grazie per la testimonianza, Antonella. Namastè! ^_^
(Rispondi)
 
 
paralotti
paralotti il 11/09/09 alle 18:40 via WEB
Ciao Praj e scusa la mia lunga assenza ma ho avuto problemi con la salute ed ho passato tutto agosto fra ospedale e letto di casa... adesso sembra tutto risolto, avevo un problema alle vie biliari, ed ho ripreso anche se con fatica a lavorare perchè sono costretto a camminare con un drenaggio nel fegato che mi crea dolore:-) Il tuo post dovrebbe leggerlo la signora Gelmini, sono sicuro che gli si aprirebbe il cuore... ma purtroppo amico mio i tempi non sono ancora maturi, la Chiesa ufficiale ha grande influenza e difficilmente si potrebbe arrivare ad un'ora o più di religiosità nelle ns scuole... ma tempo al tempo, oggi ci sono bambini dall'aura indaco, i ns maestri, come mi piace chiamarli, sono portatori di nuova Consapevolezza, Amore e Compassione, difficlmente riusciranno ad ascoltare ciò che viene loro imposto e tutto succederà quando il tempo sarà arrivato... Ed il tempo è oggi, grazie! adoro il tuo blog!!!! Con tanta amicizia Otto
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 12/09/09 alle 09:47 via WEB
Che piacere risentirti, Otto! Non mi crederai, ma proprio ieri, parlando con una amica, mi chiedevo dove fossi finito. E memore di quanto hai raccontato in un commento nel mio blog tempo fa ho avuto il sentore che tu potessi avere avuto qualche problema di salute. Sapere che ora, anche se ti stai riprendendo ovviamente con fatica , è tutto risolto, mi rende contento, veramente. Per il resto, mi riempie di gioia constatare la tua condivisione su questo argomento: sai quanto ti stimo. Io auspico con te che quei tempi di maturazione spirituale stiano davvero arrivando. Alcuni segni e aspetti di una consapevolezza più evoluta, come ben tu dici, anche se non eclatanti, si stanno già mostrando, è vero. Spero veramente che siano in arrivo sempre più numerosi bambini che sentano l'esigenza di ascoltare parole di religiosità che toccano il cuore, pronti ad aprirsi ad una visione del mondo diversa, più gioiosa e libera di quella che viene loro passata attraverso insegnamenti che mortificano il corpo e lo spirito. Intanto, per come possiamo, si cerca modestamente qualche varco, si prova a ripulire la loro strada da orpelli e sterpaglie, facilitando loro un cammino, speriamo luminoso, diverso da quello che molti ancora sono costretti a subire. Con ricambiata amicizia, ti abbraccio di cuore. Un sorriso e tanti auguri per la tua preziosa salute. :-)
(Rispondi)
ZPPWZAFAGOGE
ZPPWZAFAGOGE il 11/09/09 alle 19:00 via WEB
Lieta serata e sereno weekend un abbraccio e un sorriso ciao Fabry
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/09/09 alle 09:24 via WEB
Leggendoti solo ora, Fabry, non mi resta che ricambiare augurandoti di cuore un sereno week end! Un sorriso -)
(Rispondi)
incantodivenere
incantodivenere il 11/09/09 alle 19:10 via WEB
concordo in pieno, come madre ed insegnante. la spiritualità e la religione non sono la stessa cosa
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/09/09 alle 09:22 via WEB
E' vero, così come la religione e la religiosità. Una è un insieme di credenze e precetti, storicamente consolidati, ai quali aderire mentre l'altra è un atteggiamento interiore verso la vita, a prescindere da ogni credenza. Un sorriso :-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 12/09/09 alle 08:18 via WEB
bel testo concordo con te...anch'io ho esonerato mio figlio dall'ora di religione, ma non per permettere a lui la scelta, ma per soddisfare la mia rivalsa sulla Chiesa, mio figlio ne ha sofferto moltissimo era l'unico, chiuso in uno sgabuzzino con un'insegnante che era infastidita di non potersi fare i...suoi. Ma io gongolavo di coerenza...evviva il coraggio dei genitori :-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/09/09 alle 09:19 via WEB
Capita a dei genitori di rivalersi in questo modo per esperienze vissute in tali ambiti. Però non sarei d'accordo di praticare questa scelta d'esonero quando il figlio, comunque e per sua volontà, voglia frequentare l'insegnamento. Non credo sia il tuo caso. Il coraggio del genitore lo vedo piuttosto nella proposta motivata d'esonero che nell'obbligo. Secondo me, bisogna stare attenti a non scaricare sui figli eventuali frustrazioni subite, quand'anche avessero ragioni soggettivamente valide. Penso che ci sia bisogno di un accompagnamento educativo molto soft, perchè la materia in questione è molto delicata e profonda e non va trattata come la ginnastica, per esempio. Qui ci va di mezzo la formazione psicologica e spirituale dei ragazzi. E la cosa non è di poco conto: può avere delle ripercussioni significative sulla vita del giovane in futuro che influenzeranno la sua visione del mondo e di sè stesso. Buon weel end! :-)))
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atisha0
atisha0 il 12/09/09 alle 09:18 via WEB
mah.. la mente è strana, specie quella dei ragazzi.. una mia figlia come sai non ha voluto affatto esonerarsi benchè abbia lasciato libera scelta.. ed è contenta e stimata dall'insegnante per i confronti che hanno.. dice che tutto serve per conoscere..certo siamo al liceo... io credo si debba sempre lasciare la libera scelta allo studente,anche se nonsemprepuò sapere quello che fa.. c'èsempre tempo per smettere di credere..e si può sempre accompagnare dall'esterno ogni insegnamento. Cosìho visto di tre figli.. bel post ciao carissimo buon we ;)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/09/09 alle 10:09 via WEB
La libertà di scelta del ragazzo, lo ribadisco, è fondamentale. Secondo: è importante anche vedere con chi andrà a fare questa ora di religione. Non avendo alternative, e trovando un insegnante sufficientemente non dogmatico, la scelta della frequenza potrebbe essere anche stimolante, almeno dal punto di vista del pensiero critico. Potrebbe essere sempre meglio del gironzolare solitario per i corridoi della scuola senza fare nulla di significativo. Non vorrei però entrare in merito a situazioni particolari, soggettive che andrebbero vagliate caso per caso... ero solo interessato a rimarcare il principio educativo centrato sull'importanza di una crescità di una religiosità libera. Che poi nella realtà si debba necessariamente fare i conti con quello che passa il convento, convengo purtroppo con te che ora ci sono pochissime, quasi nulle, offerte alternative all'ora di religione. Certo, c'è sempre tempo per smettere di credere, ma non sempre se ne esce con una crescita interiore, spesso se ne esce solo con un rifiuto, una negazione tout court di ciò che è stato introiettato, diventando l'opposto, reattivi alla spiritualità. E qui che vedo il danno: l'aver fatto perdere a parecchi individui, con l'instillazione di dogmi e comandamenti, la possibilità di una crescita naturale e religiosa, spontanea e libera. Grazie del utile commento di specifica. Un abbraccio sorridente e sereno week end anche a Te. Ciao! ;-)
(Rispondi)
 
hareezio
hareezio il 12/09/09 alle 15:35 via WEB
...per Ati... tua figlia è saggia.... per combattere un nemico lo devi Conoscere.... :-)
(Rispondi)
 
 
Praj
Praj il 12/09/09 alle 15:45 via WEB
Sono d'accordo. Sarebbe bello però che non fosse una scelta dettata dal mero conformismo o soltanto dalla paura di esclusione, emarginazione. Poi, tutto ci sta. Si sa che non è facile a quell'età uscire dal gregge... Non credo poi che in genere il motivo di partecipazione sia quello da te indicato. Può essere semplicemente che non si voglia star fuori dal coro. Questo non è mai facile. Chiaramente, parlo in generale, senza alcun riferimento alla figlia di Ati. Ciao! :-)
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atisha0
atisha0 il 13/09/09 alle 13:47 via WEB
per Praj.. o che si voglia star fuori dal coro per farsi meglio notare.. chissà.. :))
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Praj
Praj il 13/09/09 alle 19:39 via WEB
non è da escludere. Sai, le vie dell'egocentrismo sono infinite, come quelle della Illuminazione. Ciao! ;-)
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atisha0
atisha0 il 13/09/09 alle 13:46 via WEB
ma.. talvolta sembra molto saggia.. altre molto infantile, si sa che gli opposti oscillano a tutta forza nell'adolescenza.. Credo comunque centri molto lasciare la libera scelta ed accompagnarla in distanza.. :)
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Praj
Praj il 13/09/09 alle 13:48 via WEB
Penso anch'io che quello sia un buon comportamento, accompagnamento... Ciao! ;-)
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hareezio
hareezio il 12/09/09 alle 15:32 via WEB
...le religioni sono state costatemente utilizzate per il controllo delle Coscenze.... e soprattutto ostacolare il libero pensare... la crescita della Coscienza porta invariabilmente alla scoperta dello Spirito del Gioco....lo Spirito del Giocatore e dello Spirito in Se.... Il nemico numero uno di una religione E' il senso del Sacro di uno Spirito libero.
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Praj
Praj il 12/09/09 alle 15:48 via WEB
Su questo sono sostanzialmente in sintonia con quanto affermi. Un saluto sorridente. ;-)
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safira_1969
safira_1969 il 12/09/09 alle 18:50 via WEB
Concordo.....null'altro da dire.Safi
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Praj
Praj il 13/09/09 alle 09:08 via WEB
Un sorriso e buona domenica, Safi :-)
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alf.cosmos
alf.cosmos il 14/09/09 alle 04:05 via WEB
Si potrebbe trasformare l'ora di religione in ora di spiritualità. Insegnare che si può essere spirituali in tanti modi e offrire una panoramica più globale di questo concetto, in modo che, interiormente, ognuno possa trovare la sua strada. Quella del suo cuore. Cosmicamente Alf
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/09/09 alle 09:07 via WEB
Sono d'accordo, Alf. Vorrei, come approfondimento, comunque invitare a leggere queste significative parole di Osho, il quale tratta della basilare differenza che esiste fra la religiosità e la religione. Un caro saluto :-) http://www.renudo.it/rivista/citazioni.aspx?action=citazioni&id_citazione=6
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violette51
violette51 il 14/09/09 alle 11:58 via WEB
chissa' perche' si anticipa..forse pensando di evitarglii il peggio...ma basterebbe guardarsi intorno specialmente in questi tempi..che si è a corto di vocazioni ,,innanzitutto,,questo un altro discorso,,bisognerebbe capire bene da cosa li vogliono proteggere usando questo sistema..cioe' del catechismo ...per ii cattolici...ecc ecc..ma??
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Praj
Praj il 14/09/09 alle 14:20 via WEB
Sono interrogativi e osservazioni che condivido, cara Violette. Evidentemente non sono così sicuri, come vorrebbero far credere, di ciò che s'infervorano ad insegnarci ancor da piccoli. Se un insegnamento è grande, dovremmo essere noi a cercarlo, non il contrario. Invece, dicendo che è un grande dono, ce lo propinano quando ancora non siamo interessati a riceverlo. Un sorriso :-)
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gardenparks
gardenparks il 01/06/12 alle 17:27 via WEB
Around 1880, Charles-Emile hermes bags took over the business and moved the shop to a location near Palais de I'Elysee at 24 Rue Faubourg Saint-Honore. It was during this time that Hermes launched the business into retail sales, and bringing up his own sons in the business, the Hermes Company became purveyors to the most elite clients in Europe, North Africa, Russia, Asia, and the Americas. The first nod to the Hermes handbag came in the form of a "haut a courroies" bag, which allowed riders to carry their saddles with them.
(Rispondi)
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