Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Guardare senza VedereIl coraggio di avere paura »

L'uomo non è il centro dell'Universo

Post n°729 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da Praj
 

Di fronte a tragedie di ogni tipo, catastrofi naturali, orrori di ogni genere, disgrazie personali e collettive, che si sono sempre verificate nella storia e sono tutt’ora in corso, la mente dell’uomo religioso si fa questa domanda: Dio dov’era, dov’è?
Questa, per me, è una domanda che scaturisce da visione troppo semplicistica, colpevolizzante l'uomo e banalizzante il Divino.
Non mi sembra che faccia onore ad una alta visione di Dio. Dio è anche lo tsunami, il terremoto, la guerra…
E’ pure la mente ed il corpo dell'uomo che lo rifiuta, che lo invoca... è l'uomo che fa il turista, quello disperato, è il bambino rapito e il suo rapitore... è il corpo e l'istinto dei pesci e degli animali, è la linfa delle piante... è Lui che distrugge... distruggendo anche se stesso...che poi ricrea in continuazione...  eternamente.
Dio è il Tutto, natura e sue leggi comprese. Vita e morte... lacrime e sorriso... odio e Amore...
Però per me va anche detto che il centro del Tutto non è l'uomo... è oltre... è la Coscienza.
Per quanto se ne dica...  Dio non è antropocentrico.
E nell'uomo, è solo la Coscienza Impersonale - il cosiddetto Testimone o Puro Osservatore neutrale - che ognuno dovrebbe scoprire in sè stesso - la sorgente Divina in noi, che è e può essere aldilà del film della creazione e distruzione.
Oltre anche a ciò che la mente vede e il corpo percepisce ogni istante e che la materia vive e subisce trasformandosi, per delle leggi fondamentalmente insondabili anche alla pur evoluta mente dell'uomo identificato con il senso dell’ego, che si sente ancora essere separato da Dio.
E quando vedo tante discussioni su "Dio dov'era?" mi rendo ancora di più conto di quanto si brancoli nel buio rispetto ad una "lettura" profonda del senso" spirituale" della Vita.
Pur rispettandola, la domanda in questione, pur comprendendo il perché la si faccia, la trovo figlia di un pensiero relativo, non metafisico, una concezione e visione del Divino un pò infantile (il Dio padre... il Dio creatore separato dalla sua creazione… Lui in Alto, noi in basso...) ecc.,
Trovo che sia una concezione dualistica che non regge assolutamente se non sulla credenza dogmatica... che non sa dare risposte accettabili, comprensibili...che non sa Essenzialmente essere un Tutt'Uno con Dio, AccettandoLo, AccettandoSi, nella Cocreazione e Codistruzione, nella vita e nella morte, attimo dopo attimo, essendo Fede Cosciente... connessa alla Sua e "nostra" Volontà. Per esempio: In questo momento forse stai calpestando o annegando una formica o un insetto, indaffarato nella sua realtà.
Lo sai di essere per lui (particolare entità vivente) una forza, una potenza superiore (direi Divina) incomprensibile, che non può o non vuole tener presente il suo piano d'esistenza perchè ha la necessità relativa di esprimere i suoi bisogni su un altro piano esistenziale?
Se sei cosciente che il tuo essere uomo non è molto diverso...
puoi contribuire per quel ti compete a creare o distruggere all'interno di un gioco di energie che ti trascendono, momento per momento.
Solo la Consapevolezza Osservante è l'unica realtà che non può essere sopraffatta da nessun evento che appaia sul schermo della mente; nemmeno la morte la può distruggere.
Il resto, fisico e mentale, prima o dopo, in un modo o in un altro, qui o là, sarà spazzato via.
E la Coscienza impersonale è la Dimensione Divina che c'è in ognuno di noi. E non è una questione di fede ma di Comprensione di Chi siamo Essenzialmente.
Le religioni dualistiche di fronte a tali domande non possono dare risposte convincenti perchè sono prigioniere del concetto, frutto
distorto della mente, che Dio sia che ciò l'ego dell'uomo vorrebbe... antropocentrico, a sua immagine e somiglianza. Non è un punto di vista Panteistico ma Non Dualistico: la differenza è fondamentale.
Capisco anche che il punto di vista del credente possa solo concepire la Dimensione Divina in un modo che separa... materia e spirito... bene e male ecc...e che esso, il credente, accettando questo assunto, non possa vedere la realtà per come appare, relativa al suo egocentrismo e, quindi, non sappia accettare la Vita così com'è.
E che, purtroppo, son sappia esprimere gratitudine di Essere questo meraviglioso Mistero dell'Esistenza con il quale e nel quale siamo Uno e Celebrarlo proprio qui e adesso.

 

 
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Commenti al Post:
violette51
violette51 il 01/02/10 alle 12:18 via WEB
nn ci sono risposte.....ciao vio
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 01/02/10 alle 13:07 via WEB
C'è, lasciandoci andare... l'arresa al mistero dell'Esistenza. L'accettazione consapevole è la risposta cooperante con il ciò che è. Un sorridente ciao. :-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 01/02/10 alle 13:49 via WEB
E quando vedo tante discussioni su "Dio dov'era?" mi rendo ancora di più conto di quanto si brancoli nel buio rispetto ad una "lettura" profonda del senso" spirituale" della Vita. ... stessa cosa Praj, stessa cosa accade a me constatare continuamente.. dura comprendere, accettare con la sola mente, se non si aziona il Testimone, se non si cammina oltre le solite credenze.. hai offerto una bellissima (anche se difficile) riflessione.. Ti saluto con abbraccio :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 01/02/10 alle 14:25 via WEB
E' un genere di riflessione che va controtendenza. Si è assuefatti alle credenze dualistiche: giusto e ingiunto, bene, male, ecc... Sono interrogativi che capisco, perchè mi sono appartenuti. Ma, poi, fortunatamente sono andato oltre... Grazie, cara Ati, il commento è ad hoc: senza la dimensione testimoniante ci si dibatterà sempre tra l'angoscia e la speranza di fronte all'incomprensibile danza dell'Universo. Anch'io ti abbraccio. Namastè! ;-)
(Rispondi)
 
 
amgen67
amgen67 il 01/02/10 alle 17:59 via WEB
Io mi avevo fatto la stessa domanda sin da quando avevo 6-7 anni, è dato che nella mente di un bambino ci si mette di tutto e di più, mi sono rifiutata di andare in chiesa, perchè per quella bambina Dio era cattivo, uccideva i bambini e lasciava vivere in lusso sfrenato un'analfabeta come Ceausescu che ha portato alla morte migliaia se non milioni di persone, etc...Se solo avessimo avuto all'epoca, in quella precisa epoca quando la mente di un bambino è ancora collegata al piano astrale, se solo avessimo avuto la possibilità di leggere un post come questo tuo.....oggi quella che ti scrive sarebbe arrivata molto più lontano nel suo percorso spirituale. Ma...non è mai troppo tardi, e TI RINGRAZIO DI CUORE !!!! Mary.
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 01/02/10 alle 19:09 via WEB
Sapessi anch'io quanto mi sono tormentato da bambino. Per parecchi anni quando mi sono posto quelle domande. Com'era possibile tutto ciò che di "cattivo" vedevo intorno a me, Se come mi avevano insegnato Lui era infinita bontà? Non trovavo mai risposte adeguate perchè mi avevano abituato a vedere le cose in chiave dualistica: un Dio lontano e paterno lassù e noi poveri figli separati quaggiù ad espiare un peccato originale. E l'unico contatto con lui poteva essere con il suo Figlio salvatore degli uomini. Quel condizionamento mi ha impedito di vedere molto prima una realtà diversa; mi ha reso difficile avere un'altra Visione del Divino. Comunque, non adattandomi ad un certo tipo di credenze, ho voluto ricercare... è ho trovato delle risposte che mi stanno sentire bene, che appagano anche un mio bisogno di comprensione. In questa nuova ottica tutto mi torna. E' vero, non è mai troppo tardi e fin che c'è vita c'è speranza... ah ah ah! Grazie cara Amica della bella testimonianza. Un carissimo saluto sorridente. Ciao! :-))
(Rispondi)
 
atisha0
atisha0 il 01/02/10 alle 18:19 via WEB
ps... bella la foto... rappresentativa, se si sa cogliere! uno tsunami?
(Rispondi)
 
 
Praj
Praj il 01/02/10 alle 19:12 via WEB
E' simbolica di una potenza superiore, dello strapotere degli elementi che va aldilà di ogni sforzo umano a controllare il mondo, i fenomeni della natura. Ciao! ;-)
(Rispondi)
morbida1dgl
morbida1dgl il 01/02/10 alle 20:44 via WEB
Figurati quella bambina che non si spiegava perchè Dio le avesse tolto il padre quando era in fasce.....C'era infatti qualcosa che non quadrava, poi con la storia del giardino e dei fiori più belli si è trovata una risposta accomodante. La mente egocentrica non riuscendo ad accettare deve sempre dare la "colpa" a qualcuno, il chiedersi ma Dio dov'era dimostra la non accettazione della realtà.. Questo Dio si prende e si posa a seconda della necessità, se solo si sapesse osservare una formica consapevolmente tutte le domande svanirebbero. Namastè Praj, sempre illuminante :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 01/02/10 alle 21:09 via WEB
Per me quella mancanza avvenne nell'adolescenza... E proprio in quell'età, guardando le formiche e il loro mondo, riflettevo su tante cose che vedevo come insensate, assurde, ingiuste... Vedevo la relatività delle'esistenze e mi domandavo se noi non fossimo stati delle formiche per un ente più grande di noi. Domande senza fine e risposte non soddisfacenti. Allora comiciai il viaggio interiore: non mi bastavano più i soli concetti filosofici... Volevo sperimentare altre dimensioni della Coscienza. Grazie, cara Morbida, per il tuo bel commento. Un abbraccio e Namastè! ;-)
(Rispondi)
jerah23
jerah23 il 02/02/10 alle 10:38 via WEB
l'uomo? un pulviscolo egocentrico.. buongiorno Praj :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 02/02/10 alle 11:46 via WEB
Sì, Infinito e Divino nell'Essenza, ma meno di niente nella sua presunzione egocentrica, concordo. Buongiorno anche a te, cara Jerah. :-)
(Rispondi)
joiyce
joiyce il 02/02/10 alle 12:26 via WEB
Grazie.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 02/02/10 alle 13:27 via WEB
Grazie a Te, Amico... Namastè! :-)
(Rispondi)
ilvate2008
ilvate2008 il 02/02/10 alle 13:19 via WEB
Credo nell'uomo.Non ho il dono della fede e non mi sono mai particolarmente interessato alla ricerca spirituale.L'idea della morte come fine di tutto non è così aberrante per me. Ma continuare a porsi delle domande è sempre un'ottima cosa.Ciao.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 02/02/10 alle 13:31 via WEB
Sono d'accordo. Continua dunque a porti domande... Questo è l'inizio della ricerca interiore. Vai sempre più in profondità, sarà un'avventura trasformatrice. Buon viaggio. Un sorriso e ciao. :-)
(Rispondi)
paralotti
paralotti il 02/02/10 alle 19:25 via WEB
Ciao Praj:-) Come mi ritrovo in ciò che scrivi, temi a me molto cari e che ho posto all'attenzione di chi legge anche nel mio blog su Gesù. Nelle tue parole ritrovo esattamente il vero messaggio di Jeshua, di cui sto trattando ampiamente in questi giorni. L'illusione della vita contrapposta alla Realtà senza fine delle Spirito. Mai più dualità, Dio lassù in cielo e noi quaggiù, in ginocchio e sofferenti nell'attesa di essere un giorno redenti ed in eterna contemplazione! A questo punto sorge spontana la domanda: chi ci mettiamo in mezzo fra il noi e Dio? ma gli "intermediari" e chi sono gli intermediari? Ma tutte le istituzioni religiosi del mondo, fonte prima del dolore e della sofferenza che attanaglia l'uomo da oltre duemila anni!. Caro Pray, è stato fatto scempio del vero senso della parola "religiosità" che viene dal latino "legare". ( Ti consiglio di vedere il video nel blog Alf cosmos, Prepariamoci) Restando nel tema del post, ti cito il presidente Nelson Mandela che nel suo discorso di insediamento nel 1994 disse: "La nostra più profonda paura è quella di essere potenti ogni oltre misura. E' la nostra luce non la nostra oscurità a spaventarci di più. Siete figli di Dio. Interpretare una piccola parte non serve al mondo. Siamo nati per manifestare la gloria di Dio che è dentro di noi". Come aveva ragione! Tempo fa scrivevo... Invece la nostra salvezza è vista soprattutto come sforzo teso a placare un Dio lunatico o a mantenere buoni rapporti con Gesù nella speranza che ci avrebbero dato accesso a quel regno dopo la morte, in altre parole obbedienza e ricompensa, invece di viaggio, saggezza ed evoluzione. Vorrei precisare una cosa, nessuno vuole attaccare la Chiesa, sto semplicemento scrivendo che essa ha perso il contatto con la realtà. Un passaggio fondamentale verso il ritorno alla nostra fonte di saggezza è che dobbiamo superare la polarità o dualità. Il bene ed il male, positivo ed il negativo, il maschile ed il femminile, nero e bianco e tutte le altre polarità. Invece la maggior parte delle religioni insegna esattamente l'opposto, perchè ciò che predicano con tanta convinzione è che si deve lottare contro il male e l'ingiustizia e l'odio e naturalmente, lottando in quel modo si dà più FORZA A CIO' CUI CI SI OPPONE! Questo è un modo di inculcare la dualità, non di superarla. Viviamo in un Universo che ora sappiamo essere stato creato dal Pensiero e che il carattere di ciò che manifestiamo dipende esattamente dai nostri pensieri. Noi siamo ciò che pensiamo e siamo stati creati con ugual dignità. Non c'è quindi alcuna base nella visione della realtà per distinzioni basate sul colore, sul genere o la razza o il nostro credo. Non c'è dunque spazio in questa visione delle cose, per un Universo il cui Dio sia un potere separato e passivo, questo vuol dire che non c'è spazio per un clero che cerchi di insinuarsi come intermediario tra l'individuo e tutto il suo Dio. Quando le religioni diventeranno i portavoce dell'anima conquisteranno il cuore degli uomini e delle donne, il tutto sarà basato sulla crescita interiore e non nel creare paura che blocca questa crescita. Siamo su questa terra per favorire la nostra crescita livello dopo livello, nascita dopo nascita ed è ovvio che nessuno può farlo al nostro posto, è una cosa inevitabilmente personale. Nessuno può farlo, così come nessuno può nascere per noi, crescere o mangiare il nostro pasto. Accettare Gesù come nostro Salvatore non serve a nulla, nessuno può redimerci, perchè non c'è nulla da cui essere redenti! Nessuno ci ha portati dove siamo, tranne noi stessi e nessuno tranne noi ci porterà fuori. La nostra vita non è un periodo di prove ma un'opportunità per far nostro quello di cui facciamo esperienza, è questo il modo responsabile di avanzare spiritualmente attraverso la vita. Ci sono soltanto io nella mia vita e devo riconoscere che ogni circostanza personale l'ho causata io. Quando questo si verifica si crea la profonda e oscura notte dell'anima, perchè non cè nessuno contro cui puntare il dito. (Passatempo che è tanto delizioso per noi). Quando diventiamo consapevoli di questo, ecco che cominciamo ad avanzare, vuol dire che finalmente abbiamo cambiato direzione e abbiamo smascherato le nostre ombre e possiamo liberarci delle nostre maschere e comprendiamo che ciò che emaniamo verso i cosidetti altri infallibilmente torna a noi. Questa è la legge quantistica della Creazione e mi vengono in mente le parole di Gesù che sono la realtà assoluta e che dicono: "Fate agli altri quello che vorreste fosse fatto a voi". Scusa la lunghezza del commento, ma hai toccato un tema che mi farebbe parlare o scrivere per ore:-))) Otto
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 02/02/10 alle 20:01 via WEB
Wow, che commento!! Non mi resta che inchinarmi di fronte alla saggezza che ha ispirato queste illuminanti parole. Un abbraccio sorridente, caro amico Otto. Namastè!
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 02/02/10 alle 22:04 via WEB
Praj caro,tra il post e i relativi commenti mi affianco a te nell'inchinarmi!!! (^_^) Namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/02/10 alle 08:51 via WEB
E' bello inchinarsi reciprocamente di fronte al Divino che ognuno di noi porta in Sè. Eccoti allora un sentito Namastè, cara Antonella. Namastè! (^_^)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 03/02/10 alle 10:16 via WEB
"Dio dov'era?" Ti immagini la risposta "con me" va a scardinare tutte le convinzioni, attribuzioni catastrofiche a un Dio vendicativo e potente... fa comodo questo riverente timore. TrovarLo in noi , lì che ci osserva... dai Praj... è una bella sorpresa. Un aspetto che non concepiamo è che, siamo noi la condanna alla nostra sofferenza, noi ci crogioliamo tra i gorghi e i flutti della catastrofe , se dentro di noi non c'è conflitto il conflitto non esiste e Dio si acquieta e sorride :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/02/10 alle 11:32 via WEB
Questa è proprio la grande conversione. Allora il Tutto-Universo è percepito in modo diverso: non siamo più noi che, come organismi individuali corpi-mente, vorremmo che il Tutto si adattasse alle nostre esigenze personali, ma siamo noi ad adattarci al Tutto in modo consapevole, sapendo che, essenzialmente, Siamo quel Tutto. In questo centro, in questo occhio del ciclone cosmico, c'è quiete e silenzio, nonchè beatitidudine. Ciao Sofia! :-)
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