Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Il coraggio di avere paura

Post n°730 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da Praj
 

Riferendomi alla paura psicologica, non a quella istintiva, funzionale alla nostra sopravvivenza, direi che avere paura di aver paura porta la paura stessa sempre più profondità, sempre più nascosta negli anfratti dell’inconscio.
Anticipandola, aggiungiamo ad essa l'ansia, l'angoscia... facendola diventare a volte persino terrore.
Quindi, quando ci assale, s'impossessa di noi, non dobbiamo respingerla con ogni mezzo, ma accettarla... come compagna di viaggio... per capire da dove proviene. Se accettiamo; tra l'altro, di avere paura, questa, non trovando resistenza, pian piano diminuisce, si affievolisce...
Addirittura potremmo utilizzare, trasformandola, questa potente energia per farne un uso positivo, canalizzarla in un qualcosa di creativo. Perciò, questa emozione non andrebbe bloccata, rimossa con qualche espediente tipo psicofarmaco, droga o alcool, ma alchemicamente e psicologicamente, trasmutata. I mezzi ci sono e appartengono alle Vie della ricerca interiore.
Ma il problema è che spesso non siamo in grado di accettare la paura: perché, per i modelli culturali che ci condizionano, dobbiamo essere sempre coraggiosi, dobbiamo dimostrare che non la temiamo, o che se anche la sentiamo è giusto agire lo stesso e fare come se essa non ci fosse. In pratica non rispettiamo il nostro vero sentire. Fingiamo di non averla per timore del giudizio, del biasimo sociale, parentale, amicale. Questo atteggiamento crea una scissione in noi, il quale ci fa sentire inadeguati con un disagio interno insostenibile, doloroso, che possiamo superare solo con un onesto e serio lavoro di auto comprensione e accettazione. Se invece la rifiutiamo non siamo mai in grado di vedere cosa essa nasconde, cosa ci potrebbe insegnare se capissimo da dove proviene e il perché essa sorge in certi momenti.
Da un attenta meditazione su di essa potremmo comprendere cosa ci vuole dire, quale nostro attaccamento vi è ancorato, cosa pensiamo di perdere o cosa mette in discussione delle nostre sicurezze; o quali aspettative non siamo in grado di pensare possano andar deluse... e tanti altri aspetti della nostra personalità, del nostro carattere che la paura ci può mostrare quando s’impone.
La paura, se rifuggita, è certo che si ripresenterà ancora sotto nuove vesti e in nuove occasioni.
Ma se accolta, accettata, osservata, studiata... può essere una buona maestra che ci conduce ai nodi irrisolti della nostra psicologia.
Nodi da sciogliere sui quali è impostata la nostra difficoltà di vivere la vita così come ci è data.
La paura dunque va trasformata, ma per essere trasformata necessita paradossalmente del coraggio di lasciarla entrare in noi, viverla per quel che ha da farci conoscere di noi stessi... per poi lasciarla quando ha esaurito il suo compito, ha svelato il suo messaggio.

 

 
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Commenti al Post:
drolma
drolma il 03/02/10 alle 12:20 via WEB
Guarda un po' cosa dice a tal proposito il compositore e pianista Giovanni Allevi,(mi colpi' qualche tempo fa una sua intervista in televisione e così mi ero documentata): Il musicista Giovanni Allevi, autore-rivelazione del libro La musica in testa, al suo primo attacco di panico finì al pronto soccorso: mentre l’ambulanza lo trasportava al Policlinico di Milano, pensò che panico viene da Pan, il dio Tutto, quindi «non è l’incontro con un vuoto paralizzante, ma è l’esperienza del nostro tutto, della dirompente energia creativa che è dentro ognuno di noi», e si sentì «travolto dal tutto, dal troppo, da un’emozione incontenibile», e s’ispirò all’ululato della sirena, «una dolce melodia in Sol bemolle», per comporre Panic, l’unico brano per pianoforte entrato nell’hit-parade della musica leggera accanto ai Cd di Ligabue e Zucchero. Da quel giorno Allevi ha deciso che «il panico è un dono». Serena giornata:-)
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Praj
Praj il 03/02/10 alle 13:27 via WEB
Quello che hai scritto è appunto un significativo esempio di ciò che volevo esprimere. Infatti A. ha trasformato quell'energia che poteva prendere forme negative in un opera creativa. Ti ringrazio per aver contribuito, con un racconto, a far notare una esperienza concreta, riguardo ad un qualcosa che potrebbe sembrare solo una mera teoria. Solare giornata, Drolma! :-)
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 03/02/10 alle 13:05 via WEB
Accettare di avere paura è stata l'esperienza più sconvolgente della mia vita fin'ora, ma da quando l'ho fatto ogni volta che arriva, (perchè arriva)resto in ascolto,e lei molto gentilmente dopo un pò se ne va! Non sono ancora arrivata alla comprensione della sua funzione però sono fiduciosa! Grazie praj Namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/02/10 alle 13:37 via WEB
Infatti non pui scacciarla volontariamente. la puoi solo rimuove, nascondere. Quindi non resta che accettarla quando sorge e cercare di meditare su di essa, vedere dove sono le sue radici, da cosa trae la sua linfa. La Fiducia ha in sè necessariamente il coraggio, la disponibilità all'apertura, la voglia di vedere e sperimentare. Quindi con essa, se la si accompagna con la consapevolezza, si cresce, inevitabilmente. Cara Antonella, ti abbraccio fiducioso e sorridente. Namastè! :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 03/02/10 alle 13:25 via WEB
accettare la paura è ancora paura...chiedersi perchè c'è l'avversione per la paura è un passo verso la risata cormica ahahah
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Praj
Praj il 03/02/10 alle 13:31 via WEB
Certo, l'includere anche la paura nel nostro esistere ci rende umani, ammirevolmente umani. L'umorismo è comunque una buona panacea per far sì che si conviva con la paura, senza farsi però travolgere da essa. Con un sorriso, o se vuoi una risata, ti saluto allora. ah ah ah! Ciao! :-)
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atisha0
atisha0 il 03/02/10 alle 14:21 via WEB
anche la risata a volte è indice di paura.. ridere è un coprire la paura stessa.. l'umorismo stesso, l'autoironia.. se si guarda a fondo si ride o si crede di ridere proprio per coprire, scappare dalla "paura di aver paura".. come giustamente hai scritto tu.. si accetta quando si decide di indagare realmente.. senza scappare. allora non c'è neppure la risata.. ciao ;)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 03/02/10 alle 15:16 via WEB
Sì, allora c'è solo la presenza consapevole a quel che ti accade... compresa la paura. Namastè, cara Atisha. Ciao! ;-)
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mirea5
mirea5 il 03/02/10 alle 14:28 via WEB
nn so come possa accadere ma....le tue parole arrivano sempre ad illuminare una parte buia in me...arrivano come un dono e per questo, ti ringrazio. grazie. è bello incontrare amici come te lungo il cammino.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/02/10 alle 15:14 via WEB
A volte mi domandavo chi ci fosse dietro quell'immagine senza volto, coperta da un lucchetto, che vedevo spesso lasciare tracce del suo passaggio nel blog. M'incuriosiva, lo confesso. Oggi, leggo il tuo commento... e mi fa piacere sentirti più vicino/a. Grazie a te, allora, ti avermi regalato questa bella sorpresa: un lucchetto aperto... e un/a viandante asul cammino a cui sorridere. Un amichevole saluto, Mirea. :-)
(Rispondi)
 
 
mirea5
mirea5 il 03/02/10 alle 15:23 via WEB
il mio vero volto, quello dell'anima, lo rincorro da sempre....nn so ancora chi sono. mi sento un'ombra in questo mondo. un'ombra affascinata dall'incantevole e magica luce che solo pochi esseri sanno trasmettere. grazie, praj, per la tua luce.
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 03/02/10 alle 18:34 via WEB
La Luce è la nostra più profonda natura. Ognuno potrebbe attingere ad essa, ma non è detto che ognuno voglia veramente immegersi in essa, perdendo la sua fittizia identità. L'intensità di quel "desiderio" impersonale fa sì che la Grazia, che può donare quella Luce, diventi anche ascolto della qualità e intensità del ardore che ci anima. Grazie a Te, Mirea... Namastè! :-)
(Rispondi)
fiorellinogioioso
fiorellinogioioso il 03/02/10 alle 16:28 via WEB
Buon giorno signore io penso che non dobbiamo mai avere paura perchè se siamo persone profonde di cuore e con la mente pura nessuno ci può fare del male e quando una persona di cuore gelido ci ferisce interiormente ...ben io penso che bisogna fissarla bene negli occhi e sorridere perchè il sorriso è l'unica arma contro a quelle persone che pensano di essere grandi è forti ma che in realtà sono persone vuote di animo. un abbraccio Stefy
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Praj
Praj il 03/02/10 alle 18:40 via WEB
Che bei pensieri che ci hai offerto, Stefy. Certamente il sorriso sincero è lo specchio di un anima che non ha paura, che non ha bisogno di nessuna arma per sentirsi forte, anche della sua umana fragilità. Proprio come un fiorellino gioioso che si offre al vento e alla pioggia senza timore per la sua caducità. Ricambio l'abbraccio sorridendo, chiaramente. eh eh eh! :-) P:S. Apprezzo la tua educazione, il rispetto, ma mi piacerebbe, se vuoi, che ci dessimo del "tu". Trovo che ci permetta di comunicare meglio, di farci sentire meno distanti. E' una modalità che ho con tutti i miei interlocutori virtuali del blog e, se non ti dispiace, lo farei anche con te.
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sarafuoco
sarafuoco il 03/02/10 alle 18:18 via WEB
Amico, permetti che ti chiami amico, visto che ci associa lo stesso interesse, eppure riguardo all’argomento qui esposto a me sta a cuore credere altrimenti… per questo ha scritto un post. Ognuno ha le sue visioni e convinzioni. D ’altronde lo spirito va snodandosi nella variegata manifestazione del pensiero, e dunque, nonostante le divergenze, credo che ognuno possa infine essere di spunto all’altro, non per contrastare, ma per integrare e rafforzare la propria persuasione
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Praj
Praj il 03/02/10 alle 19:05 via WEB
Concordo con tutto quanto hai detto in questo commento. Naturalmente, pur nel pieno rispetto del tuo, il mio punto di vista è diverso, per quanto riguarda il senso del Divino che tu esprimi nel tuo apprezzabile blog. Un amichevole sorriso, Sara. :-)
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olena63
olena63 il 03/02/10 alle 20:10 via WEB
Grazie, Praj! Penso, che non solo paura va accettata, ma qualsiasi altra emozione, come la rabbia, la sofferenza, il dolore d'anima... Fanno parte delle nostre energie interiore. Solo accettado, osservando, vivendo in fondo tutti i manifestazioni delle queste emozioni si puo' trasformare la loro energia distruttiva in energia di creazione. Ho superato la mia paura di altezza solo in montagna alta, permettendo alla paura prendermi fino in fondo, senza combatterla. Da un anno posso tranquilamente passare all'orlo di un strapiombo senza tremore nelle gambe e perdita di controllo. Grazie per il tuo post. Un sorriso speciale a te, Namaste'! Ole
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Praj
Praj il 03/02/10 alle 20:49 via WEB
Certamente vanno accettate anche le altre emozioni negative, per poi "lavorare" sulla causa, la radice inconscia, che le fa emergere. Ho trattato della della paura perchè è una di quelle che ci destabilizza di più, che rifiutiamo... La significativa testimonianza del superamento di una tua paura è molto utile: dimostra, in concreto, come si possa consapevolmente trasformare una paura, senza fuggirla, ma nemmeno combatterla. Buon per te allora, Ole, per il tuo coraggio di avere paura, ma di essere anche pronta da usarla per andarne poi oltre. Un abbraccio di cuore, sorridente con l'augurio di serena serata. Namaste, Amica. :-)
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OrangeBrasier
OrangeBrasier il 03/02/10 alle 22:59 via WEB
parole splendide, ti ringrazio per averle condivise con noi :o)
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Praj
Praj il 04/02/10 alle 09:08 via WEB
Non so se splendide... ma almeno sincere. Per me è un piacere condividerle. Meglio ancora se apprezzate. Grazie a te, Orange. Un saluto sorridente :-)
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romanisa
romanisa il 06/02/10 alle 18:44 via WEB
grazie di questi pensieri che sono vicini a molte donne oppresse dalla loro condizione ,familiare, sociale, dove convergono troppe paure inculcate creando delle vere prigioni. grazie alla luce interiore si possono combattere
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Praj
Praj il 06/02/10 alle 19:23 via WEB
Sono d'accordo. Le paure infatti sono prigioni buie in cui dimorano i fantasmi della nostra mente. Il coraggio di riconoscerli accende quella luce che ci darà la chiave per uscire... Un sorriso :-)
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kivon
kivon il 13/02/10 alle 01:03 via WEB
Grazie praj..
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romanisa
romanisa il 17/10/10 alle 21:25 via WEB
e' vero siamo pieni di paure e affrontarle ci fa vedere chiaro dentro di noi e ci fa superare gli ostacoli....grazie
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