Post n°2794 pubblicato il
10 Aprile 2015 da
Praj
Si crede che la spontaneità sia solo un agire senza pensare, un comportamento non titubante, l'esprimere un impulso emotivo senza remore. Per me, invece, è qualsiasi azione o sentimento che sorge dal senso di non essere l'ente personale che compie l'azione, che esprime il sentimento, che concepisce il pensiero. Secondo me è nella misura in cui si sente veramente di non essere quest'agente personale che si è più o meno spontanei. Dunque, se lo si sente totalmente, si è totalmente spontanei. Al contrario, chi non è consapevole di ciò, anche se sembra spontaneo, è relativamente automatico. La questione quindi consiste non nella mera naturalezza dell'atto ma nella consapevolezza e la fiducia di fondo che lo sostiene. L'automaticità, per quanto genuina possa sembrare, è sostanzialmente sempre meccanica, inconsapevole. L'autentica spontaneità, invece, è illuminata dal sentire consapevole che non siamo noi a fare, ma piuttosto che siamo agiti da una Forza e Intelligenza superiore di cui noi possiamo solo essere strumento cosciente sovrapersonale e presenza testimoniante.
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