Praj il 20/11/14 alle 20:09 via WEB
Di fronte a tragedie di ogni tipo, catastrofi naturali, orrori di ogni genere, disgrazie personali e collettive, che si sono sempre verificate nella storia e sono tutt’ora in corso, la mente dell’uomo religioso si fa questa domanda:
Dio dov’era, dov’è?
Questa, per me, è una domanda che scaturisce da visione troppo semplicistica, colpevolizzante l'uomo e banalizzante il senso del Divino.
Dio è anche lo tsunami, il terremoto, la guerra, la malattia... è il Tutto!
E' Lui che distrugge... distruggendo anche se stesso... che poi ricrea in continuazione, eternamente.
Dio è il Tutto, la natura e sue leggi comprese. Vita e morte... lacrime e sorriso... odio e Amore...
Però per me va anche detto che il centro del Tutto non è l'uomo... è oltre... è la Coscienza onnipervadente.
E nell'uomo, è solo la Coscienza Impersonale - il cosiddetto Testimone o Puro Osservatore neutrale - che ognuno
dovrebbe scoprire in sè stesso per autoriconoscersi nella propria essenziallità - la sorgente Divina in noi, che è e può essere aldilà del film della creazione e distruzione che accade ogni istante.
Trovo la concezione dualistica del Divino non regga assolutamente di fronte alla ragione, se non sulla credenza dogmatica... che non sa dare risposte accettabili, comprensibili...
Solo la Consapevolezza Osservante è l'unica realtà che non può essere sopraffatta da nessun evento che appaia sul schermo della mente e che identificazione con esso evoca domande, interrogativi.
E la Coscienza impersonale è la Dimensione Divina che c'è in ognuno di noi. E non è una questione di fede ma di Comprensione di Chi siamo fondamentalmente.
Le religioni dualistiche di fronte non possono dare risposte convincenti perchè sono prigioniere del concetto, frutto distorto della mente, che Dio sia che ciò l'ego dell'uomo vorrebbe...
Capisco però anche che il punto di vista del credente possa solo
concepire la Dimensione Divina in un modo che separa... materia e spirito... bene e male ecc... e che esso, il credente, accettando questo assunto, non possa vedere la realtà per come appare, relativa al suo egocentrismo, e quindi non sappia accettare la Vita così com'è, invece di esprimere gratitudine di Essere questo meraviglioso Mistero dell'Esistenza con il quale e nel quale siamo Uno, proprio qui e adesso.
(Rispondi)
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il 09/07/2023 alle 12:42
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