Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Il dolore è la mappa

Post n°717 pubblicato il 06 Gennaio 2010 da Praj
 
Tag: Dolore

Se t'interessa sapere qual è la tua Via per essere sereno, felice... rifletti e lavora spiritualmente sulla cosa che più ti fa soffrire da quando sei nato.
Quel malessere o dolore è la radice di un albero che ha prodotto quei rami malati che sono i tuoi disagi esistenziali.
Risana quella radice e vedrai che, dal tronco alle foglie, ai fiori, tutto tornerà a crescere, perchè ora la linfa e l'energia possono fluire potentemente e armonicamente.
Ricorda dunque che la tua sofferenza personale è la preziosa mappa della tua specifica evoluzione.
Senza quella non sapresti mai dove andare: saresti disorientato dai desideri egocentrici, t'inoltreresti in sentieri già battuti e ti perderesti nel labirinto delle possibilità, delle ripetizioni non congruenti al viaggio della tua coscienza.
Perciò benedici ciò che ti sembra un male, perchè è proprio attraverso esso che puoi rinascere a nuova Vita. Il tuo dolore è la tua mappa del ritorno a Casa.

 
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Commenti al Post:
savitri.5
savitri.5 il 06/01/10 alle 12:00 via WEB
Bellissima riflessione, grazie carissimo Praj! Tante persone rifiutano di accettare il fatto che siamo letteralmente il creatore della nostra intera esistenza e che la possiamo facilmente cambiare con la benedizione e con il perdono. Namastè _/|\_ ^___^
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Praj
Praj il 06/01/10 alle 19:38 via WEB
Infatti posso ben capire quelle persone perchè anch'io partecipavo, sostenevo una volta quel rifiuto, senza capire che quella chiusura era la la prigione in cui rinchiudevo me stesso. L'accettazione è stata la cura fondamentale. Il perdono pure. Mi sembrava irragionevole andare in quella direzione ed invece era proprio la chiave. La Fiducia di fondo in cert messaggi positivi mi ha molto aiutato. Un abbraccio sorridente e grazie per gentile commento. Namasté, amica, amici! _/|\_ ^___^
(Rispondi)
olena63
olena63 il 06/01/10 alle 12:26 via WEB
Grazie, Praj... Una cosa bellissima, che hai scritto tu... Mi serviva un po' di tempo per capire, che tutto che succede ha un scopo preciso : insegnare la strada di "ritorno a Casa"! Una visione consapevole di cio', che accade, ti fa' capire tante cose. Non e' punizione o sofferenza che ti perseque, assolutamente no! Sono solo lezioni dell'Universo, che servono per farti evolvere, trasformare, ritornare. Al posto delle domande tipo:" Perche' successo proprio a me? Perche sono cosi sfortunata?" sono arrivate le domande di un altro tipo: " Cosa vuole insegnarmi la vita di questa volta? Quale lezione devo comprendere? Cosa c'e' ancora in me, che devo accettare e posso trasformare, facendo la strada di ritorno a Casa?" Mancanza d'amore e l'affetto i mali comuni della nostra societa. Quelli, che fanno soffrire piu' degli altri. E' difficile riaquistare l'amore per se stesso. Ma possibile! Risanando radice " ...tutto tornera a crescere". Cerchiamo di essere buoni giardinieri! Un abbraccio, Praj e grazie infinite per le parole luminose e pieni d'Amore! Ole
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/01/10 alle 19:49 via WEB
Il tuo splendido commento riassume e spiega bene la sostanza di ciò che volevo comunicare. Non aggiungo altro perchè trovo le tue parole molto condivisibili. Penso che lo saranno anche per altri ricercatori. Inevitabilmente, ogni ricercatore, giunge, prima o poi, alle considerazioni e riflessioni che tu hai fatto, se vuole essere onesto con se stessi, è stanco d'ingannarsi per sostenere l'ego. Quando poi, cambiando l'ottica con cui si ha guardato la sofferenza, propria e altrui, si vedono i primi risultati positivi della trasformazione si prende coraggio e ci si inoltra sempre più in profondità fino alla liberazione. Sì, è come essere dei giardinieri interiori. Bella è la metafora. Grazie a Te, Ole, del commento integrativo e chiarificatore. Un caro saluto :-)
(Rispondi)
laura_brustenga
laura_brustenga il 06/01/10 alle 13:41 via WEB
pensiero saggio e reale. Buona giornata e...buon anno :) laura
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/01/10 alle 19:30 via WEB
E' solo semplice esperienza sulla mia pelle, nella mia carne, nel mio cuore. Sono osservazioni basate su un vissuto personale. Non è una "verità" assoluta certamente, ma una percezione che credo possa essere condivisa e riconosciuta da molti. Buon anno e buona serata anche a te, Laura. :-)
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amgen67
amgen67 il 06/01/10 alle 14:14 via WEB
Ammappa che mappa triste però ! :-))) Mary.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/01/10 alle 19:24 via WEB
Daltronde non c'è altro modo, secondo me. Prima capisci prima ne esci. Ovviamente non credo che una certa sofferenza ci accada per caso. E' sempre pedagogica a livelli più alti delle mere considerazioni egoiche. Ciao Mary... un sorriso. :-)))
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ivost
ivost il 06/01/10 alle 15:43 via WEB
Certo! Seguiamo la mappa del nostro dolore e poi,,,diamogli un calcio e gettiamola nel cesso!:-D
Non sono certamente contrario a ciò che hai scritto, anzi, son d'accordissimo che non ci siano molte alternative,,,ma una c'è,,,ed è quella di rimanere raccolti insieme attorno al Fuoco e tenendoci per mano trascurare il dolore e guardare,,,il Fuoco,,, :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/01/10 alle 19:20 via WEB
Certamente, dopo un certo processo si arriva, spesso gradualmente, al punto che si da un calcio a quella zavorra psicofisica che ti ha fatto soffrire. Risalire lungo le tracce del dolore ti porta al tuo centro. In quello spazio puoi dopo sorridere di tutto ciò che un tempo invece ti faceva male. Diventi pure capace di dare qualche indicazione a chi riconosci che sta sperimentando quello che tu hai già passato. Ciao, Ivo! ;-)
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 06/01/10 alle 16:37 via WEB
Per esperienza posso dire che funziona! Grazie Praj Namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/01/10 alle 19:13 via WEB
Anch'io parlo per esperienza diretta. Il nucleo di dolore che mi ha causato sofferenza per anni è stato compreso ed è stato trasformato. Definitivamente. Il credere a lungo, soprattutto da giovane, che la causa del mio dolore fosse esterna, causata da altri o da una certa situazione, m'impediva di cambiare atteggiamento e spirito con cui affrontavo la vita. In realtà era proprio dentro di me la vera causa, il problema. Mi fa piacere che anche tu abbia potuto verificare che questa cosa funziona. Un sorriso. Namastè! :-)
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ormalibera
ormalibera il 06/01/10 alle 20:13 via WEB
Grazie, è un ottimo consiglio. Un caro saluto
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/01/10 alle 20:18 via WEB
Sono contento che tu lo ritenga tale. Ricambio il caro saluto augurandoti anche buon anno. :-)
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atisha0
atisha0 il 07/01/10 alle 07:50 via WEB
..decisamente un bel post.. chiaro, diretto, vero! buona giornata e complimenti... :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/01/10 alle 09:12 via WEB
Detto da Te che sei chiara, diretta e vera è un complimento che mi fa piacere. Grazie dunque. Serena giornata, cara Ati. :-)
(Rispondi)
drolma
drolma il 07/01/10 alle 11:17 via WEB
Il dolore come potente medicina, il dolore come motore e spinta verso un cammino spirituale. Anche se non credo sia un passaggio obbligato per tutti, personalmente mi riconosco perfettamente nelle tue parole, proprio per esperienza personale. Non avrei mai intrapreso certe strade senza la profonda sofferenza della mia anima. Il dolore è stato mio compagno per tanto tempo finchè non ho avuto la capacità e gli strumenti per trasformarlo in altro. Buonissima giornata :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/01/10 alle 12:11 via WEB
Certo non è un passaggio obbligato. Ci sarà anchi chi non ha dovuto confrontarsi con una sofferenza forte, dalla quale poi partire con un viaggio interiore di risanamento. Comunque, per mia osservazione, credo siano meno comuni questi casi. Raramente ho visto gente poco toccata dal dolore andare in profondità nelle conoscenza di sé. Sono ovviamente portati a restare in superfice e a porsi meno domande esistenziali e quindi godersi un mero stato di benessere, fino a quando... Grazie della tua preziosa testimonianza e utile commento. Splendida giornata anche a Te, Drolma. :-)
(Rispondi)
salvatore.ravas
salvatore.ravas il 08/01/10 alle 09:19 via WEB
L’esperienza del dolore è per l’uomo tra le più pesanti e amare, ma è la più utile ai fini della propria evoluzione. Se non ci fosse il dolore, l’uomo non si chiederebbe perché vive. È il dolore che spinge a cercare la spiegazione delle proprie sofferenze. Il dolore non si combatte, si accetta e si vince. Mentre dura il godimento e il piacere, l’uomo è immerso in quello e vorrebbe che durasse sempre. La vita è esperienza che va vissuta attraverso la comprensione di "ciò che è" nella sua realtà. Per fortuna l’amore divino non ci abbandona mai e quando tutto sembra perduto arriva improvvisamente la serenità e la gioia di non essere mai soli. L’Amore è sempre con noi. Un abbraccio di cuore. :-)))) SalvatoreR.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 08/01/10 alle 09:34 via WEB
Caro Salvatore, hai descritto con chiarezza e semplicità quella che è la funzione spirituale del dolore per l'evoluzione interiore dell'essere umano. Non aggiungo altro perchè il tuo commento è completo nei limiti in cui può essererlo un commento in un blog e perchè mi trova in sintonia. Grazie per la gradita condivisione, Amico. Anch'io ti abbraccio di cuore. Namastè! :-)))
(Rispondi)
morbida1dgl
morbida1dgl il 11/01/10 alle 19:49 via WEB
In una meditazione profonda guidata fatta in passato si osservava il bambino interiore all'età di cinque anni, lì "ho" percepito l'insegnamento veritiero del tuo notevole post. Grazie Praj!
(Rispondi)
claire66
claire66 il 12/01/10 alle 13:03 via WEB
Tutto ciò che leggo qui è cibo per la mia anima affamata... sono avvolta in un turbinìo di domande, dubbi... Anche per me una lunga sofferenza ed un grande dolore hanno segnato il passo, dando forse un'accelerazione a quella ricerca che da tanto arrancava senza decollare. Ora mi appaiono più chiare tante cose... molte invece le sento ancora incomprensibili. Ringrazio te Praj e tutti coloro che scrivendo qui illuminano mano a mano il mio cammino.
(Rispondi)
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