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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Fioritura del cuore

Post n°755 pubblicato il 16 Marzo 2010 da Praj
 

L’Amore non ha bisogni, perché è libero da ogni aspettativa. Dall’amore mondano fiorisce l’Amore Cosciente. In questa fioritura e Presenza c’è sempre meno coscienza di separazione. Ciò che è vissuto è una continuità d’Amore e non è più la cosa vissuta che è essenziale. Non sono più gli atti o l’atto d’amore che sono importanti. E’ semplicemente l’Amore che è vissuto in tutto.
La manifestazione può prendere diverse forme, ma ciò che è vissuto restal’Amore; il cuore allora non è più dipendente dall’esterno.
Quando lo realizziamo, non possiamo più restare nella credenza che, lasciandoche la mente controlli tutto, sarà possibile realizzare la propria ricercad’amore, di Pace, del Sé… Quando siamo identificati con la mente, dietro ogni azione voluta, controllata da lei, si nasconde l’attesa, per quanto sottile.
E quando c’è attesa, c’è desiderio di arrivare, di ottenere...
La coscienza rivolta verso l’oggetto esterno oscura il discernimento. L’essere non vive più libero da ciò che arriva, da ciò che desidera e che attende.
Finché c’è un io e un oggetto d’amore, c’è desiderio di possederlo, di unire l’io all’oggetto. Vivere l’Amore, la Pace profonda, la Pienezza, è non essere più separati, è realizzare che lo spazio tra l’io e l’oggetto è sofferenza o piacere, e ciò non è che una formazione mentale. Quando la mente tace, lo spazio, l’io, l’oggetto, sono assorbiti nella Pace.
L’ego riconosce che si sente pronto a lasciare la sofferenza, ma non è lo stesso per il piacere.
Non c’è da fare lo sforzo o da accettare di staccarsi dalla sofferenza o dal piacere, perché quello non sarebbe che controllo. C’è semplicemente da restare tranquilli, senza aspettativa, senza volere; lasciare  fiorire la Grazia.
E’ il nostro vissuto della Pienezza, della Pace, dell’Amore che tutto riempie, che assorbe ogni attaccamento.
L’ego ha associato la sua ricerca d’amore al piacere e questa confusione delpiacere-attesa che è legato al bisogno di essere amato, di essere riconosciuto, rinforza l’attaccamento al piacere. E’ quando viviamo la Pienezza che realizziamo che il piacere appartiene alla mente.
Per molti è l’attaccamento più profondo e l’ego a volte crede di liberarsene rendendolo più sottile. Dietro il piacere la sofferenza è sempre in agguato. Il piacere associato al bisogno d’amore non può essere permanente e noi ne conosciamo la fragilità. Quando viviamo una totalee spansione interiore, l’Amore assorbe il piacere.
Non possiamo né desiderarlo, né cercare di appagarlo. Perché, pieno d’Amore, è scomparso. Ma non restano che parole quando è la mente che ascolta. E’ sperimentando, vivendo la nostra vera natura che conosciamo la Sorgente di ogni cosa.



 
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Commenti al Post:
olena63
olena63 il 16/03/10 alle 17:15 via WEB
Una volta, parlando con mio Maestro, lo chiesto: ogni giorno vivo in attesa di qualcosa. Non so di che cosa, ma percepisco arrivo di qualcosa inspiegabile, ma bello. Forse gia' conosciuto, ma dimenticato. A volte attesa diventa insopportabile, come una attesa di parto. Una attesa dolce e a volte sofferente. Sai, cosa mi Ha risposto? "Quando arriva, lo riconosci subito. Un giorno ti accadra..." Un abbraccio a te, Praj. Grazie, Ole
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Praj
Praj il 16/03/10 alle 20:17 via WEB
Certo, un giorno ti accadrà. Quel giorno è però sempre l'adesso, liberato dalle aspettative. So che la mente rimanda sempre per sua natura, ma se stai presente con tutto te stessa a ciò che ti sta accadendo, l'inspiegabile, lo sconosciuto, il bello, lo puoi assaporare in ogni momento, in ogni cosa che ti accade, nella vita che vivi. Ciao, Ole, anch'io ti ringrazio e ti abbraccio di cuore. :-)
(Rispondi)
amgen67
amgen67 il 16/03/10 alle 18:04 via WEB
"Non c’è da fare lo sforzo o da accettare di staccarsi dalla sofferenza o dal piacere, perché quello non sarebbe che controllo. C’è semplicemente da restare tranquilli, senza aspettativa, senza volere; lasciare fiorire la Grazia." - quando il mio essere riceve le vibrazioni d'amore, involontariamente comincio a piangere, guardare un bel tramonto, sentendo una melodia, qualsiasi forma d'amore ( quasi come la sindrome di Stendhal, la mia è la sindrome di Mary ^_^) mi fa subito piangere ! Sforzarmi di non farlo sarebbe controllo, lasciarmi andare però non è una separazione, una divisione tra l'IO e quello che riceve ? Non so se mi sono spiegata. Più cerco di capire, più mi rendo conto di non capire un'acca !!! Insomma, perchè caspita piango davanti a tutto ciò che mi emoziona ??? ( perchè sei umana, piccola Mary ) :-))) Già Ati mi ha fatto piangere col suo post, ora tu con la tua fioritura del cuore....un abbraccio - Mary
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 16/03/10 alle 20:26 via WEB
Che c'è da capire? Non c'è da capire ma da vivere con intensità, consapevolezza e Amore. Non preoccuparti di assecondare la "sindrome" di Mary: quello è il tuo sentiero, è ciò che devi sperimentare per ritrovare ed accettare fino in fondo te stessa. Ricordati, dice un saggio, che la Vita non è un problema da risolvere ma un mistero da vivere. Dunque, piangi, ridi, sii triste, sii allegra... sii Te stessa, così come sei, questa è la Vita. Lasciala esprimere in tutta la sua pienezza. Accettalo per come ti è data. Tu mettici solo la Consapevolezza osservante e non giudicante. Tutto il resto viene da Sè. Ciao, Mary... un affettuoso abbraccio sorridente ;-)
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MaggaBaba
MaggaBaba il 17/03/10 alle 07:30 via WEB
..ti lascio un sorriso.. :) buona e serena giornata
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Praj
Praj il 17/03/10 alle 08:07 via WEB
Eccomi pronto per una buona e serena giornata. Che lo sia anche per te, cara Magga. :-)
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salvatore.ravas
salvatore.ravas il 17/03/10 alle 08:16 via WEB
Tutto arriva per maturità spirituale. Namasté! :-))))
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Praj
Praj il 17/03/10 alle 08:22 via WEB
Concordo, caro Salvatore. Ogni cosa accade quando è giunto il tempo che ciò accada. Namastè! :-)))
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